Recensione Miyoo Flip: la retro console che sembra un Gameboy Advance SP

La recensione di Miyoo Flip V2, la console retro gaming a conchiglia stile Gameboy Advance SP. Scopri pro, contro, considerazioni e prezzo.L'articolo Recensione Miyoo Flip: la retro console che sembra un Gameboy Advance SP sembra essere il primo su Smartworld.

Apr 30, 2025 - 09:45
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Recensione Miyoo Flip: la retro console che sembra un Gameboy Advance SP

Miyoo Flip V2 arriva in una confezione bianca compatta, piuttosto semplice ma gradevole alla vista: sia chiaro, non è affatto creativa come quelle di AYANEO, sempre esteticamente molto curate, eppure va apprezzata la sua pragmaticità. Sul retro è stampata pure la scheda tecnica del dispositivo, un dettaglio non così scontato.

All'interno della scatola troviamo una sorpresa molto gradita, ovvero una custodia rigida griffata Miyoo, ben fatta e davvero comoda per il trasporto. Una volta aperta la custodia, ci accoglie la console, accompagnata da una microSD da 64 GB che, a differenza di quelle spesso incluse in molte retro-console economiche, si comporta in modo più che dignitoso.

Completano la dotazione una pellicola protettiva per lo schermo, un cavo USB-C per la ricarica e il trasferimento dati, e anche un lettore USB per microSD, utile nel caso il vostro PC non ne sia dotato. Nel complesso, una dotazione curata e completa, che trasmette subito una buona impressione.

  • Dimensioni: 15,5 x 8,1 x 1,5 cm (da chiusa 8,4 x 8,1 x 2,5 cm)
  • CPU: ARM Cortex-A55 quad-core (rk3566)
  • GPU: Dual-core 1.8GHz
  • RAM: 1 GB
  • Schermo: 3,5" IPS a 640×480
  • Batteria: 3.7V, 3.000 mAh
  • Memoria: slot doppio per microSD
  • Sistema operativo: Linux
  • Connettività: Wi-Fi 2.4/5GHz, Bluetooth
  • Giochi supportati: oltre 20 emulatori + porting nativi
  • Audio: altoparlante, jack per le cuffie
  • Vibrazione: motore integrato
  • Uscita video: mini HDMI
  • Compatibilità controller: wireless 2.4G, Bluetooth, cablati

Miyoo Flip V2 si presenta come una console portatile a conchiglia, ispirata nel design al celebre Game Boy Advance SP

Quando è aperta misura circa 15,5 x 8,1 x 1,5 cm, mentre da chiusa diventa 8,4 x 8,1 x 2,5 cm, rendendola super compatta e perfetta da portare in tasca o in borsa.

Sul bordo trova spazio un doppio slot microSD (uno dedicato al sistema e alle ROM, l'altro esplicitamente ai dati) oltre al bilanciere del volume, al tasto di accensione, al jack per le cuffie, a due porte USB-C e a un'uscita mini HDMI.

All'interno, sotto la scocca a conchiglia, c'è uno schermo da 3,5" affiancato da un doppio stick analogico, una croce direzionale, quattro tasti d'azione, start, select e un tasto M che apre un menu rapido per funzioni come salvataggi istantanei, caricamenti e configurazioni varie.

In generale la console dà l'impressione di essere un giocattolo tra le mani, uno di quelli però ben costruiti, anche se la cerniera, una volta aperta la console, ha un po' di gioco quando si scuote lo schermo.

Prima di scendere più nel dettaglio, ci teniamo a sottolineare che la console in nostro possesso è la Miyoo Flip V2, che rappresenta una revisione migliorativa della prima edizione.

Non si tratta di un modello nuovo, ma di un aggiornamento mirato a risolvere alcune piccole criticità emerse nella V1. 

Tra le modifiche principali fa capolino una migliore qualità costruttiva, poiché il meccanismo di apertura a conchiglia è ora interamente in metallo, al contrario della versione precedente che includeva una parte in plastica. Questo dovrebbe garantire una maggiore stabilità e longevità nel tempo.

