Studio danese: l’AI generativa non influenza salari e occupazione

Studio rivela che l'AI generativa, come ChatGPT, non ha avuto impatti su salari e occupazione in Danimarca, ma ha creato nuovi compiti lavorativi.

Mag 2, 2025 - 10:00
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Studio danese: l’AI generativa non influenza salari e occupazione

Secondo una recente ricerca, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mercato del lavoro sarebbe meno devastante del previsto.

Stando allo studio condotto dalle Università di Chicago e Copenaghen, nonostante l’adozione diffusa di strumenti come ChatGPT, le conseguenze sull’occupazione e sui salari sarebbero risultate marginali. Lo studio, intitolato “Large Language Models, Small Labor Market Effects”, ha analizzato un campione significativo di 25.000 lavoratori e 7.000 aziende in Danimarca, focalizzandosi su 11 professioni particolarmente esposte all’automazione intelligente. I risultati non mostrano variazioni rilevanti nei principali indicatori economici.

Le analisi dello studio evidenziano che l’incremento di guadagni e ore lavorative è rimasto sotto l’1%, nonostante l’invito dei datori di lavoro a utilizzare queste tecnologie. Parallelamente, circa l’8,4% dei lavoratori ha dichiarato di aver assunto nuovi compiti lavorativi legati all’AI, come il controllo qualità degli output generati automaticamente o la creazione di istruzioni efficaci per i sistemi intelligenti.

Studi ed effetti reali dell’AI generativa sul mondo del lavoro: un impatto ancora da valutare

Un aspetto interessante emerso riguarda l’ottimizzazione dei processi: tra il 64% e il 90% degli utenti ha riscontrato un miglioramento nella gestione del tempo grazie a strumenti basati sull’AI generativa. Tuttavia, questi vantaggi sono stati accompagnati dall’introduzione di nuove responsabilità. Ad esempio, gli insegnanti hanno iniziato a verificare l’autenticità dei compiti realizzati con il supporto dell’AI, aggiungendo così un livello di complessità al loro lavoro quotidiano.

Secondo gli esperti, il pieno potenziale trasformativo dell’AI generativa potrebbe richiedere tempi più lunghi per emergere. La ricerca sottolinea l’importanza di monitorare attentamente questi sviluppi nel lungo periodo, considerando sia l’evoluzione delle capacità tecnologiche sia la loro progressiva integrazione nei flussi di lavoro aziendali. Gli studiosi suggeriscono che, almeno nella fase attuale, l’impatto dell’AI sul mercato del lavoro è stato notevolmente più contenuto rispetto alle aspettative iniziali.

Al di là degli studi, il mondo reale parla però di licenziamenti e tagli di personale in grande crescita, soprattutto nei colossi tecnologici. Da Eletronic Arts fino a Google, non si contano le centinaia e centinaia di dipendenti soppiantati dagli strumenti AI.