Crisi Hyperliquid: il caso JELLY scuote il mercato. Tutte le novità sulla governance

Hyperliquid si trova a fronteggiare una delle sfide più complesse dalla sua nascita legate al token JELLY e alla governance. Il delisting improvviso dei contratti perpetui legati a JELLY ha innescato una reazione a catena fatta di critiche, perdita di fiducia e volatilità sul mercato. Ma è anche diventato il punto di partenza per un […]

Mar 30, 2025 - 13:44
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Crisi Hyperliquid: il caso JELLY scuote il mercato. Tutte le novità sulla governance
hyperliquid jelly governance

Hyperliquid si trova a fronteggiare una delle sfide più complesse dalla sua nascita legate al token JELLY e alla governance.

Il delisting improvviso dei contratti perpetui legati a JELLY ha innescato una reazione a catena fatta di critiche, perdita di fiducia e volatilità sul mercato. Ma è anche diventato il punto di partenza per un profondo rinnovamento del protocollo e del suo sistema di governance.

Cosa è successo con JELLY su Hyperliquid?

Tutto ha avuto inizio con movimenti sospetti nei mercati legati al token JELLY. In risposta a queste dinamiche anomale, i validatori della rete Hyperliquid hanno votato per il delisting immediato dei contratti perpetui associati all’asset.

Una decisione drastica, ma ritenuta necessaria per tutelare gli utenti da potenziali manipolazioni e mantenere l’integrità del protocollo. La rimozione dei contratti è stata approvata tramite il meccanismo interno di voto dei validatori.

Per limitare i danni economici subiti dagli utenti coinvolti, la Hyper Foundation ha annunciato un programma di rimborso automatico basato su dati on-chain, escludendo però gli indirizzi identificati come sospetti o legati a comportamenti fraudolenti.

Le critiche e il paragone con FTX

L’intervento, seppur giustificato secondo il team Hyperliquid, ha sollevato forti critiche nella community crypto, scatenando un acceso dibattito sulla trasparenza e la decentralizzazione del protocollo.

Tra le voci più critiche, spicca quella di Gracy Chen, CEO di Bitget, uno dei principali exchange centralizzati del settore. In un tweet diventato virale, Chen ha paragonato quanto accaduto su Hyperliquid al collasso di FTX, evidenziando come, anche in ambienti che si definiscono decentralizzati, il potere decisionale sia talvolta concentrato in poche mani.

Secondo Chen, l’azione di delisting unilaterale senza un processo chiaro di consenso pubblico riflette una governance ancora immatura e potenzialmente pericolosa, proprio come nel caso FTX, dove le decisioni centralizzate hanno portato al disastro.

La critica tocca un punto chiave: quanto è davvero decentralizzata una piattaforma DeFi se le decisioni cruciali possono essere prese da un numero ristretto di validatori senza preavviso?

Le risposte di Hyperliquid: governance on-chain e nuove regole

La pressione pubblica ha spinto Hyperliquid a rispondere con azioni concrete. È stato infatti introdotto un nuovo framework di gestione del rischio, con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e rafforzare la decentralizzazione.

Tra le principali novità di Hyperliquid e la sua governance

Sistema di voto on-chain per i delisting: ogni decisione sarà presa direttamente sulla blockchain, evitando il coordinamento off-chain. Se viene raggiunto un quorum di stake tra i validatori, l’azione di delisting verrà eseguita in modo automatico tramite il motore HyperCore.

Annuncio pubblico delle intenzioni di voto: nei prossimi aggiornamenti, i validatori saranno tenuti a comunicare in anticipo le proprie decisioni, permettendo alla community di prepararsi ed esprimere opinioni.

Il 29 marzo, è stato condotto un test sul delisting di MYRO, per dimostrare il funzionamento del nuovo sistema. I validatori 2, 3, 4 e 5 hanno espresso il proprio voto, mentre il validatore 1 ha scelto di astenersi, in attesa del completamento del programma di delega dello stake.

L’impatto sul mercato: HYPE tenta il recupero

Il token HYPE, nativo della piattaforma Hyperliquid, ha reagito negativamente all’incidente. Nei giorni successivi al delisting di JELLY, il prezzo ha perso circa il 28% del suo valore.

Tuttavia, la situazione sembra lentamente stabilizzarsi:

• La pressione ribassista sta diminuendo

• Si è formata una zona di supporto tecnica attorno ai 12,20 dollari

• L’Open Interest è tornato a salire, segno di un rinnovato interesse degli investitori

Se il supporto attuale reggerà, non è da escludere un tentativo di inversione del trend e un ritorno di fiducia sul mercato.

Cosa aspettarsi ora da Hyperliquid?

Hyperliquid ha già annunciato una serie di aggiornamenti futuri per rafforzare la sua infrastruttura:

• Dashboard di governance pubblica per seguire tutte le decisioni dei validatori

• Strumenti di audit on-chain, che permetteranno alla community di verificare ogni transazione e voto

• Miglioramenti alle interfacce per la delega dello stake, facilitando la partecipazione degli utenti meno esperti

L’obiettivo è chiaro: costruire un ecosistema trasparente, sicuro e veramente controllato dalla sua community.

Riflessione: decentralizzazione reale o solo narrativa?

L’episodio di JELLY è l’ennesima dimostrazione che la decentralizzazione non è una condizione automatica, ma un processo continuo, che richiede attenzione, aggiornamenti costanti e la volontà di condividere realmente il potere decisionale.

Il paragone con FTX, seppur forte, evidenzia una verità scomoda: anche nei protocolli DeFi, il rischio di centralizzazione esiste — e si manifesta proprio quando le decisioni vengono prese in ambienti opachi o senza consultare la base utenti.

Hyperliquid ha reagito in modo proattivo, ma sarà la sua capacità di mantenere questi impegni nel tempo a determinarne il successo. In un’industria dove la fiducia è tutto, la vera sfida non è solo tecnologica, ma culturale: costruire governance partecipative, trasparenti e resilienti.