Recensione Technics EAH-AZ100: il miglior suono mai sentito su auricolari Bluetooth

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Apr 11, 2025 - 20:12
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Recensione Technics EAH-AZ100: il miglior suono mai sentito su auricolari Bluetooth

La confezione di vendita, compatta e in cartaone, contiene al suo interno gli auricolari, un cavetto USB/USB-C per la ricarica, un po' (troppa!) manualistica che nessuno leggerà e quattro coppie di gommini aggiuntivi (cinque in totale, inclusi quelli M applicati di default).

Il design delle cuffie è sobrio, elegante e piuttosto "standard". Somiglia molto a quello delle precedenti AZ80, rispetto le quali queste AZ100 sono più piccole e più comode.

Anche il case di ricarica è più compatto e sottile e sta bene anche nel taschino dei jeans. Ha un piccolo LED frontale che indica lo stato di carica e una porta USB-C sul retro, ma nessun tasto: gli auricolari si mettono in pairing tenendo premuto sui sensori touch di entrambe le cuffiette per qualche secondo.

Tanto gli auricolari quanto la custodia di ricarica danno una sensazione di grande qualità in mano: sono solidi e ben costruiti.

I Technics EAH-AZ100 sono anche molto comodi alle orecchie. Con questa tipologia di cuffiette, senza astina, non è scontato riuscire ad avere questo livello di comfort. La comodità è sempre un fattore molto soggettivo, ma se non avete grandi problemi con gli in-ear questo è sicuramente uno di quei modelli che potete indossare per ore e ore senza grandi problemi di affaticamento all'orecchio. 

Infine, i Technics EAH-AZ100 resistono agli schizzi d'acqua con certificazione IPX4.

Non avevo mai messo un 10 come votazione alla qualità audio. I più vicini a questo traguardo erano stati i fantastici Sony WF-1000XM5, modello top di gamma di due anni fa che per molti versi rappresentavano fino ad oggi lo stato dell'arte della qualità sonora per gli auricolari true wireless.

Eppure, penso che questi Technics EAH-AZ100 suonino meglio. Meglio degli (eccellenti) WF-1000XM5 e meglio di ogni altro auricolare che io abbia mai testato in dieci anni di lavoro. Intendiamoci: la preferenza rispetto i WF-1000XM5 è questione di gusti, ma ci siamo capiti: la qualità audio è eccezionale

Il suono dei Technics EAH-AZ100 è piuttosto neutrale nell'equalizzazione di default, appena più caldo di un audio completamente flat, grazie a una leggera enfasi sui bassi.

I bassi sono incredibilmente netti e profondi, e ci ricordano quanto più che spingere sulla potenza delle basse frequenze, sia importante lavorare sulla definizione, sull'evitare le distorsioni che portano i bassi a coprire il resto. 

Anche su medi e alti c'è ben poco da criticare: su tutto lo spettro delle frequenze si può apprezzare un'altissima quantità di dettagli. Le voci sono calde e piene: nonostante l'intensità dei bassi, il cantato rimane ben presente sulla scena, con tutte le sfumature della voce ben udibili.

E anche gli alti non hanno nulla da invidiare: precisi, accesi e squillanti quando serve, ma senza sempre ben controllati.

Tra i centinaia di brani ascoltati e apprezzati con queste cuffiette, uno di quelli che mi ha più stupito come resa è stato Humming dei Portishead. È un pezzo difficile, con sonorità lugubri e spettrali, pieno di suoni complessi che si sovrappongono tra loro, con la voce mesta di Beth Gibbons che prova a farsi spazio sul costante rumore di vinile consumato.

È un pezzo che con moltissimi auricolari suona faticoso e impastato, ma gli AZ100 riescono a rendere giustizia a questa complessità in modo eccellente. Il groove della drum machine che scandisce il tempo è netto e in primo piano, ma allo stesso tempo si apprezzano benissimo i suoni sporchi e analogici del vinile che accompagnano l'ascolto, la voce è piena e ricca di sfumature e, soprattutto, la precisione con cui vengono riprodotte le alte frequenze del theremin è invidiabile, tanto per estensione quanto per definizione.

