Corea del Sud: il Partito Democratico lancia il Comitato per le crypto

Un comitato con una missione chiara: chiarezza normativa e sviluppo del settore

Mag 13, 2025 - 17:56
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Corea del Sud: il Partito Democratico lancia il Comitato per le crypto

Il Partito Democratico della Corea del Sud, la principale forza politica del Paese, ha ufficialmente istituito un nuovo organismo dedicato allo sviluppo e alla regolamentazione del settore delle crypto. 

Il Comitato per gli Asset Digitali ha tenuto la sua prima riunione il 13 maggio presso la Sala dei Membri dell’Assemblea Nazionale a Seoul, segnando un passo significativo verso una governance più strutturata degli asset digitali nel Paese.

Questa mossa si inserisce in un contesto di crescente attenzione globale verso le valute digitali. In particolare le stablecoin, e riflette la volontà della Corea del Sud di posizionarsi come attore di rilievo nel panorama delle criptovalute.

Una nuova iniziativa per regolamentare e promuovere il settore crypto in Corea del Sud 

Durante la riunione inaugurale, i membri del comitato hanno sottolineato l’urgenza di affrontare l’incertezza normativa che ancora circonda il settore. 

Tra le priorità emerse, spiccano la necessità di regolamentare le stablecoin – in particolare quelle ancorate al dollaro statunitense – e di definire un quadro normativo che favorisca sia la sicurezza degli investitori sia l’innovazione tecnologica.

Il comitato si propone di collaborare attivamente con le autorità di regolamentazione per risolvere le criticità esistenti e creare un ambiente favorevole alla crescita del settore.

L’obiettivo è duplice: da un lato, proteggere i consumatori; dall’altro, incentivare lo sviluppo di un ecosistema competitivo e trasparente.

Un elemento distintivo del nuovo comitato è la sua composizione mista, che include sia figure politiche di rilievo sia rappresentanti del settore privato. 

Tra i membri figurano Min Byeong-deok, presidente dell’Assemblea Nazionale e ora anche presidente del comitato, Yoon Yeo-joon, presidente del comitato elettorale generale permanente. Infine, Maeng Seong-gyu, presidente del comitato per il muksanismo. 

A questi si aggiungono Kim Byeong-gi, membro dell’Assemblea Nazionale, e l’ex presidente dell’Assemblea Kim Jeong-woo.

Secondo quanto riportato da ChosunBiz, il comitato includerà anche dirigenti dei principali exchange di criptovalute sudcoreani, tra cui Upbit, Bithumb, Coinbit e Gopax

Questo approccio integrato mira a garantire che le politiche sviluppate siano realistiche, efficaci e in linea con le esigenze del mercato.

Uno dei temi più dibattuti durante la prima riunione è stato il sistema attualmente in vigore in Corea del Sud, noto come “una borsa, una banca”

Questa normativa impone agli exchange di criptovalute di collaborare con un solo istituto bancario, limitando di fatto la concorrenza e la flessibilità operativa.

Il presidente Min Byeong-deok ha espresso forti perplessità su questa regola, definendola carente e inadeguata rispetto alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione. 

Ha inoltre annunciato che il comitato sta lavorando con le autorità di regolamentazione per trovare una soluzione che consenta una maggiore apertura e competitività nel settore.

Il nodo della regolamentazione delle stablecoin

Un altro punto cruciale affrontato dal comitato riguarda la regolamentazione delle stablecoin, strumenti finanziari digitali sempre più diffusi e al centro del dibattito internazionale. 

In particolare, è emersa la necessità di chiarire quale ente debba avere la supervisione di queste valute: la Bank of Korea o la Financial Services Commission (FSC).

Min ha sottolineato che esistono divergenze su questo tema e che sarà fondamentale stabilire se le stablecoin debbano essere soggette a un sistema di licenze o semplicemente a un regime di segnalazione

La questione è particolarmente delicata, considerando l’impatto che queste valute possono avere sulla politica monetaria, sulla stabilità finanziaria e sul sistema dei pagamenti.

Le perplessità espresse dal comitato trovano eco anche all’interno della Bank of Korea. In una conferenza tenutasi il 12 maggio, Koh Kyung-chul, dirigente della banca centrale, ha manifestato preoccupazioni circa l’emissione di stablecoin ancorate al won sudcoreano.

Secondo Koh, l’introduzione di queste valute potrebbe compromettere l’efficacia delle politiche della banca centrale, in particolare in ambito monetario e nella gestione della stabilità finanziaria. 

Per questo motivo, ha auspicato un intervento diretto della banca centrale nella fase di approvazione delle stablecoin. Ciò al fine di minimizzare gli effetti negativi sul sistema economico nazionale.

Un ecosistema in evoluzione: il ruolo delle istituzioni

Il nuovo comitato si affianca ad altre iniziative già avviate in Corea del Sud, come il Virtual Asset Committee, istituito alla fine del 2024 dalla Financial Services Commission, e una task force pubblico-privata sulle criptovalute creata nel 2022. 

Questi organismi riflettono un crescente impegno istituzionale nel regolamentare un settore in continua trasformazione.

La creazione del Comitato per gli Asset Digitali rappresenta quindi un ulteriore passo verso la costruzione di un ecosistema normativo solido. Capace dunque di accompagnare l’innovazione senza sacrificare la sicurezza e la stabilità del sistema finanziario.

Con l’istituzione del Comitato per gli Asset Digitali, la Corea del Sud conferma la sua volontà di assumere un ruolo guida nel panorama globale delle criptovalute. 

In un momento in cui le stablecoin e gli asset digitali stanno ridefinendo le dinamiche economiche internazionali, il Paese asiatico si prepara a rispondere con strumenti normativi adeguati e una governance inclusiva.

Il coinvolgimento diretto di politici, regolatori e operatori del settore dimostra un approccio pragmatico e orientato al futuro. Il quale potrebbe diventare un modello di riferimento per altri Paesi alle prese con le sfide della finanza digitale.