Contenuti pornografici online, AGCOM approva le modalità per verifica dell'età

AGCOM approva il regolamento per la verifica dell’età nei siti con contenuti pornografici accessibili dall’Italia

Mag 13, 2025 - 10:34
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Contenuti pornografici online, AGCOM approva le modalità per verifica dell'età

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato la delibera n. 96/25/CONS, approvata l'8 aprile 2025, che disciplina le modalità tecniche e procedurali per l'accertamento della maggiore età degli utenti in relazione ai contenuti pornografici online. Il provvedimento rappresenta la prima regolamentazione nazionale strutturata in materia.

DESTINATARI DEGLI OBBLIGHI E ALLEGATI TECNICI

I destinatari dell'obbligo sono i gestori di siti web e le piattaforme di condivisione video che diffondono immagini e video a carattere pornografico accessibili dall'Italia, a prescindere dallo Stato in cui sono stabiliti. L'Autorità compilerà una lista ufficiale di soggetti obbligati, aggiornata periodicamente e trasmessa alla Commissione europea. Le modalità tecniche e procedurali a cui tali soggetti dovranno attenersi sono dettagliate nell'Allegato A alla delibera, che ne costituisce parte integrante e vincolante, e stabilisce i requisiti operativi da attuare per garantire la conformità. A supporto della definizione finale del testo, l’Autorità ha inoltre tenuto conto dei contributi ricevuti durante la consultazione pubblica, i cui esiti sono stati raccolti e sistematizzati nell’Allegato C, anch’esso parte integrante della delibera.

Il provvedimento si fonda anche su una ricognizione normativa e regolamentare dettagliata, contenuta nell'Allegato B, che costituisce parte integrante della delibera e fornisce il quadro giuridico e tecnico di riferimento entro cui l'Autorità ha sviluppato i requisiti, le modalità operative e le esclusioni previste. Tale allegato approfondisce l'interazione tra il regolamento nazionale e i principali strumenti giuridici europei, dal GDPR al Digital Services Act, includendo anche i limiti applicativi dei sistemi pubblici come lo SPID.

Sono previste tre categorie di strumenti: autodichiarazione, stima dell'età e verifica dell'età. La prima — basata sulla semplice selezione di un'opzione o l'inserimento di una data — è considerata inadeguata e non ammessa. La seconda si basa su tecnologie di intelligenza artificiale o analisi comportamentale e può essere utilizzata solo in presenza di solidi indicatori di performance, come l'errore medio assoluto, la deviazione standard e il tasso di falsi positivi. La terza, la più affidabile, si fonda su fonti di identificazione verificate, documenti digitali, codici o sistemi certificati, e comporta l'emissione di una prova dell'età — un oggetto fisico o digitale che attesti la maggiore età dell'utente senza rivelarne identità o altri dati personali.

DOPPIO ANONIMATO ED ESCLUSIONE DI SPID

Elemento centrale del provvedimento è il principio del doppio anonimato. Il sistema di verifica deve garantire che il soggetto che rilascia la prova dell'età non conosca il sito che l'utente intende visitare e, allo stesso tempo, che il sito o la piattaforma non sia in grado di identificare l'utente. Ciò comporta la totale separazione tra chi verifica l'età e chi eroga il contenuto. È vietata qualsiasi forma di profilazione, conservazione di dati personali, raccolta di documenti o immagini, utilizzo di tecniche biometriche per finalità identificative o analisi della cronologia di navigazione. I gestori di siti e piattaforme non potranno effettuare direttamente la verifica dell'età, ma dovranno affidarsi a fornitori indipendenti, certificati o sottoposti a vigilanza pubblica, responsabili dell'emissione della prova dell'età e privi di qualsiasi legame giuridico o tecnico con il soggetto che diffonde i contenuti pornografici.


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