Recensione Google Pixel 9a: nuovo corpo, stessa anima

La confezione interamente in cartone contiene all'interno solo il cavetto USB-C/USB-C. Da tempo l'azienda ha rimosso alimentatore e altri accessori...L'articolo Recensione Google Pixel 9a: nuovo corpo, stessa anima sembra essere il primo su Smartworld.

Apr 10, 2025 - 19:09
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Recensione Google Pixel 9a: nuovo corpo, stessa anima

La confezione interamente in cartone contiene all'interno solo il cavetto USB-C/USB-C. Da tempo l'azienda ha rimosso alimentatore e altri accessori dalla sua confezione.

La scelta più radicale di questo smartphone è sicuramente sul suo aspetto estetico. Pixel 9a infatti abbandona la fascia orizzontale che tagliava lo smartphone all'altezza delle fotocamere, ma piuttosto integra quest'ultime nello spessore dello smartphone, lasciando solo un minuscolo gradino in vetro a protezione delle lenti. Possiamo quindi semplificare dicendo che lo smartphone è completamente piatto. O quasi. Questa soluzione ha sicuramente dei risolti non solo estetici, ma anche pratici, facendo sì che lo smartphone non rimanga incastrato in tasca, che il suo blocco fotocamere non si riempia di polvere e che non traballi se usato su un piano (anche se qui con il suo fascione Pixel 8a si comportava già bene).

Lo smartphone è poi decisamente più compatto della media e abbiamo la certificazione IP68, superiore quindi a quella dello scorso anno. Il retro è in vetro opaco molto bello al tocco e alla vista, così come anche è molto piacevole il profilo in alluminio sempre opaco.

Interessante anche l'aggiornamento lato hardware. Abbiamo il processore Tensor G4 che avevamo già visto anche su Pixel 9 e Pixel 9 Pro, seppur senza la componente radio (quindi quella della connettività) aggiornata. Abbiamo una GPU Mali G715 MP7 e un processo produttivo a 4 nanometri. Questa strategia di adottare un processore top di gamma anche sugli smartphone di fascia media è comune solo ad Apple. Abbiamo poi 8 GB di RAM e 128 o 256 GB di memoria interna in tecnologia UFS 3.1 non espandibile.

Molto buona la connettività: USB-C 3.2, supporto eSIM, Wi-Fi 6E e anche Bluetooth 5.3. Il lettore di impronte digitali è ottico ed è posizionato all'interno del display, abbastanza preciso ma non velocissimo. Ancora una volta è presente però lo sblocco con il volto 2D sicuro, l'unico nel panorama Android che permette l'utilizzo di app bancarie senza un sblocco del volto 3D. L'audio stereo è discreto, anche più delle aspettative per uno smartphone più compatto della media.

Pixel 9a punta ad una soluzione a doppia fotocamera: una 48 megapixel ƒ/1.7 con stabilizzazione ottica dell'immagine che può scattare senza perdita anche in 2x e una 13 megapixel ƒ/2.2 grandangolare. Ancora una volta questo smartphone stupisce per la fascia media per quanto riguarda la qualità fotografica, seppur questa volta lasciandoci con l'idea che ci sia qualche margine di miglioramento. Nelle condizioni di scatto più classiche Pixel 9a realizza foto che sono nel complesso sempre migliori rispetto ai suoi concorrenti. Lo smartphone si prende qualche istante per completare l'elaborazione ma questo non vi impedirà di scattare ancora nell'attesa.

Le immagini sono nitide, ben definiti e con un ottimo bilanciamento dei colori. Dove ci ha convinto un po' meno è al buio dove lo smartphone si prende sempre 2-3 secondi per scattare, anche laddove buona parte dei concorrenti scatta istantaneamente. Questo però non si traduce in una qualità nettamente migliore, ma purtroppo solo nella media. Va bene così nel complesso, ma forse da un Pixel ci saremmo aspettati qualcosa che spiccasse dal mucchio.

Bene anche la fotocamera frontale da 13 megapixel ƒ/2.2 e bene anche i video che si possono registrare in 4K a 60fps, oppure a 30fps se vogliamo poter passare anche alla fotocamera grandangolare (anche se può esserci un "salto brusco" fra le due riprese).

Dove Google eccelle è ancora una volta nelle funzionalità di AI post scatto, come quelle per aggiungere il fotografo allo scatto di gruppo, quella perché tutti i componenti di una foto siano con gli occhi aperti e sorridano e la possibilità di ricreare l'inquadratura della foto a posteriori, generando nuove porzioni di immagini dai lati.

Lo schermo da 6,3 pollici ed è in risoluzione FullHD+ (1080 x 2424 pixel). Questo pannello è realizzato in tecnologia OLED e supporta il refresh rate a 120 Hz seppur di base sia per qualche ragione disattivato (e la differenza si nota). Questo schermo ha una luminosità massima di 2.700 nit ed è veramente molto piacevole da utilizzare nel quotidiano. Gli facciamo solo due critiche: l'utilizzo di un vetro protettivo Gorilla Glass 3, un po' datato, e l'aver delle cornici molto più spesse attorno al display. È vero che sono simmetriche, ma lo fanno comunque sembra un po' "vecchiotto".

Acquistare un Google Pixel 9a vi garantisce di ricevere aggiornamenti e nuove versioni di Android per ben 7 anni. È un risultato ineguagliato da qualsiasi altra azienda in questa fascia di prezzo. Acquistare un Pixel 9a vi garantisce che quando gli altri concorrenti avranno già smesso di ricevere aggiornamenti da 3-4 anni lui potrà ancora rinnovarsi nel software, oltre che rimane al sicuro grazie alle patch di sicurezza. 

In termini di funzionalità Pixel 9a riceve in dote le stesse funzionalità che abbiamo apprezzato nei suoi top di gamma. Abbiamo l'integrazione con Gemini e Gemini Live, inclusa la sua ultima versione che analizza in tempo reale ciò che "vede" dalla fotocamera. Abbiamo Circle to search e anche Gemini per farsi disegnare delle simpatiche immagini.

Tra le altre funzionalità più avanzate abbiamo anche la funzionalità di assistente alla chiamata che risponde alle chiamate per noi e le trascrive e anche il blocco automatico in caso lo smartphone ci venga strappato via di mano. Alcune di queste funzioni, è giusto dirlo, sono disponibili anche sugli altri smartphone fra i vari servizi che Google garantisce su Android.

Questo smartphone esegue tutte le operazioni in modo genericamente fluido e senza particolari rallentamenti da segnalare.

La batteria cresce in modo sostanzioso arrivando a ben 5.100 mAh. Con questa capacità questo smartphone migliora non di poco le sue prestazioni in termini di autonomia, anche grazie al miglioramento della gestione energetica del processore. Utilizzato in modo non intensivo è facile poter portare la sua autonomia a ben due giorni, cosa che pochi altri smartphone di queste dimensioni possono offrire. In più abbiamo la ricarica rapida a 23W, non fulminea ma più veloce dello scorso anno. Abbiamo poi anche la ricarica wireless standard Qi che però è ferma a soli 7,5W, un po' pochi.

Google Pixel 9a non aumenta di prezzo e questa è una buona notizia. Purtroppo però il prezzo da cui parte non è stracciato: 549€ per la variante da 128 GB e 649€ per quella da 256 GB. Sono prezzi non proprio alla mano e che avvicinano questo dispositivo al prezzo di un Pixel 9 che nei mesi scorsi è ovviamente calato. Lo stesso identico problema dello scorso anno in sostanza.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Google, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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