Usi ancora Windows 10? Ecco cosa devi fare ADESSO!

Microsoft cesserà il supporto ufficiale per Windows 10 il 14 ottobre 2025. Fondamentale prepararsi in anticipo creando un supporto d’installazione con strumenti come Media Creation Tool o Rufus, per reinstallazioni future anche in assenza delle risorse online di Microsoft.

Mag 14, 2025 - 22:34
 0
Usi ancora Windows 10? Ecco cosa devi fare ADESSO!

Per gli utenti che attualmente utilizzano Windows 10 sui loro personal computer, il tempo a disposizione prima della cessazione del supporto ufficiale da parte di Microsoft sta per esaurirsi. La data da cerchiare sul calendario è il 14 ottobre 2025: in quell’occasione (è il secondo martedì del mese), Microsoft rilascerà gli ultimi aggiornamenti di sicurezza per tutte le edizioni di Windows 10, almeno quelle più utilizzate dagli utenti, sia a livello privato che in ambito professionale, aziendale ed enterprise.

La fine di Windows 10 e lo stop agli aggiornamenti di sicurezza

Abbiamo già visto cosa succede con la fine del supporto di Windows 10: tutte le installazioni del sistema operativo Microsoft, che ad aprile 2025 – con il 53% delle quote di mercato – è ancora il più utilizzato in assoluto (superando abbondantemente Windows 11) continueranno a funzionare regolarmente. Tuttavia, a meno di eccezioni (ad esempio a fronte di gravi vulnerabilità wormable, ovvero sfruttabili su larga scala…), Microsoft non rilascerà più, pubblicamente, alcun aggiornamento di sicurezza come avvenuto fino al 14 ottobre 2025.

Ad alcuni utenti, l’idea di non ricevere più aggiornamenti potrebbe sembrare un vantaggio, specialmente se hanno avuto esperienze negative in passato con aggiornamenti che causavano malfunzionamenti o crash del sistema. Tuttavia, la mancanza di aggiornamenti, in particolare quelli di sicurezza, è estremamente problematica.

Il rischio principale derivante dalla cessazione degli aggiornamenti di sicurezza è l’utilizzo di un sistema vulnerabile. Che può esserlo sempre di più con il passare del tempo. Sgombriamo il campo dall’idea che a novembre 2025 i sistemi Windows 10 possano diventare facili bersagli dei criminali informatici. Con il trascorre dei mesi e degli anni, però, possono venirsi a creare catene di vulnerabilità sfruttabili per attacchi potenzialmente molto efficaci.

Anche oggi, nel 2025, vengono ancora scoperte vulnerabilità in Windows 7, il cui supporto è terminato nel 2020. Ciò dimostra che il fatto che un sistema operativo sia stato aggiornato molte volte nel corso della sua vita non garantisce che non vengano trovati nuovi modi per comprometterlo, anche a distanza di anni dalla fine del supporto.

Cosa potrebbe non funzionare in Windows 10 dopo il 14 ottobre 2025

Tenuti in debita considerazione gli aspetti relativi all’uso di Windows 10 dopo la data di fine supporto Microsoft, vale la pena evidenziare che Microsoft potrebbe rimuovere i meccanismi lato server che, ad esempio, permettono di reimpostare il PC.

Digitando Opzioni di ripristino nella casella di ricerca di Windows 10, quindi facendo clic su Inizia al di sotto di Reimposta il PC, al momento il sistema operativo permette di ripristinare il funzionamento del sistema conservando i file personali od effettuando un’installazione da zero.

Reimposta PC Windows 10 non funzionerà più

La schermata seguente consente il Download da cloud della versione più aggiornata di Windows 10 mentre Reinstallazione locale usa l’immagine conservata in locale di Windows 10.

Ecco, dopo il 14 ottobre 2025, Microsoft potrebbe eliminare quanto conservato lato server e mettere al tappeto il funzionamento di Download da cloud. La reinstallazione locale, invece, continuerà a funzionare senza problemi.

Reinstallazione Windows 10 da cloud o immagine locale

Inoltre, la routine di installazione e aggiornamento di Windows 10 che Microsoft ospita nella pagina Scarica Windows 10 potrà essere progressivamente rimossa. Questo è un comportamento standard adottato da Microsoft per i sistemi operativi che hanno raggiunto la fine del ciclo di vita. Se l’installer non è più disponibile e l’utente non ha preventivamente creato un proprio supporto di installazione, sarà necessario ricorrere a soluzioni alternative.

Un’operazione da fare ADESSO: creare il supporto d’installazione di Windows 11

È verosimile che Microsoft mantenga operativo il ripristino del PC con download da cloud e renda ancora disponibile la procedura di reinstallazione di Windows 10 dopo il 14 ottobre 2025.

