Windows 11, si intensifica la migrazione da Windows 10 ma il divario resta

Windows 11 deve ancora affrontare numerosi ostacoli

Apr 1, 2025 - 10:41
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Windows 11, si intensifica la  migrazione da Windows 10 ma il divario resta

Con la fine del supporto mainstream per Windows 10, fissata tra sei mesi, gli utenti stanno iniziando ad abbandonare in massa la storica versione del sistema operativo di Microsoft. Secondo i dati più recenti pubblicati da Statcounter, nel mese di marzo 2025 Windows 11 ha registrato la crescita mensile più significativa degli ultimi tre anni, guadagnando 4,53 punti percentuali e raggiungendo una quota di mercato del 42,66%. Parallelamente, Windows 10 ha perso 4,43 punti, scendendo al 54,23%.

Il confronto anno su anno evidenzia con chiarezza la transizione in atto: a marzo 2024, Windows 11 si attestava al 26,68%, mentre Windows 10 dominava con il 69,07%. In un solo anno, la nuova versione ha guadagnato quasi 16 punti, mentre quella precedente ne ha persi quasi 15. Il distacco tra le due versioni si è quindi ridotto a poco più di 11 punti percentuali, segnalando un ritmo di adozione accelerato da parte dell'utenza.

Questa dinamica è perfettamente illustrata dal grafico diffuso da Statcounter, che mostra l'evoluzione della quota di mercato mensile di tutte le versioni principali di Windows nel periodo compreso tra marzo 2024 e marzo 2025. La curva di Windows 11 segue un andamento chiaramente ascendente, con un'accelerazione evidente negli ultimi mesi. Al contrario, la curva di Windows 10 è in costante calo, con un'accelerazione negativa a partire da gennaio 2025.

OSTACOLI TECNICI E RESISTENZE CULTURALI

Nonostante il balzo in avanti, Windows 11 deve ancora affrontare numerosi ostacoli per conquistare l'intero bacino di utenza di Windows 10. Una parte significativa degli utenti rimane vincolata alla vecchia versione per motivi tecnici: molti dispositivi, pur perfettamente funzionanti, non soddisfano i requisiti hardware imposti da Microsoft per l'aggiornamento. Altri utenti, invece, sono riluttanti ad abbracciare i cambiamenti estetici e funzionali introdotti in Windows 11, che continuano a sollevare critiche e perplessità.

Per mitigare l'impatto della dismissione di Windows 10, Microsoft ha annunciato che offrirà per la prima volta anche agli utenti consumer la possibilità di accedere al programma di Extended Security Updates (ESU), finora riservato ai clienti aziendali. Questo servizio, disponibile a partire dal termine del supporto ufficiale, garantirà aggiornamenti di sicurezza per un ulteriore anno a fronte di un pagamento di 30 dollari. Tuttavia, sul mercato sono già disponibili soluzioni di terze parti che promettono un supporto ancora più prolungato, soprattutto per chi intende evitare il passaggio immediato a Windows 11.


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