Doctor Who Lucky Day Recensione: segreti e bugie
Doctor Who Lucky Day, “Giorno Fortunato” nella localizzazione in italiano, è l’atteso quarto episodio della seconda stagione della nuova serie Doctor Who Modern, solo Doctor Who ufficialmente, e soprattutto “nuova nuova” come ci ricorda il nostro ormai ossessivo tormentone. Un episodio interessante, ben scritto e dedicato al tema, sempreverde, del complottismo, che si inserisce nel […] L'articolo Doctor Who Lucky Day Recensione: segreti e bugie proviene da Vgmag.it.


Doctor Who Lucky Day, “Giorno Fortunato” nella localizzazione in italiano, è l’atteso quarto episodio della seconda stagione della nuova serie Doctor Who Modern, solo Doctor Who ufficialmente, e soprattutto “nuova nuova” come ci ricorda il nostro ormai ossessivo tormentone. Un episodio interessante, ben scritto e dedicato al tema, sempreverde, del complottismo, che si inserisce nel filone degli episodi Doctor-Less, e che vede il grande ritorno di Ruby Sunday e soprattutto, per i fan della prima ora, della leggendaria organizzazione UNIT, anticipando peraltro un imminente spin-off della serie. Lucky Day comunica con un linguaggio visuale contemporaneo che strizza l’occhio alla Gen Z. Tutti a bordo del TARDIS, si torna nel 2007 (anche se per poco).
Doctor Who Lucky Day, il ritorno inaspettato di Ruby Sunday!
Un episodio davvero atipico questo Doctor Who Lucky Day, che vede una presenza ridottissima del cast principale, inteso proprio come Doctor e Belinda, utilizzati solo nell’introduzione al plot principale, che invece ripropone a sorpresa la prima companion del nuovo corso (ok nuovo nuovo, ma non ridete!), e, soprattutto il ritorno della UNIT. Il Dottore si trova infatti coinvolto in una situazione piuttosto complicata e avventurosa, come suo solito, ed atterra, nel tentativo infruttuoso di tornare al presente, ancora bloccato per motivi misteriosi, nel vicino 2007. Qui i due incontrano uno strano bambino, a cui Doctor regala una monetina porta fortuna, che però scatenerà conseguenze inaspettate. La trama ruota quindi attorno a questo evento che sembra legato alla fortuna, ma in realtà nasconde dei pericoli per il mondo intero, ed in particolare per la sicurezza di Londra. A quel punto il focus si sposta proprio sul bambino, ormai cresciuto, che viene in contatto con Ruby Sunday, che ha appena lasciato il suo ruolo da companion, e pare soffrire di una sorta di “stress post traumatico” per gli eventi vissuti.
Il fatto che il bambino, che scopriremo chiamarsi Conrad, gestisca un podcast legato al Dottore pare una combinazione davvero fortunata, e Ruby, frequentandolo, inizia persino a provare dei sentimenti per lui. L’episodio è quindi molto articolato, poiché combina elementi di suspense, romanticismo, azione, presenza di creature non proprio umane ed un pizzico di umorismo inglese, tipici dello stile di Doctor Who. La puntata sarà sicuramente divisiva, perché, grazie ai suoi elementi atipici, da un lato desta interesse per una sorta di “dietro il sipario” delle avventure principali, ma allo stesso tempo può indispettire i fan più accaniti che vorrebbero (giustamente) il Dottore sempre in primo piano. Sembra quasi di assistere al prequel di una serie spin-off e, come diremo in seguito, è davvero così, come ha svelato Russell T Davies in persona ai microfoni della stampa britannica. L’ex companion del Dottore si trova quindi coinvolta in una situazione inaspettata e l’episodio esplora temi come la fortuna, il destino e le conseguenze delle scelte.