Anche i tasti dorsali sono stati leggermente rivisitati: nella prima versione tendevano a incastrarsi, mentre qui il problema è stato in gran parte corretto. 

Inoltre, il materiale della scocca è stato migliorato nelle versioni nere e grigie, che ora non trattengono più le impronte digitali come accadeva prima. Nel nostro caso abbiamo testato solo la versione gialla, che non presenta differenze evidenti sotto questo aspetto. 

Infine, è stata evidenziata anche una maggiore stabilità nella ricarica. Non abbiamo modo di verificare poiché siamo dotati solo della V2, ma valeva la pena segnalarlo.

Software

La Miyoo Flip V2 è una console che teoricamente si può utilizzare appena tolta dalla scatola. 

Non richiede configurazioni complicate: si accende, si naviga tra i menù, si seleziona un emulatore, un gioco e si parte, previa l'ovvio inserimento dei titoli di vostro interesse. Una bella differenza rispetto alla Miyoo Mini Plus, che invece arrivava con un software molto acerbo, capace di fare il minimo indispensabile e che mostrava il suo vero potenziale solo dopo l'installazione di un custom firmware.

In questo caso, invece, la Flip V2 arriva con un software un po' più maturo, sebbene non sia affatto perfetto.

L'interfaccia base è funzionale, ma si nota subito che il sistema operativo non brilla per pulizia visiva o cura grafica. Non è confuso, ma ha quel classico aspetto da firmware per smanettoni, dove si capisce che l'attenzione è andata più alla sostanza che alla forma.

Funzioni utili come il GameSwitcher purtroppo sono assenti, che invece avevamo appunto trovato su OnionOS di Miyoo Mini Plus, grazie al quale era passare rapidamente da un gioco all'altro, permettendo di riprendere le partite esattamente dove si erano interrotte.

Senza tirarla per le lunghe, non mi sentirei di consigliarla a qualcuno che non ha voglia un minimo di smanettare, perché comunque dovrete navigare tra le varie opzioni per ottimizzare i vari emulatori (per dire, alcuni nella versione arrivata da noi erano in lingua cinese).

Detto questo, l'interfaccia consente di accedere facilmente a una vasta selezione di emulatori, rappresentati da icone ben riconoscibili. In alternativa, si può entrare direttamente nella sezione RetroArch, cuore dell'emulazione nonché aggregatore supremo, dove gli utenti più esperti potranno personalizzare a fondo ogni emulatore, con opzioni specifiche.

La console offre anche un menù impostazioni ricco, nel quale si può gestire luminosità, volume, attivare il Bluetooth per collegare controller esterni, o addirittura trasmettere il segnale video tramite la porta mini HDMI, trasformandola di fatto in una console da salotto. L'esperienza con TV e controller esterni funziona sorprendentemente bene, ed è un valore aggiunto che non tutte le retro-console offrono.

Ovviamente, come sempre in questi casi, i giochi vanno caricati manualmente. Il sistema è compatibile con un gran numero di formati e l'operazione è semplice, grazie anche ai due slot microSD.

Prestazioni

Per quanto riguarda le prestazioni, la Miyoo Flip V2 emula con ottimi risultati la stragrande maggioranza delle retro console, arrivando fino a PlayStation Portable (PSP) e Nintendo 64 e Dreamcast, un traguardo importante rispetto alla Miyoo Mini Plus, che non era in grado di spingersi così oltre. L'esperienza di gioco è generalmente fluida e soddisfacente, soprattutto con console 8-bit, 16-bit e anche PlayStation 1.

Le cose cambiano un po' con i titoli più esigenti, in particolar modo su PSP e Nintendo 64. Dipende tanto dal gioco, dalla sua complessità, ragione per quale il frame rate può essere ballerino ed può essere inficiato da alcuni artefatti, ma l'emulazione resta ampiamente promossa, e per la maggior parte dei giochi tutto funziona come dovrebbe, specialmente per una console così compatta e portatile. Peccato solo per l'audio, che fuoriesce da una cassa di qualità sufficiente, ma che può contare su un jack per le cuffie.

