Brand phishing: ecco le tendenze

Microsoft continua ad essere il brand più imitato nel Q1 2025, mentre Mastercard rientra nella top 10 The post Brand phishing: ecco le tendenze first appeared on Hackerjournal.it.

Mag 10, 2025 - 07:29
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Brand phishing: ecco le tendenze

Check Point Research (CPR), la divisione Threat Intelligence di Check Point Software, ha pubblicato il rapporto sul Brand Phishing relativo al primo trimestre del 2025. Lo studio evidenzia come i criminali informatici continuino a sfruttare i nomi dei brand più popolari per rubare dati personali, finanziari e aziendali, confermando l’urgenza di rafforzare le difese digitali.

Microsoft si conferma in testa alla classifica, con il 36% degli attacchi totali. A seguire, Google (12%) e Apple (8%), seguite da Amazon (4%). Il dato più interessante è il ritorno di Mastercard, che rientra nella top 10 per la prima volta dal 2023, posizionandosi al quinto posto con il 3% degli attacchi. In questo caso, una campagna mirata ha preso di mira utenti giapponesi, attraverso siti fraudolenti che simulavano il portale ufficiale del noto circuito di pagamento, nel tentativo di carpire informazioni sensibili come numeri di carta e codici CVV.

Tra i domini identificati figurano indirizzi come mastercard-botan[.]aluui[.]cn e mastercard-transish[.]gmkt7e[.]cn, ora disattivati. L’attenzione rivolta al settore finanziario conferma l’interesse crescente dei cybercriminali verso servizi che gestiscono transazioni e dati economici, considerati ad alto valore.

Il report segnala anche un attacco degno di nota legato a Microsoft OneDrive: è stato scoperto un falso dominio (login[.]onedrive-micrasoft[.]com) progettato per imitare fedelmente la pagina di login del servizio cloud. Lo scopo era il furto di credenziali, come indirizzi email e password, attraverso una tecnica di spoofing altamente sofisticata.

Complessivamente, i settori più impersonati risultano essere quello tecnologico, i social network e il retail. Oltre ai già citati big tech, rientrano nella top 10 anche WhatsApp, Facebook, LinkedIn e Adobe. Questo trend riflette la crescente esposizione degli utenti a minacce digitali proprio attraverso i servizi digitali di uso quotidiano.

Gli attacchi di phishing che sfruttano brand fidati continuano a rappresentare una minaccia rilevante”, spiega Omer Dembinsky, Data Research Manager di Check Point. “Il ritorno di Mastercard tra i brand più imitati sottolinea l’interesse dei criminali per i servizi finanziari come mezzo di frode”.

Il report di CPR è un campanello d’allarme per utenti e aziende: prestare attenzione ai domini visitati, verificare l’autenticità delle comunicazioni e utilizzare soluzioni di sicurezza aggiornate è fondamentale per difendersi da minacce sempre più evolute. Il phishing continua a evolversi in termini di ingegneria sociale e sofisticazione tecnica, sfruttando fiducia e disattenzione come principali vettori di attacco.

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