Sono cuffiette che ti fanno riscoprire la musica che ami, permettendoti di ascoltare dettagli che non avevi notato prima.

Oltre alla ricchezza di dettagli, queste cuffiette stupiscono anche per soundstage e imaging, ossia rispettivamente l'ampiezza del palcoscenico sonoro offerto e la precisione del posizionamento degli strumenti nel suddetto palcoscenico.

Prima ancora della resa nelle frequenze, ad un primo ascolto forse è proprio l'ampiezza del soundsgate che stupisce, nettamente più ampia rispetto a quello a cui siamo abituati dagli auricolari. Ascoltare pezzi che sfruttano bene la tridimensionalità del suono è una goduria: che si parli di Thriller di Michael Jackson, che ad oggi rimane uno spettacolare esempio di mixaggio, o brani registrati con audio binaurale come Bubbles di Yosi Horikawa, l'ampiezza del soundstage e il posizionamento dei suoni è veramente ai massimi livelli mai sentiti su un paio di auricolari.

A proposito di spazialità del suono, i Technics AZ100 supportano l'Audio Spaziale con Dolby Audio, nonché la modalità Dolby Head Tracking, che modifica la provenienza del suono in base al posizionamento della testa. Come sempre, l'audio spaziale è un mix di alti e bassi con la musica: può rendere molto bene su alcune tracce e peggiorarne altre, e dà il meglio di sé con film e serie TV che nascono con il supporto a Dolby Atmos.

Una buona parte del merito di questa eccellente resa sonora va al cosiddetto Magnetic Fluid Driver da 10 mm.

Quando si parla di driver e nuove tecnologie, non sempre è facile distinguere la fuffa di marketing dalla vera innovazione, ma in questo caso non ho dubbi: il driver a fluido magnetico è un vero salto in avanti. Non per nulla Technics utilizzava già questa tecnologia sui suoi in-ear monitor professionali da oltre mille euro.

La novità alla base di questo driver è proprio il fluido magnetico, ossia un liquido ferroso con le proprietà di una calamita, integrato nella bobina del driver. Questo fluido permette un controllo più preciso nei movimenti della bobina: questo riduce le distorsioni e contribuisce all'audio così pulito che si può ascoltare su questi auricolari. Per farvi un'idea più precisa, potete guardare il video di Technics qui sotto.

Dall'app è disponibile un equalizzatore a 8 bande, che può essere regolato manualmente o scegliendo uno dei diversi preset disponibili. 

Dulcis in fundo, oltre ai classici SBC e AAC, i Technics EAH-AZ100 supportano anche i codec LDAC e LC3.

Ottimo anche l'ANC, su cui Technics fa un bel salto in avanti (rispetto i precedenti AZ80). La cancellazione del rumore di questi auricolari riesce a eliminare in modo efficace i suoni bassi e regolari (metro e mezzi di trasporto, aspirapolvere ed elettrodomestici vari), ma si difende bene anche sulle frequenze medie della voce, su cui non è così comune ottenere buoni risultati.

Volendo fare un confronto, posizionerei l'ANC di Technics ancora un gradino sotto quello di Sony WF-1000XM5 e Bose QuietComfort Ultra, campioni assoluti di cancellazione del rumore, ma è difficile stabilire se la resa migliore di questi ultimi stia in un algoritmo più efficace o in un miglior isolamento passivo (i Sony hanno gommini in schiuma, i Bose degli inserti in gomma che isolano meglio).

L'intensità dell'ANC è configurabile dall'app (su una scala da 1 a 100), ma può essere anche impostata in modalità Adaptive, ossia lasciando che gli auricolari regolino automaticamente l'intensità dell'ANC a seconda dei rumori di fondo. In generale, ho preferito questa modalità adattiva, che mi è sembrata sempre piuttosto efficace.

Nascosta tra le impostazioni c'è anche una preregolazione dell'ANC: uno slider senza indicazioni precise, che potrebbe servire a ottimizzare l'ANC per il vostro orecchio. Non avendo notato particolari differenze tra le impostazioni, è una configurazione su cui non ho messo mano.

