Oklahoma abbandona la corsa alle riserve in Bitcoin: Senato boccia la proposta di legge

Cosa prevedeva il disegno di legge HB3594?

Apr 16, 2025 - 18:20
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Oklahoma abbandona la corsa alle riserve in Bitcoin: Senato boccia la proposta di legge

L’Oklahoma non entrerà, almeno per ora, nel gruppo degli Stati americani pronti ad accogliere il Bitcoin tra le proprie riserve strategiche

Il Senato statale ha infatti respinto con decisione il disegno di legge HB3594, che avrebbe autorizzato l’adozione della celebre criptovaluta all’interno del paniere patrimoniale statale. 

La misura, che aveva già ottenuto l’approvazione della Camera dei Rappresentanti dell’Oklahoma, non è riuscita a superare l’ultimo scoglio legislativo.

Con questa mossa, Oklahoma esce ufficialmente dalla “bitcoin reserve race”, la competizione tra diversi Stati americani nel voler diversificare le proprie riserve finanziarie con asset digitali.

Uno Stato, l’Oklahoma, fuori dal gioco delle riserve in Bitcoin

Il disegno di legge, proposto dal deputato Kevin West, mirava a introdurre il Bitcoin come una risorsa finanziaria legittima nella contabilità statale. 

La proposta si inseriva in una più ampia strategia di rafforzamento dell’indipendenza economica dello Stato, promuovendo l’utilizzo di asset digitali decentralizzati come copertura contro l’inflazione e la svalutazione monetaria.

Il testo prevedeva che l’Oklahoma potesse detenere Bitcoin come parte delle proprie riserve e utilizzarlo per diversificare gli investimenti pubblici in un’ottica di lungo termine.

Tuttavia, a dispetto dell’approvazione iniziale ottenuta alla Camera, il Senato ha scelto una via più prudente, impedendo che la proposta venisse convertita in legge.

Il rigetto del disegno di legge da parte del Senato è stato attribuito a diverse motivazioni, tutte legate a una generale cautela nei confronti del Bitcoin e delle criptovalute in generale. 

Le preoccupazioni più comuni riguardano la volatilità dei prezzi delle criptovalute, i potenziali rischi normativi collegati e l’incertezza di una governance ancora immatura nel sistema delle valute digitali.

L’idea di utilizzare un asset così instabile come riserva finanziaria è apparsa troppo azzardata per molti senatori dello Stato, che hanno preferito non esporsi a una nuova frontiera economica senza prima osservarne gli sviluppi a livello nazionale e internazionale. 

In altre parole, l’Oklahoma ha deciso di aspettare, lasciando ad altri Stati il compito di fare da apripista. Mentre l’Oklahoma fa marcia indietro, altri Stati stanno andando in direzione opposta.

Ad esempio il Texas e il Missouri stanno esplorando attivamente la possibilità di includere Bitcoin tra gli asset governativi, considerandolo un potenziale strumento per rafforzare la stabilità economica delle amministrazioni locali.

Si sta delineando così una divisione tra gli Stati americani: da una parte quelli che si mostrano aperti all’innovazione finanziaria e tecnologica; dall’altra quelli che pongono l’accento sulla prudenza e sulla protezione da rischi economici imprevedibili.

La visione del legislatore pro-Bitcoin

Nel corso degli ultimi anni, il Bitcoin si è trasformato da fenomeno di nicchia a strumento finanziario legittimato. Tutto ciò non solo da investitori privati ma anche da istituzioni pubbliche. 

Tuttavia, l’incertezza normativa a livello federale frena l’adozione diffusa. Dunque, molti governi locali restano in attesa di un orientamento chiaro da parte di Washington e delle autorità monetarie centrali.

Nonostante la sconfitta legislativa, il promotore della legge, Kevin West, ha ribadito il proprio entusiasmo per le criptovalute. Inoltre, ha promesso di portare avanti nuove iniziative in ambito blockchain

Secondo West, l’introduzione del Bitcoin nelle riserve statali sarebbe stata un’opportunità per modernizzare l’infrastruttura finanziaria dell’Oklahoma e per segnalare al settore tecnologico la volontà dello Stato di essere all’avanguardia.

West non ha escluso la possibilità di riproporre un testo simile in una futura sessione legislativa, qualora il contesto nazionale evolvesse in modo favorevole.

La decisione del Senato dell’Oklahoma rappresenta un passo indietro, ma non pone di certo fine al dibattito sull’utilizzo del Bitcoin come riserva strategica. 

Al contrario, la crescente attenzione su questo tema suggerisce che le criptovalute continueranno a occupare un ruolo centrale nel discorso politico ed economico americano dei prossimi anni.

L’interesse per il Bitcoin come riserva deriva dalla sua natura deflazionistica, dalla scarsità programmata e dalla crescente accettazione come forma di riserva di valore. 

In particolare in un periodo in cui molti Paesi stanno facendo i conti con politiche monetarie espansive e crescita del debito pubblico.

Prospettive future per l’Oklahoma

Sebbene la proposta sia stata respinta, l’impegno del legislatore e il crescente interesse dell’elettorato per il tema indicano che l’Oklahoma potrebbe riprendere in considerazione il Bitcoin in ambito istituzionale

La possibilità che lo Stato decida di tornare sul tema in futuro appare concreta, sebbene subordinata al cambiamento delle condizioni normative e politiche.

Per ora, il messaggio è chiaro: l’Oklahoma non vuole bruciare le tappe nel mondo delle criptovalute. Ma nemmeno le ignora del tutto.

L’Oklahoma si ferma, ma la corsa delle criptovalute all’interno delle istituzioni americane non si arresta.

Il rigetto del disegno di legge HB3594 segna solo una pausa in un processo più ampio, nel quale Stati e governi locali si interrogano su come rapportarsi a una tecnologia destinata a rivoluzionare la finanza globale

Il futuro del Bitcoin nelle riserve statali rimane incerto. Tuttavia, quello che è già chiaro è l’esistenza di una nuova consapevolezza: quella che vede nel Bitcoin un protagonista del dibattito politico-economico del XXI secolo.