Google Pixel 9a è il cameraphone da battere nella sua fascia di prezzo | DxOMark
Si trova 33° in classifica generale, a fianco di device ben più blasonati, ma nella fascia di prezzo "upper midrange" è primo con distacco.
I ragazzi di DxOMark hanno messo le mani sull’ultimo arrivato in casa Google, il Pixel 9a, che si classifica in trentatreesima posizione nella classifica totale della qualità fotografica del campo smartphone. Può sembrare un risultato piuttosto scarso, ma è importante ricordarsi che si parla di un midrange (ricordiamo che il prezzo di listino parte da 549€), e basta guardare un po’ nelle vicinanze della classifica per rendersi conto che in realtà in rapporto qualità/prezzo è piuttosto elevato. Qualche considerazione sparsa:
- Lo smartphone ha totalizzato 143 punti; l’attuale leader, l’Huawei Pura 70 Ultra, è sopra di 20 punti.
- Galaxy S24 Ultra è appena a un punto sopra; S25 Ultra tre punti sopra.
- Pixel 9a è due punti sopra a iPhone 13 Pro e Pro Max, e due sotto a iPhone 15 e 15 Plus.
- Pixel 9a non è nemmeno il peggiore della serie Pixel 9: il Pro Fold è a 141, infatti. Pixel 9 si trova comunque ben più in alto, a 154 punti, mentre il Pro 9 XL è addirittura secondo assoluto con 158.
- Pixel 9a risulta anche un buon passo avanti rispetto al diretto predecessore: Pixel 8a è infatti in quarantanovesima posizione con 136 punti.
Intanto è opportuno ricordare nel dettaglio le specifiche del comparto fotografico, che è costituito da solo due unità - una principale (la stessa del Pixel 9 Pro Fold) e una ultra-grandangolare ausiliaria:
- Principale: 48 MP, sensore formato 1/2″, apertura f/1,7, CLAF, OIS, FOV 82°
- Ultra-wide: 13MP sensore formato 1/3,1″ apertura f/2,2, EIS, FOV 120°
Come possiamo vedere dal riassunto, lo smartphone è particolarmente indicato per le foto, soprattutto in condizioni ottimali di luminosità, ma se la cava piuttosto bene anche nei video. Tra i principali contro si segnalano dettagli scarsi quando la luce è molto poca, problemi di instabilità nella riduzione del rumore in scatti in sequenza, qualche artefatto di troppo nella modalità ritratto e qualche problema di affidabilità dell’HDR.