Apple in calo in Cina per il settimo trimestre consecutivo: i dati IDC mostrano la crisi

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Apr 23, 2025 - 07:50
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Apple in calo in Cina per il settimo trimestre consecutivo: i dati IDC mostrano la crisi

Secondo quanto riportato dall’ultima analisi di IDC, Apple ha registrato un nuovo calo nelle spedizioni di iPhone in Cina, pari al 9% su base annua nel primo trimestre 2025. Si tratta del settimo trimestre consecutivo in cui Cupertino vede diminuire le sue performance in uno dei mercati chiave a livello globale.

A pesare maggiormente è il fatto che Apple sia l’unico tra i principali produttori a mostrare una contrazione nel periodo considerato. Le spedizioni totali sono scese a 9,8 milioni di unità, una cifra che la relega al quinto posto nella classifica dei produttori più presenti sul territorio, con una quota di mercato del 13,7%, in netto calo rispetto al 17,4% del trimestre precedente.

I concorrenti guadagnano terreno: Xiaomi vola

Mentre Apple rallenta, i rivali non stanno a guardare. Xiaomi, ad esempio, ha segnato un’impressionante crescita del 40% su base annua, portando le sue spedizioni a 13,3 milioni di unità nello stesso periodo. In generale, il mercato smartphone cinese ha mostrato una crescita complessiva del 3,3%, segno che l’interesse dei consumatori è ancora alto, ma si sta spostando verso marchi più accessibili.

Secondo l’analista Will Wong di IDC, uno dei motivi principali del rallentamento di Apple è rappresentato dal prezzo elevato dei suoi dispositivi, che li esclude dalla possibilità di beneficiare dei sussidi governativi introdotti in Cina a gennaio 2025.

I sussidi cinesi e i limiti per Apple

La politica dei sussidi, studiata per stimolare la domanda interna, prevede un rimborso del 15% per l’acquisto di dispositivi elettronici con prezzo inferiore a 6.000 yuan (circa 820 dollari, poco meno di 770 euro). I modelli iPhone, data la loro fascia di prezzo, restano in gran parte esclusi da tale agevolazione.

Questa esclusione ha inciso significativamente sulle vendite, mentre marchi come Honor, Xiaomi e Vivo, più competitivi dal punto di vista del prezzo, ne hanno tratto vantaggio diretto.

Le tensioni con gli Stati Uniti

Nel frattempo, Apple affronta anche pressioni negli Stati Uniti, dove le tensioni commerciali con la Cina hanno generato preoccupazioni. Il presidente Trump aveva annunciato dazi elevati su diversi prodotti importati dalla Cina, inclusi i componenti utilizzati per la produzione di iPhone.

Il CEO di Apple, Tim Cook, ha scelto una strategia diplomatica e riservata, incontrando personalmente membri del governo statunitense, tra cui il Segretario al Commercio Howard Lutnick, per sottolineare i rischi connessi ai dazi sui dispositivi Apple. I suoi sforzi hanno avuto successo, portando a una temporanea esenzione doganale per alcuni prodotti elettronici.

Questa vittoria ha rappresentato un importante sollievo per Apple, che continua a dipendere fortemente dalla produzione in Cina per la propria gamma di iPhone. Nonostante ciò, le difficoltà nel mercato cinese restano un serio ostacolo alla crescita.

Conclusioni

Il settimo trimestre consecutivo di calo delle spedizioni di iPhone in Cina segna un momento critico per Apple, che dovrà necessariamente rivedere la sua strategia di posizionamento in un mercato sempre più competitivo e sensibile ai prezzi.

Le politiche economiche locali, la concorrenza agguerrita e le tensioni geopolitiche stanno ridefinendo l’equilibrio tra i brand tecnologici. Apple, per restare rilevante, dovrà puntare su innovazione, differenziazione e accessibilità.

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