Veto della proposta Bitcoin in Arizona: il governatore respinge investimenti pubblici

La proposta SB1025 e il contesto normativo in Arizona

Mag 5, 2025 - 16:40
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Veto della proposta Bitcoin in Arizona: il governatore respinge investimenti pubblici

L’Arizona ha visto il governatore Katie Hobbs respingere una proposta legislativa che avrebbe autorizzato l’uso di fondi pubblici per investire in Bitcoin. 

Il Senate Bill 1025 (SB1025), noto come “Arizona Strategic Bitcoin Reserve Act”, avrebbe consentito agli enti statali di destinare fino al 10% dei fondi pubblici a criptovalute, con un focus specifico sul Bitcoin. 

Fin dalla sua introduzione, la proposta ha suscitato dibattiti intensi, ma l’intento di Hobbs è stato chiaro: i risparmi dei pensionati non sono terreno per sperimentazioni rischiose.

Nel comunicato ufficiale inviato al presidente del Senato Warren Petersen, Hobbs ha sottolineato che il sistema pensionistico dell’Arizona è tra i più solidi degli Stati Uniti, grazie a investimenti prudenziali e consapevoli

Secondo il governatore, aprire gli investimenti pubblici a asset “non testati” come il Bitcoin metterebbe a rischio risorse cruciali per i pensionati.

Il veto di Katie Hobbs blocca l’investimento pubblico in Bitcoin in Arizona

Il disegno di legge SB1025, approvato con un voto diviso in Parlamento (31-25-4), mirava a creare un quadro normativo per una “riserva strategica di Bitcoin” a livello statale, consentendo uno stanziamento fino al 10% in criptovalute tra i fondi pubblici. 

La legge prevedeva che la riserva potesse essere gestita in coordinamento con un ipotetico fondo federale di Bitcoin, tornando così nell’orbita della politica monetaria statale.

Parallelamente, i legislatori dell’Arizona hanno approvato un secondo disegno, il Senate Bill 1373 (SB1373), pensato come complemento alla SB1025. 

Questo secondo testo, chiamato “Digital Assets Strategic Reserve Fund”, mirava a regolamentare la gestione di asset digitali acquisiti tramite appropriazioni statali o sequestri, in particolare da procedimenti penali. 

A differenza della SB1025, tuttavia, SB1373 non autorizzava investimenti pubblici, ma stabiliva regole per la custodia degli asset e alcuni aggiornamenti delle procedure finanziarie statali.

Nonostante l’approvazione in Commissione e Camera, SB1373 resta in attesa della firma di Hobbs. La scelta del governatore su questo provvedimento potrebbe definire il futuro regolatorio della gestione digitale degli asset in Arizona.

Con il veto di SB1025, l’Arizona si aggiunge a una lista di cinque stati statunitensi che hanno rifiutato proposte simili per creare riserve pubbliche di Bitcoin. In totale, sono circa 19 gli stati che al momento stanno valutando o hanno introdotto legislazioni simili. 

Tuttavia, la strada appare tutt’altro che semplice: in stati come Montana, South Dakota, North Dakota, Pennsylvania e Wyoming molte di queste iniziative hanno subito battute d’arresto o si sono arenate in fase di votazione.

Questo fenomeno segnala una crescente cautela istituzionale nei confronti degli asset digitali come riserva di valore pubblica, soprattutto in considerazione della loro volatilità e della mancanza di precedenti consolidati nella gestione a lungo termine dei fondi pensionistici.

Le reazioni alla decisione di veto

La scelta di Hobbs ha scatenato reazioni contrastanti. Da un lato, gli scettici applaudono una posizione prudente e responsabile, volta a preservare i risparmi pubblici. 

Dall’altro, figure note nel mondo crypto come Anthony Pompliano, gestore di un fondo di investimenti, hanno criticato la mossa, definendola un esempio di “ignoranza politica” sull’argomento.

Pompliano ha sottolineato che la competenza negli investimenti è fondamentale, ma il veto suggerisce una sottovalutazione delle opportunità offerte dal settore delle criptovalute. 

Tuttavia, è importante sottolineare che la discussione politica abbraccia rischi e benefici, e il governatore ha preferito non esporre ulteriormente il sistema pensionistico a un mercato ancora altamente speculativo.

Nonostante il veto, l’Arizona continua a essere un terreno fertile per normative relative a criptovalute e asset digitali, specialmente con il disegno di legge SB1373, focalizzato sulle procedure di custodia piuttosto che sull’investimento diretto.

Inoltre, l’episodio riflette una tendenza nazionale: molte giurisdizioni statali stanno adottando approcci cauti. 

Sebbene oltre 20 stati abbiano mostrato interesse nel tema, la resistenza politica e i timori di volatilità frenano la concreta realizzazione di riserve pubbliche in Bitcoin o altre criptovalute.

Questa fase di stallo indica che sarà necessario sviluppare un quadro normativo più stabile e una maggiore comprensione del rischio da parte dei legislatori, affinché si possano immaginare investimenti pubblici più consapevoli nel futuro.

La strada verso un equilibrio tra innovazione e sicurezza finanziaria

Il veto del governatore Katie Hobbs alla proposta di investimento pubblico in Bitcoin in Arizona evidenzia il delicato equilibrio tra innovazione finanziaria e tutela dei risparmi pubblici.

Da un lato, la crescita delle criptovalute spinge le istituzioni a considerare nuovi modelli di investimento; dall’altro, l’esperienza e la prudenza impongono limiti, specialmente quando si tratta di denaro destinato ai pensionati.

Per gli stati interessati a regolamentare i digital assets, il caso Arizona suggerisce che la strada migliore potrebbe consistere inizialmente in politiche di controllo e gestione, come quella proposta da SB1373, prima di consentire investimenti diretti.

Sebbene il veto di SB1025 rappresenti un passo indietro, è evidente un interesse crescente nella gestione pubblica delle risorse in forme innovative quali il Bitcoin. 

Gli asset digitali non sono più una curiosità marginale: tuttavia, il loro impiego da parte di enti pubblici richiede normative chiare e approcci strategici.

Sul fronte legislativo, rimane da vedere se il governatore Hobbs firmerà SB1373, un segnale che potrebbe avviare un percorso più prudente ma efficace verso una presenza strutturata delle criptovalute nei bilanci statali.

Per ora, Arizona si pone come uno degli stati più cauti negli USA, ma il dibattito resta aperto. I legislatori e i cittadini dovranno continuare a monitorare le evoluzioni tecnologiche e finanziarie, per garantire che l’innovazione non comprometta la stabilità delle finanze pubbliche.

In sintesi, il voto di veto del governatore Hobbs sull’investimento pubblico in Bitcoin rappresenta una scelta responsabile ma divide gli esperti e il pubblico. 

Mentre l’Arizona avanza con regole su custodia e gestione degli asset digitali, rimane da definire il futuro di investimenti pubblici più audaci nelle criptovalute. 

Questo equilibrio sarà cruciale per trasformare l’interesse in risultati concreti, mantenendo la sicurezza dei fondi pubblici al centro delle decisioni.