Doctor-Less & Doctor-Low, gli episodi più sperimentali ma anche controversi
In genere, la parte più interessante degli episodi in cui si vede la vita dei companion nella fase “post-Doc” è proprio veder come si sia evoluta la loro vita, che rapporti abbiano mantenuto con il Dottore stesso e le realtà che gravitano attorno ad esso, come appunto la UNIT, protagonista di questa puntata. In particolare Doctor Who The Lucky Day esplora un tema inedito, la vita sentimentale della giovane Ruby Sunday, che è ancora scossa dagli eventi accaduti in compagnia del folle alieno di Gallifrey, e che sta attraversando la fase in cui cerca di ricostruire la sua vita normale. Come sappiamo, non è mai facile ritornare alla quotidianità dopo aver incontrato Doctor, e spesso, nel passato, abbiamo visto come resti una sorta di ossessione affettuosa in quelli che vengono in contatto con lui. Certo, se poi l’ossessione si tramuta in qualcosa di negativo, facendo prevalere il lato oscuro, è possibile che nascano dei problemi, con conseguenze spesso nefaste. Ecco quindi che le due facce della medaglia si incontrano.
Ci troviamo davanti ad uno dei cosiddetti Episodi “Doctor-Less” o “Doctor Low”, nel caso più specifico, in cui il Dottore o lo stesso companion di turno compaiono poco o per nulla, concentrando la storia su altri personaggi. Questo spesso avviene per motivi pratici, come il dover finire di girare le puntate entro una precisa scadenza, tenendo quindi in piedi due set separati e contemporanei, oppure anche per approfondire alcuni intrecci narrativi poco esplorati o rimasti aperti su personaggi minori, villain o companion stessi. Altre volte, invece, si compie questa particolare scelta narrativa con l’idea di introdurre qualcosa di nuovo nella saga, pensiamo ad esempio allo spin-off The Sarah Jane Adventures, che vedevano il ritorno di una companion storica della serie classica, inserita però nei tempi moderni della nuova serie, oggi chiamata Doctor Who Revival. Purtroppo questo spin-off, a differenza dell’acclamato (e meraviglioso narrativamente) Torchwood, ha avuto un riscontro meno forte da parte del pubblico internazionale, ed in Italia, ad esempio, è arrivata solamente la prima di quattro stagioni totali. Comunque è andata meglio che alla sfortunata Class, che, pur con Peter Capaldi nel pilot, non è mai stata doppiata e si è fermata ad una sola stagione.
Per chi ama particolarmente la UNIT… The War Between the Land and the Sea!
Il quarto episodio Doctor Who Lucky Day è particolarmente importante per i fan storici (e nuovi) che amano le avventure con protagonista la UNIT, l’organizzazione governativa che supporta il Doctor fin dagli anni sessanta. Uno degli autori di questo episodio, infatti, è legato al debutto di una iniziativa molto interessante che dovrebbe arrivare sugli schermi televisivi nel corso di quest’anno. Pete McTighe è infatti anche coautore insieme a Russell T Davies di uno spin-off attualmente in lavorazione che si basa proprio sulla UNIT e che BBC ha annunciato per quest’anno, una miniserie di cinque episodi dal titolo The War Between the Land and the Sea, che si lega al ciclo narrativo del Sea Devil, e che rivede all’opera attori come Jemma Redgrave, protagonista anche di questo episodio. Noi, francamente, non vediamo l’ora di poterlo seguire, si spera con doppiaggio ufficiale.
