Comunicazione omnicanale 2025: l’evoluzione dalla presenza alla rilevanza

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Mag 8, 2025 - 10:45
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Comunicazione omnicanale 2025: l’evoluzione dalla presenza alla rilevanza

Nel 2025, la semplice presenza su più canali non basta più. La posta in gioco è la rilevanza, ovvero la capacità di intercettare il pubblico nel momento giusto e nel contesto corretto. L’obiettivo non è presidiare tutti i touchpoint, ma orchestrare ogni canale affinché contribuisca a una narrazione coerente e fluida. Ciò è possibile con la comunicazione omnicanale.

Ne risulta un’esperienza pubblicitaria ben calibrata, coinvolgente e mai invasiva, capace di adattarsi dinamicamente a ogni fase della giornata del consumatore.

Un dialogo che segue il ritmo della giornata

Ogni momento della giornata offre occasioni differenti di contatto. Conoscerli e sfruttarli è cruciale per costruire un rapporto autentico con il pubblico.

Mattina: l’era dell’audio immersivo

Nelle prime ore del giorno, l’audio – podcast, playlist, radio digitale – assume un ruolo fondamentale. Non è più un semplice sottofondo, ma parte integrante della routine. Secondo The Trade Desk, le campagne che includono audio aumentano l’attenzione di 3,4 volte e la brand affinity di 1,9 volte rispetto alla radio tradizionale.

Spostamenti: DOOH come estensione visiva dinamica

Durante gli spostamenti, il protagonista diventa il Digital Out-of-Home (DOOH). I display digitali, inseriti in contesti urbani strategici, sostituiscono la cartellonistica tradizionale con messaggi sempre aggiornati e pertinenti. La comunicazione in questo contesto dev’essere rapida, integrata e d’impatto.

Pausa pranzo e ore lavorative: display e video al centro

Durante il giorno, l’attenzione si sposta su app e siti web, consultati spesso durante una pausa. Qui, i formati display e video online diventano cruciali per rafforzare il legame emotivo con il brand. Il segreto sta nel mantenere coerenza narrativa.

Sera: la potenza della Connected TV

La sera, la Connected TV (CTV) combina i vantaggi della TV tradizionale con la personalizzazione del digitale. Il 76% degli utenti accetta la pubblicità in cambio di contenuti gratuiti, e il 73% afferma di prestare reale attenzione agli annunci in streaming (The Trade Desk). Un’opportunità chiave per una comunicazione pertinente e non invasiva.

Conoscere il pubblico, adattarsi al contesto

Ogni consumatore è diverso. Le abitudini in ufficio differiscono da quelle a casa, influenzando l’efficacia dei canali utilizzati. Serve una strategia personalizzata, capace di rispondere a ogni comportamento e contesto specifico.

Il cuore di questa strategia è l’uso intelligente dei dati. Sapere in tempo reale dove si trova l’utente e cosa consuma consente ai brand di ottimizzare canali e messaggi. La comunicazione non è più statica, ma reattiva, misurabile e adattiva.

L’omnicanalità davvero coordinata funziona

Le campagne che integrano più canali – CTV, audio, DOOH, display e video – ottengono risultati nettamente migliori. Secondo The Trade Desk:

  • sono 1,5 volte più persuasive
  • aumentano la connessione emotiva del 90%
  • migliorano l’attenzione del 40%
  • risultano 2,2 volte meno affaticanti per il pubblico

L’orchestrazione è la vera forza della strategia omnicanale

Il valore dell’omnicanalità non sta solo nella presenza ubiqua, ma nella capacità di progettare esperienze coordinate. In un ecosistema in cui l’attenzione è limitata e frammentata, i brand devono orchestrare i canali con consapevolezza e precisione, per emergere in un panorama mediatico affollato e sempre più esigente.

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