Meta e Spotify guidano una nuova coalizione per contrastare Apple e Google
Meta e Spotify guidano una nuova coalizione per contrastare Apple e Google Una nuova coalizione formata da Meta, Spotify e Match Group si prepara a sfidare direttamente il ruolo dominante di Apple e Google nell’ecosistema delle app mobili. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’obiettivo è influenzare la legislazione statunitense, sia a livello federale che statale, e sollevare un dibattito più ampio sulla concorrenza e sulla protezione dei [...]

Meta e Spotify guidano una nuova coalizione per contrastare Apple e Google

Una nuova coalizione formata da Meta, Spotify e Match Group si prepara a sfidare direttamente il ruolo dominante di Apple e Google nell’ecosistema delle app mobili. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’obiettivo è influenzare la legislazione statunitense, sia a livello federale che statale, e sollevare un dibattito più ampio sulla concorrenza e sulla protezione dei minori nell’era digitale.
Il gruppo si chiama Coalition for a Competitive Mobile Experience e nasce con l’obiettivo di promuovere la verifica dell’età degli utenti, un cambiamento sistemico a partire da una questione urgente. Con leggi come quella approvata nello Utah a marzo, che impone ai negozi digitali di verificare l’età degli utenti e ottenere il consenso dei genitori prima del download di app ritenute inadeguate per i minori, il peso della responsabilità legale è al centro del dibattito.
Secondo la coalizione, non dovrebbero essere i singoli sviluppatori a farsi carico di questo compito, ma Apple e Google, che controllano rispettivamente App Store e Google Play Store, e che, in quanto gatekeeper della distribuzione digitale, avrebbero la possibilità tecnica e organizzativa di implementare sistemi di verifica unificati ed efficaci. Tuttavia, le due aziende hanno finora sostenuto che la responsabilità debba ricadere sui developer, in quanto sono loro a raccogliere e gestire direttamente i dati degli utenti.
Apple, dal canto suo, ha introdotto nel tempo diversi strumenti di protezione per i minori, come restrizioni predefinite per gli account dei bambini e funzioni di sicurezza per le comunicazioni, ma ha mostrato resistenza nell’assumere un ruolo primario nella verifica dell’identità al momento del download.
Oltre alla questione della tutela dei minori, la coalizione mira ad affrontare tematiche ben più ampie legate all’equità nel mercato digitale. I riflettori sono nuovamente puntati sulle pratiche di Apple relative alle commissioni sulle transazioni digitali comprese tra il 15% e il 30%, sull’obbligo di utilizzare il proprio sistema di acquisti in-app e sulle forti limitazioni imposte agli store alternativi o ai sistemi di pagamento esterni.
Attraverso un’azione coordinata di lobbying, interazioni con gli enti regolatori e il sostegno a procedimenti antitrust in corso, la nuova alleanza intende esercitare pressione su Apple e Google in un momento in cui il loro controllo è già al centro di discussioni legislative globali.