Lo sceneggiatore Pete McTighe non è nuovo alla scrittura per la serie Doctor Who, e questo è il suo terzo episodio, lo ricordiamo infatti durante la gestione di Chris Chibnall per le brillanti trame degli episodi “Kerblam!” e “Praxeus”, con protagonista la “Dottoressa”, oltre ad aver collaborato ai testi delle edizioni in DVD e Blu-Ray della serie originale, Doctor Who Classic. McThighe ha anche collaborato con la miniserie Tale of The TARDIS, da noi inedita. ed ha realizzato diversi corti dedicati alla saga. L’autore ha messo la sua firma su altre opere britanniche come The Pact (2021), The Rising (2022), e si è distinto anche nella TV australiana, firmando molti episodi di Neighbours (2008), Wentwort (2013) e Glitch (2017). Lo stile di McThighe si sente forte in questo episodio, quindi, che gioca tutto sulla possibile dualità di un personaggio, che da buono può diventare malvagio. Torna anche il tema dei personaggi slegati fisicamente dal Dottore, che però vivono le loro vite influenzati da esso, in maniera positiva o negativa, creando gruppi di ascolto per fan del Dottore, blog online in cui si seguono i suoi eventi e le apparizioni di alieni e cose simili. E voi lettori come la pensate? Amate gli spin-off e le infinite possibilità narrative che essi offrono? O preferite episodi autoconclusivi in cui Doctor e collaboratori risolvono il mistero della settimana?
Doctor Who Lucky Day è un episodio che, forse, non è facilmente assimilabile alla prima visione, e necessita di ulteriori fruizioni per inserirlo bene nella macro-trama della saga. Ma indubbiamente offre un risultato finale notevole, seppur lontano dal canovaccio base delle avventure del Dottore. Nel ruolo di regista troviamo il britannico Peter Hoar, che vanta tra i suoi lavori anche il piccolo cult serial Altered Carbon (2002), la serie Daredevil (2015) per la Marvel, e The Last of Us (2023). La regia e la fotografia dell’episodio sono quindi di alta qualità, e parlano un linguaggio contemporaneo, fatto di podcast, persuasione via web, “inquadrature verticali” in stile Generazione Z sugli Smarthphone, per capirci. Una grossa preoccupazione è quella che le tante tecnologie avanzate umane o aliene, in mano ad un dittatore o ad un governo pilotato, potrebbero diventare molto pericolose! L’obiettivo mediatico è trasformare l’ashtag #laUNITmente in #iostoconlaUNIT, missione impossibile? Facilissimo manipolare le menti, se si conoscono i segreti della Grande Rete. Un tema davvero molto accattivante questo, forse il più interessante offerto dall’episodio stesso. Buona la trovata della presenza di un vero e proprio inaspettato gruppo di protesta, che trasmette tutto online, chiamato la think tank, mirato a screditare la UNIT, guidato proprio da chi mai avremmo sospettato. Notevole pure la presenza del classico “MOSTRO DELLA SETTIMANA”, ovvero lo Shreek, che viene utilizzato come Deus ex Machina per la risoluzione dell’episodio stesso. Una piccola curiosità, nell’episodio appaiono tre reali giornalisti della BBC nel ruolo di se stessi. Laa misteriosa Signora Flood ricompare anche stavolta in un ruolo assurdo, peraltro facendo vedere che tifa apertamente per i cattivi!
Un episodi atipico, che rientra nel filone Doctor-Less, e che serve ad introdurre un imminente spin-off dedicato all’organizzazione UNIT, intitolato The War Between the Land and the Sea. A molti farà piacere poter approfondire la vita “post-Doc” di Ruby Sunday, rivedendola sullo schermo. Una trama forse meno brillante del solito, così concentrata sul complottismo, ma senza dubbio interessante dal punto di vista psicologico, che ci ricorda come l’ossessione per il Dottore da parte degli umani può davvero avere due facce contrastanti, come una medaglia. Doctor Who Lucky Day riesce a mescolare intrattenimento e riflessione in modo efficace. I fan di Ruby saranno contento di rivederla in azione, quelli storici della UNIT apprezzeranno invece la presenza dell’istituzione nella storia, ma, lo ribadiamo, sotto questa sorta di “episodio zero” dello spin-off c’è molto di più. Appuntamento quindi alla prossima puntata, che, come ci ricorda la stessa BBC, farà la felicità degli aracnofobici, intitolata “The Story & the Engine”, in arrivo su BBC One e Disney+ dal 12 Maggio 2025.
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