KuCoin e il futuro incerto del suo accordo con la CFTC: lo scenario sotto la presidenza Trump
KuCoin si trova in una situazione di stallo legale, a causa di un cambiamento nella politica della CFTC sotto l’amministrazione Trump.


La piattaforma di scambio di criptovalute KuCoin si trova in una situazione di stallo legale negli Stati Uniti, a causa di un cambiamento di priorità nella politica della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) sotto l’attuale amministrazione Trump. Un accordo già negoziato tra KuCoin e la CFTC rischia infatti di subire un ritardo significativo, mentre l’ente regolatore rivede il proprio approccio nei confronti delle aziende del settore crypto.
Secondo quanto riportato da Law360, l’avvocato della CFTC John Murphy ha inviato una lettera alla giudice distrettuale Valerie Caproni il 21 aprile, chiedendo più tempo per ottenere l’approvazione di un accordo che era stato negoziato durante l’amministrazione Biden. Murphy ha sottolineato che, alla luce della nuova linea politica, è improbabile che l’autorizzazione venga concessa a breve termine.
Il cambio di rotta della CFTC con il caso KuCoin
La svolta è arrivata con le dichiarazioni della presidente ad interim della CFTC, Caroline Pham, che ha annunciato a febbraio l’intenzione dell’agenzia di ridurre le azioni di enforcement contro le aziende crypto. Questo cambio di rotta ha avuto un impatto diretto sui casi in corso, come quello che coinvolge KuCoin.
Pham ha inoltre evidenziato che terminare i casi già attivi sarà più complesso, poiché richiede una maggioranza all’interno della Commissione per poter procedere con l’archiviazione o l’approvazione di un accordo. Attualmente, la CFTC è composta da due membri per ciascun partito, il che rende impossibile raggiungere una maggioranza su decisioni delicate come quella in questione.
CFTC: le accuse contro KuCoin
Nel marzo 2024, la CFTC ha formalmente accusato KuCoin di molteplici violazioni del Commodity Exchange Act (CEA) e dei regolamenti interni dell’agenzia. Parallelamente, il Dipartimento di Giustizia ha presentato accuse contro la società e i suoi due fondatori, sostenendo che KuCoin avrebbe violato le leggi antiriciclaggio (Anti-Money Laundering).
Secondo il Dipartimento, la piattaforma avrebbe ricevuto oltre 5 miliardi di dollari e trasferito più di 4 miliardi di fondi sospetti o legati ad attività criminali. In risposta a queste accuse, KuCoin – operante sotto la società Mek Global Limited – ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia nel gennaio 2024, accettando di pagare 297 milioni di dollari e di uscire dal mercato statunitense per almeno due anni.
Un accordo mai finalizzato
Già a dicembre, la CFTC e KuCoin avevano informato la corte di aver raggiunto un accordo di principio per risolvere la controversia. Tuttavia, i dettagli dell’intesa non sono mai stati resi pubblici. A marzo, KuCoin ha chiesto alla giudice Caproni una sospensione di 14 giorni per proseguire le trattative, in linea con un ordine esecutivo del Presidente Trump che limita le azioni di enforcement contro l’industria degli asset digitali.
La richiesta è stata però respinta, con la giudice che ha insistito per ricevere aggiornamenti regolari sullo stato delle negoziazioni.
La questione della maggioranza
Uno dei principali ostacoli alla finalizzazione dell’accordo è la mancanza di una maggioranza all’interno della CFTC. Senza una maggioranza, l’agenzia non può né archiviare il caso né approvare formalmente l’accordo con KuCoin. Questo impasse potrebbe essere risolto solo con la conferma da parte del Senato della nomina di Brian Quintenz, scelto dal presidente Trump per guidare l’ente regolatore.
Nel frattempo, entrambe le parti coinvolte nel caso – la CFTC e KuCoin – hanno richiesto ulteriori 60 giorni o fino a quando la Commissione non fornirà una “direzione definitiva” sulla questione.
Nuove priorità per la CFTC
Mentre il caso KuCoin rimane sospeso, la CFTC ha avviato nuove iniziative per esplorare le implicazioni delle tecnologie emergenti. Il 21 aprile, la Division of Market Oversight dell’agenzia ha emesso una richiesta di commenti pubblici per raccogliere opinioni sui potenziali usi, benefici e rischi dei contratti perpetui nei mercati dei derivati.
Caroline Pham ha dichiarato che l’innovazione e la tecnologia stanno dando vita a una nuova era nei mercati finanziari, offrendo opportunità a un numero sempre maggiore di persone, ma portando con sé anche nuovi rischi.
Uno scenario in evoluzione
Il caso KuCoin rappresenta un esempio emblematico delle tensioni tra regolamentazione e innovazione nel settore delle criptovalute. Con l’amministrazione Trump che spinge per una riduzione delle azioni punitive contro le aziende crypto, molte delle cause avviate sotto la precedente amministrazione potrebbero subire rallentamenti o essere archiviate.
Tuttavia, la mancanza di una direzione chiara all’interno della CFTC e l’assenza di una maggioranza decisionale rischiano di lasciare in sospeso molte questioni cruciali. Per KuCoin, questo significa attendere ancora prima di sapere se l’accordo negoziato potrà essere approvato o se il caso proseguirà in tribunale.
Nel frattempo, l’industria delle criptovalute osserva con attenzione, consapevole che le decisioni prese oggi potrebbero plasmare il futuro della regolamentazione finanziaria negli Stati Uniti.