Test hardware: RADXA X4
Un SBC basato su Intel dalle grandi capacità, per maker e non solo The post Test hardware: RADXA X4 first appeared on Hackerjournal.it.

Se si pensa a un SBC, il primo esempio che viene in mente è la Raspberry Pi. Ma ormai il mercato ci offre diversi
computer di questo tipo, sempre pensati per la prototipazione ma anche da usare come desktop per programmare. Tra le tante possibilità, tra le migliori uscite lo scorso anno troviamo di sicuro questa RADXA X4, basata su una CPU Intel, con un fattore di forma praticamente identico a quello della Raspberry Pi e anche un GPIO compatibile con quello della RP.
Una scheda, due “cuori”
La CPU è una Intel N100, quad core a 3,4 GHz, affiancata da 8 GB di RAM (esistono modelli con altri tagli di RAM) e un disco eMMC da 64 GB (anche in questo caso, sono disponibili diversi tagli di disco). Questo ci permette di far girare Linux senza problemi. Chi invece dovesse per forza creare dei progetti usando Windows ha qualche difficoltà in più, superabili scaricando i driver dal sito di RADXA al seguente indirizzo. Il secondo “processore” è l’RP2040, un microcontrollore a 32-bit dual ARM Cortex-M0+ creato dalla Raspberry Pi Foundation per la sua Raspberry Pi nel 2021. Questo microcontrollore consente di usare il pettine di pin chiamato GPIO integrato nella X4 per interfacciarsi con circuiti elettrici, motori, ecc. come si fa, appunto, con il GPIO equivalente presente nella Raspberry Pi. Detto ciò, lasciamo approfondire l’argomento ai maker e torniamo a vedere la RADXA X4 come un
SBC per Windows.

Il produttore raccomanda fortemente l’uso del dissipatore studiato ad hoc. Rispetto alla prima versione, ora la ventola è assolutamente silenziosa e il calore viene dissipato in modo corretto
Tanto calore
Per usare la RADXA X4 è assolutamente necessario acquistare anche il suo dissipatore di calore dotato di ventola. Questo perché il calore sviluppato dall’N100 è piuttosto alto e senza dissipatore la CPU rischierebbe di rompersi.
I dissipatori in vendita ora (costano circa 20 €) risolvono un problema della prima versione. Ma vediamo cos’altro c’è sulla scheda. Troviamo tre porte USB 3.2, una USB 2.0, una porta Ethernet a 2,5 Gbps con connettore PoE, uno
slot per un disco NVMe M.2 2230, una porta USB-C per l’alimentazione (consigliamo l’uso dell’alimentatore di RADXA da 30W, che costa circa 13 €) e 2 micro HDMI che arrivano a 4K/60. Troviamo anche il jack audio da 3,5 mm e due
antenne, una per il Wi-Fi 6 e una per il Bluetooth 5.2. Insomma, c’è proprio tutto quel che serve in un PC. Il dispositivo costa € 112 e può essere acquistato sul sito ufficiale.
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