Specie se gli utenti di Windows 10 saranno ancora tanti, non ha senso rimuovere le immagini del sistema operativo, lato server, che aiutano gli utenti nel ripristinare le loro macchine Windows 10.

È tuttavia fortemente raccomandato creare una copia personale del supporto d’installazione di Windows 10 prima che sia rimosso dai server Microsoft. Si può provvedere senza costi oggi stesso, con un investimento minimo in una chiavetta USB e in pochi minuti di tempo. Le alternative sono tante: citiamo le principali.

Media Creation Tool

Dalla pagina Scarica Windows 10, è possibile cliccare su Scarica ora al di sotto di Crea il supporto di installazione per Windows 10. Il programma Microsoft, Media Creation Tool, permette di scaricare il file ISO ovvero l’immagine del supporto d’installazione di Windows 10 22H2. In alternativa, sempre usando il Media Creation Tool, si può predisporre una chiavetta USB avviabile già pronta per la reinstallazione di Windows 10 (scegliere Crea supporti di installazione).

Creazione supporto installazione Windows 10

Rufus

Usando la popolare utilità Rufus, scaricabile gratis da qui, è possibile creare un supporto avviabile di Windows 10, utile per una nuova reinstallazione o per l’aggiornamento del sistema operativo. Rufus integra una pratica ed efficace routine per effettuare il download del file ISO di Windows 11. Basta fare clic su DOWNLOAD e scegliere Windows 10 22H2.

Windows 10 chiavetta avviabile con Rufus

Download immagine ISO tramite script

Se premete la combinazione di tasti Windows+R quindi digitate cmd e infine incollate quanto segue nella finestra a sfondo nero, si aprirà una schermata molto simile a quella al punto precedente che permette di selezionare il download di Windows 10:

powershell "irm https://bit.ly/fidowindows | iex"

Download ISO Windows 10 da script

Per scaricare direttamente il file ISO di Windows 10 più aggiornato, basta digitare quanto segue al prompt dei comandi:

powershell "irm https://bit.ly/fidowindows10 | iex"

Un supporto di Windows 10 per l’installazione o l’aggiornamento del sistema operativo dopo ottobre 2025

Creare SUBITO il supporto d’installazione di Windows 10 22H2 permette di reinstallare, aggiornare e ripristinare il sistema in qualsiasi momento, anche dopo il 14 ottobre 2025. Senza dipende dalla disponibilità dei file sui server Microsoft.

Scrivendo il contenuto del file ISO in una chiavetta USB avviabile, servendosi di strumenti come Media Creation Tool o Rufus, si avrà la possibilità di reinstallare da zero Windows 10. Cliccando però sul file setup.exe contenuto nell’unità si può aggiornare il sistema Windows 10 od effettuare un’installazione in-place. Quest’ultima è una procedura che consente di reinstallare il sistema operativo senza perdere i file personali, le applicazioni installate e le impostazioni configurate. È una soluzione utile per risolvere problemi di sistema, corruzioni di file, malfunzionamenti persistenti o per ripristinare Windows a uno stato stabile, senza dover ricorrere a una formattazione completa del disco.

Meglio ancora, per non essere limitati dalle prestazioni ridotte in termini di I/O dell’unità USB, si può semplicemente fare clic sul file ISO di Windows 10, attendere che il sistema gli assegni una lettera identificativa di unità quindi avviare il file setup.exe. Anche in questo caso, si può scegliere se effettuare un’installazione da zero o mantenere tutto quanto memorizzato sul sistema Windows 10, senza perdere nulla.

Setup Windows 10 e aggiornamento in-place

Note finali

Le aziende che non intendono abbandonare Windows 10 dopo metà ottobre 2025, possono eventualmente attivare il programma ESU (Extended Security Updates) per un massimo di 3 anni.

È a pagamento (con canoni di entità crescente da un anno a quello successivo) ma dà diritto di ricevere gratis patch di sicurezza per Windows 10 lungo tutta la durata del periodo di abbonamento.

Sì, esistono meccanismi per forzare l’attivazione di ESU ma sono soluzioni non supportate che violano i termini di licenza e che espongono a problemi legali non indifferenti, anche sul piano penale, in caso di controlli degli organi preposti. Il team di Massgrave ha scoperto un modo per bypassare Software Protection Platform (SPP), l’attuale sistema DRM integrato in Windows. Ciò però non autorizza, per esempio, ad attivare ESU senza averne diritto.

Gli utenti privati e i professionisti possono beneficiare dell’accesso a un programma ESU Windows 10 a loro dedicato. Costa circa 30 dollari e per il momento ha durata limitata a un anno, fino ad ottobre 2026. Facile che Microsoft possa rivedere i piani in base al riscontro degli utenti e, in particolare, a quante installazioni di Windows 10 risulteranno ancora in uso.