Samsung pronta a produrre Snapdragon 8 Elite 2 insieme a TSMC: cosa cambia per Qualcomm e il mercato chip

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Apr 30, 2025 - 07:58
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Samsung pronta a produrre Snapdragon 8 Elite 2 insieme a TSMC: cosa cambia per Qualcomm e il mercato chip

Una nuova alleanza strategica tra Samsung e Qualcomm

Samsung Foundry potrebbe tornare protagonista affiancando TSMC nella realizzazione del prossimo processore top di gamma di Qualcomm: Snapdragon 8 Elite 2.

Secondo fonti industriali, Qualcomm e Samsung avrebbero già raggiunto un accordo preliminare per la produzione congiunta del nuovo SoC, con l’obiettivo di rispondere in modo più efficiente alla domanda globale e diversificare i fornitori. La scelta di coinvolgere entrambe le fonderie potrebbe rivelarsi determinante per i futuri equilibri del settore semiconduttori.

Perché Qualcomm torna da Samsung dopo anni di distacco

La relazione tra Samsung e Qualcomm non è nuova, ma ha vissuto fasi alterne. Dopo diversi cicli produttivi in passato, Qualcomm aveva scelto di affidarsi principalmente a TSMC, soprattutto a causa di problemi di yield (resa produttiva) e stabilità nelle tecnologie avanzate di Samsung.

Ora, però, la situazione sembrerebbe cambiata. Samsung Foundry ha recentemente comunicato miglioramenti significativi nei propri nodi produttivi, in particolare con la tecnologia a 3nm e, ancora più promettente, con lo sviluppo del nodo a 2nm.

Proprio quest’ultima potrebbe essere la chiave per il ritorno di Qualcomm: il processo a 2nm Samsung, infatti, sembrerebbe offrire prestazioni energetiche paragonabili al 3nm di TSMC, pur restando in fase di ottimizzazione. Se confermato, rappresenterebbe una svolta tecnica che giustificherebbe una produzione condivisa.

Snapdragon 8 Elite 2: produzione duale, strategia vincente?

Secondo le indiscrezioni, la produzione dello Snapdragon 8 Elite 2 sarà suddivisa tra i due giganti della fonderia:

  • Samsung lo realizzerà con il nodo a 2nm, attualmente in fase di pre-produzione.
  • TSMC lo produrrà usando il collaudato processo a 3nm, con disponibilità prevista già entro la fine del 2025.

Questa strategia potrebbe avere due obiettivi:

  1. Diversificare la catena produttiva per ridurre i rischi legati alla capacità produttiva di un singolo partner.
  2. Segmentare l’offerta: è possibile che le versioni prodotte da Samsung siano destinate in esclusiva agli smartphone Galaxy S26, attesi nel 2026, mentre quelle di TSMC saranno distribuite più ampiamente ad altri brand.

I vantaggi per Samsung Foundry

Per Samsung, ottenere la commessa dello Snapdragon 8 Elite 2 rappresenterebbe un ritorno in grande stile sul mercato foundry. Dopo un 2024 difficile, con un calo della domanda e difficoltà nella produzione a 3nm, la possibile partnership con Qualcomm potrebbe:

  • Riabilitare l’immagine tecnica della divisione;
  • Incoraggiare altri clienti a scegliere Samsung come alternativa a TSMC;
  • Consolidare la roadmap a 2nm, cruciale per il posizionamento nei prossimi anni.

Il nodo a 2nm sarà il punto focale per il 2026, e Samsung ha dichiarato l’intenzione di implementarlo non solo su chip Snapdragon, ma anche nei propri SoC Exynos, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da fornitori esterni e controllare l’intera catena del valore.

TSMC resta un partner dominante

Nonostante l’ingresso di Samsung, TSMC manterrà comunque un ruolo centrale nella produzione dei chip Qualcomm. Il suo processo N3 (3nm) è già in fase avanzata, con produzioni ad alto volume e rendimento costante. Per questo, TSMC resterà probabilmente il fornitore principale per la prima ondata di Snapdragon 8 Elite 2.

Inoltre, Qualcomm potrebbe usare le versioni di TSMC per i modelli internazionali dei futuri flagship Android, mentre quelle Samsung potrebbero essere riservate a mercati specifici, o a versioni con personalizzazioni Galaxy.

Samsung, Exynos e la visione a lungo termine

Parallelamente alla collaborazione con Qualcomm, Samsung continua a spingere i propri chip Exynos, con l’obiettivo di reintegrarli gradualmente nei dispositivi Galaxy. L’azienda sudcoreana ambisce a una maggiore indipendenza strategica, riducendo il ricorso a fornitori esterni e consolidando una filiera verticale integrata.

Nel frattempo, collaborare con Qualcomm permette a Samsung di rafforzare la capacità produttiva e ottenere know-how prezioso per sviluppare la propria architettura Exynos di prossima generazione.

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