Notevole anche la possibilità di poter importare dei porting nativi realizzati per il sistema: ci sono versioni di beat 'em up open source cuciti appositamente per Linux e persino una versione di Half Life specificatamente ottimizzata.

Controlli

Naturalmente, trattandosi di una console piccola, l'esperienza dipende molto anche dalla comodità dei controlli. Da un lato, abbiamo uno schermo ben luminoso, con un formato 4:3 a 640 x 480 perfettamente in linea con la stragrande maggioranza dei giochi retro: un punto a favore per la resa visiva.

Bello anche che sia possibile inclinare lo schermo a tre livelli, uno stile notebook, l'altro stile appunto Gameboy e l'ultimo a circa 180°.

I controlli, però, richiedono più di qualche compromesso. I pulsanti d'azione (X, Y, A, B) sono piccoli ma offrono una corsa decisa, con un clic piacevole che dà subito una buona sensazione. 

Anche il D-pad funziona bene, ma risulta un po' troppo snello al tatto: avrebbe giovato di un design più "cicciotto", per una maggiore precisione e comfort.

La vera particolarità è la presenza di due stick analogici, cosa sorprendente in uno spazio così ridotto, e sono pure cliccabili, offrendo quindi gli input L3 e R3. 

Tuttavia, all'uso pratico, le levette non sono comodissime, soprattutto per chi ha mani medie o, ovviamente, grandi: lo spazio sotto i pollici è poco, e gli stick convessi (perché non farli concavi?) tendono a far scivolare il pollice facilmente.

Lo stesso tipo di compromesso ergonomico si riscontra anche nei tasti dorsali. Ce ne sono quattro in totale (L1, L2, R1, R2), tutti disposti sulla stessa linea sul retro della console. 

I più esterni, cioè L1 e R1, sono facilmente raggiungibili e si prestano abbastanza bene all'uso continuato. Diverso il discorso per L2 e R2, più interni e scomodi da premere durante le sessioni di gioco più intense. Anche qui, si tratta di una soluzione obbligata dalle dimensioni contenute del dispositivo.

Insomma, giocare sulla Miyoo Flip V2 è un po' come accettare un piccolo patto: massima portabilità in cambio di qualche sacrificio sull'ergonomia.

La batteria da 3.000 mAh promette fino a 7 ore di gioco, ma si tratta di un dato ottimistico valido solo con titoli poco energivori. Nella realtà dei fatti, con giochi più impegnativi, come i titoli 3D per PlayStation 1, l'autonomia si riduce sensibilmente: in circa 3 ore si esaurisce completamente.

Un punto a favore è la funzione stand-by automatico: quando richiudete la console a conchiglia, questa si sospende e, alla riapertura, riparte esattamente dallo stesso punto. Molto comodo, certo, ma anche in stand-by la console continua a consumare lentamente la batteria.

Una batteria più capiente avrebbe reso l'esperienza più solida, ma nel complesso fa il suo dovere. Da segnalare anche un piccolo bug: quando mettete la console in carica, si accende brevemente da sola per poi spegnersi qualche secondo dopo, riproducendo eventualmente anche l'audio del gioco se non era stato chiuso. Speriamo venga risolto con un aggiornamento software.

Qui arriva quella che per molti potrebbe essere una nota dolente: la Miyoo Flip V2 viene venduta su AliExpress a circa 85€ in quattro colori differenti. Una cifra che, per quanto non esagerata, non è più quella super competitiva che aveva reso celebre la Miyoo Mini Plus, spesso reperibile anche sotto i 50€.

Va detto però che nel prezzo sono inclusi diversi accessori, come avevamo menzionato nell'apposito paragrafo. Detto ciò, se vi interessa questo formato a conchiglia, compatto e portatile, l'acquisto ha senso, soprattutto se vi piace l'idea di avere due slot microSD e la connessione mini HDMI.

Se trovate qualche offerta o coupon su AliExpress, come quelli di benvenuto, approfittarne può essere un buon compromesso.

Il sample per questa recensione è stato fornito da Miyoo, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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