Il futuro del mobile? Uno smartphone senza schermo basato su Chat-GPT
OpenAI e Jony Ive collaborano su un innovativo smartphone senza schermo basato su AI, una sfida diretta per Apple e Samsung.
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La collaborazione tra OpenAI e Jony Ive, due nomi di spicco nei rispettivi settori, promette di creare terreno fertile per una potenziale rivoluzione nel settore mobile.
Il progetto in questione, supportato da un finanziamento di circa un miliardo di dollari, si distingue una visione a dir poco audace, ovvero la creazione di uno smartphone senza schermo, concepito per offrire un’interazione uomo-macchina più naturale e meno invasiva.
Secondo un portavoce del team impegnato sul progetto, l’obiettivo è quello di eliminare le barriere fisiche come gli schermi, promuovendo un’esperienza più fluida e intuitiva.
Il dispositivo, sviluppato in collaborazione con io Products, co-fondata dall’ex designer di Apple, si basa su un concetto radicale: sostituire il tradizionale display con un’interfaccia basata su comandi vocali e proiezioni su superfici circostanti. Questo approccio richiama il design di AI Pin di Humane, anche se la speranza dei finanziatori sia in un esito ben diverso.
Uno smartphone senza schermo per eliminare le barriere fisiche tra utente e dispositivo
In un’epoca dominata dai display touch, questa idea rappresenta un netto distacco dai paradigmi consolidati, stimolando la fantasia tanto dei consumatori quanto degli investitori.
Non per niente sembrano esservi figure di spicco pronte a fornire la liquidità necessaria a sviluppare i primi prototipi. Parliamo, tra gli altri di Laurene Powell Jobs, vedova di Steve Jobs.
D’altro canto la combinazione dell’esperienza di Ive nel design hardware e della competenza di Sam Altman, CEO di OpenAI, nel campo dell’AI, sembra creare i presupposti ideali per una svolta tecnologica. L’evoluzione di ChatGPT potrebbe inoltre fornire una base solida su cui realizzare il primo smartphone senza schermo.
Nonostante ciò vanno valutati anche alcuni limiti legati a questo approccio. L’utilizzo in luoghi pubblici, infatti, potrebbe rendere i comandi vocali problematici. Al netto di ciò, l’idea risulta comunque intrigante e se alcuni nomi così importanti hanno mostrato interesse, di certo le potenziali criticità potrebbero non compromettere la sua riuscita.