Non manca la modalità Suono ambientale, che permette di ascoltare i suoni intorno. Questa modalità è configurabile in due modalità: Trasparente, che riproduce i suoni in modo naturale e può essere regolata in intensità (da 1 a 100), e Attenzione, che dà maggior focus alle voci. In generale, per evitare fastidiosi fruscii di sottofondo, ho preferito mantenere la modalità Trasparente con un'intensità intorno al 40%.

Connessione

Il Bluetooth è in versione 5.3, supporta i codec SBC, AAC, LDAC e LC3. Praticamente tutto quel che di meglio si può chiedere, considerando che LDAC è uno dei migliori codec per qualità sonora e LC3 sarà il codec di riferimento del futuro.

I Technics EAH-AZ100 supportano il multipoint, ossia la possibilità di collegarsi simultaneamente a più dispositivi: a differenza della maggior parte dei modelli, che permettono di collegarsi "solo" a 2 device, queste cuffiette possono collegarsi contemporaneamente fino a 3 dispositivi.

Dall'app è possibile è possibile regolare se dare priorità alla qualità del suono o alla stabilità della connessione, e quanti dispositivi poter collegare contemporaneamente (con 3 device associati non è possibile usare LDAC).

L'applicazione di Technics ha un'interfaccia da rivedere e una pessima traduzione in italiano, ma le funzioni sono interessanti.

Oltre la possibilità di regolare l'intensità dell'ANC e della modalità Trasparenza, ci sono diverse configurazioni utili (tra cui un test guidato per la scelta dei migliori gommini) e diverse impostazioni "tecniche" che permettono di personalizzare il comportamento delle cuffie, ad esempio preferendo maggior qualità audio o latenza ridotta.

Controlli

Per quel che riguarda i controlli, ovviamente non mancano i sensori di prossimità che mandano automaticamente in pausa la riproduzione quando sfiliamo un auricolare e la fanno ripartire quando entrambe le cuffiette tornano a posto.

I controlli touch funzionano bene e sono completamente personalizzabili. Di default, i controlli si comportano così:

  • Tap: Play/Pausa (SX/DX)
  • Doppio tap: Volume - (SX) / Traccia successiva (DX)
  • Triplo tap: Volume + (SX) / Traccia precedente (DX)
  • Tap prolungato: Assistente vocale (SX) / ANC/Trasparenza (DX)

L'autonomia è eccellente: parliamo di fino a 10 ore con una singola ricarica con ANC attivo, che arrivano fino a 12 ore senza ANC (con codec SBC o AAC, l'autonomia con LDAC è leggermente inferiore). Con le ricariche fornite dal case si arriva fino a 28 ore con ANC e 32 ore senza.

Non mancano la ricarica rapida, che fornisce fino a 4 ore di riproduzione con 15 minuti di carica, e anche la ricarica wireless.

I microfoni sono un mix di gioia e dolori, grazie alla funzione Voice Focus AI.

Cosa fa lo si intuisce dal nome: parliamo di una funzione che usa l'AI per isolare la voce, eliminando i rumori di fondo. In generale funziona piuttosto bene, ma a volte "fin troppo" bene: quando si attiva la funzione i rumori esterni scompaiono, ma a volte anche la voce diventa difficile da percepire, perché l'algoritmo taglia fuori troppe frequenze.

È una funzione estremamente promettente, ma che andrebbe tarata un po' meglio. Potete farvi un'idea di come funziona dalla registrazione di seguito.

Il prezzo di listino dei Sony WF-1000XM5 è di ben 299€, da top di gamma assoluto.

Lo ribadisco: sono auricolari eccezionali sotto tanti punti di vista (audio in primis) e, se non avete alcun problema di spesa, difficilmente potrete rimanere delusi. Come sempre, la qualità si paga.

In un mercato sempre più affollato di auricolari true wireless, dove si trovano ottimi auricolari Bluetooth anche a un quarto del prezzo, li consiglio soprattutto ai veri audiofili, appassionati di musica che possano apprezzare davvero la differenza di qualità sonora che questi auricolari portano con sé.

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