Papa Leone XIV rivela che dietro la scelta di questo nome cè anche lAI
Indirettamente, centrano proprio ChatGPT e co.
Nel discorso ai cardinali di sabato mattina, il neoeletto papa Prevost ha reso nota una delle principali ragioni della scelta del nome Leone. Si tratta – ha spiegato – di un omaggio alla figura di Leone XIII, il papa della Rerum novarum, l’enciclica che ha plasmato la dottrina sociale della Chiesa per come la conosciamo oggi. Un documento necessario, in un periodo di grande progresso tecnico come quello tra la fine dell’800 e l’inizio del 900, per certi aspetti analogo a quello che stiamo attraversando. Periodo caratterizzato dall’incedere di uno strumento dalle enormi potenzialità, ma che indirettamente fa emergere anche qualche dilemma etico. Stiamo parlando, l’avrete capito, dell’intelligenza artificiale.
Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV. Diverse sono le ragioni, però principalmente perché il Papa Leone XIII, con la storica Enciclica Rerum novarum, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro.
In sintesi, il nuovo Papa ritiene che l’AI ponga sfide simili a quelle date dalla rivoluzione industriale, con cui Leone XIII si trovò a fare i conti più di 130 anni fa.
Di seguito l’estratto video dell’intervento: