Meta lancia la sua prima app AI indipendente e promette conversazioni sempre più personali
Meta lancia la sua prima app AI indipendente e promette conversazioni sempre più personali Meta ha annunciato il lancio della sua prima app dedicata all’intelligenza artificiale: Meta AI. Dopo l’integrazione già avvenuta su Instagram, WhatsApp, Messenger e Facebook, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg fa ora un passo ulteriore, portando la sua tecnologia in una piattaforma completamente autonoma e disponibile per il download gratuito sull’App Store. L’app è alimentata da [...]

Meta lancia la sua prima app AI indipendente e promette conversazioni sempre più personali

Meta ha annunciato il lancio della sua prima app dedicata all’intelligenza artificiale: Meta AI. Dopo l’integrazione già avvenuta su Instagram, WhatsApp, Messenger e Facebook, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg fa ora un passo ulteriore, portando la sua tecnologia in una piattaforma completamente autonoma e disponibile per il download gratuito sull’App Store.
L’app è alimentata da Llama 4, il nuovo grande modello linguistico sviluppato internamente, e nasce con l’ambizione di rendere l’IA non solo più utile, ma anche profondamente personale. Al primo avvio, Meta AI porrà alcune domande personali per conoscerci meglio, un processo che che, secondo l’azienda, permetterà di fornire risposte più pertinenti e su misura. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un’interazione “naturale” e “facile da gestire”, grazie soprattutto alla possibilità di conversare in modo vocale.
Uno degli elementi più innovativi dell’app è la possibilità di parlare con Meta AI anche mentre si utilizzano altre applicazioni. Le conversazioni vocali possono continuare in background, consentendo all’utente di navigare o lavorare su altri contenuti senza interrompere il dialogo. Una funzione al momento disponibile solo in Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, ma destinata probabilmente a una rapida espansione globale.
La nuova app supporta anche la generazione e la modifica di immagini tramite comandi vocali o testuali. L’utente può quindi descrivere ciò che desidera e ottenere visualizzazioni personalizzate, oppure richiedere modifiche in tempo reale, mantenendo sempre un flusso naturale di conversazione.
A questo si aggiunge la possibilità di cercare informazioni sul Web, inclusi suggerimenti su prodotti, contenuti da approfondire o temi di tendenza. Meta afferma di voler rendere l’esperienza il più possibile “ispirazionale”, introducendo anche dei “conversation starters” per stimolare la curiosità e favorire l’interazione.
Un altro punto chiave è la personalizzazione spinta. Meta sfrutta la sua esperienza pluriennale nel settore dei social per consentire al suo assistente di memorizzare informazioni personali e contestuali, attingendo anche ai dati già condivisi sulle sue piattaforme, come i contenuti con cui si interagisce o il proprio profilo. Questo permetterà all’AI di offrire risposte sempre più personalizzate in base alle abitudini e agli interessi dell’utente.