Futures XRP su CME: via libera all’adozione istituzionale?
CME Group, colosso globale dei derivati, ha annunciato il lancio dei futures su XRP, previsto per il 19 maggio.


Il mercato delle criptovalute si arricchisce di un nuovo strumento regolamentato: CME Group, colosso globale dei derivati, ha annunciato il lancio dei futures su XRP, previsto per il 19 maggio, previa approvazione normativa.
Questa mossa espande ulteriormente l’offerta crypto di CME, affiancando XRP a Bitcoin, Ether e Solana, e risponde alla crescente domanda di prodotti sicuri da parte degli investitori istituzionali. L’arrivo dei futures XRP su una piattaforma così prestigiosa potrebbe segnare un passo importante per l’adozione su larga scala del token?
E mentre le grandi istituzioni trovano nuovi modi per interagire con asset consolidati, l’entusiasmo generale per il settore alimenta anche progetti innovativi come BTC Bull, che attirano l’interesse legandosi alle performance di asset leader come Bitcoin.
XRP entra nell’arena dei derivati regolamentati: dettagli e implicazioni del lancio CME
Il 19 maggio 2025 potrebbe segnare una data importante per XRP. Salvo revisioni normative, quel giorno vedrà il debutto dei tanto attesi futures su XRP sul Chicago Mercantile Exchange (CME) Group, uno dei mercati di derivati più grandi e rispettati al mondo.
L’annuncio conferma l’intenzione di CME di ampliare la sua suite di prodotti crypto, che già vanta contratti su Bitcoin, Ether e, più recentemente, Solana. Questa mossa non solo testimonia la crescente rilevanza di XRP agli occhi degli operatori tradizionali, ma apre anche nuove strade per la gestione del rischio e l’esposizione al token sia per gli investitori istituzionali che per quelli retail.
I nuovi contratti saranno disponibili in due taglie: una “micro” da 2.500 XRP e una di dimensioni maggiori da 50.000 XRP, entrambe regolate in contanti (cash-settled). Il prezzo di riferimento sarà il CME CF XRP-Dollar Reference Rate, calcolato giornalmente alle 16:00 ora di Londra.
Come sottolineato da Giovanni Vicioso, responsabile globale dei prodotti crypto di CME Group, l’innovazione nel settore spinge i partecipanti a cercare prodotti derivati regolamentati per gestire i rischi su una gamma più ampia di token. L’arrivo su CME fornisce proprio questo: un ambiente di trading strutturato, soggetto alle regole della borsa e garantito dalla clearing house del CME, affrontando così le preoccupazioni su accesso, volatilità e conformità normativa.
L’interesse non si limita alle grandi istituzioni. Anche Robinhood ha confermato che offrirà i futures XRP di CME ai propri clienti, ampliando significativamente l’accesso retail a questi strumenti, come confermato da JB Mackenzie di Robinhood, che vede questa mossa come un passo naturale per soddisfare l’interesse dei clienti verso gli asset digitali.
Questa espansione avviene in un contesto di forte crescita per i derivati crypto su CME: nel primo trimestre, i volumi giornalieri medi hanno raggiunto i 198.000 contratti (circa 11,3 miliardi di dollari nozionali, +141% anno su anno) e l’open interest medio ha toccato i 251.000 contratti (circa 21,8 miliardi, +83% anno su anno).
L’integrazione di XRP, un asset nato con un focus sull’utilità per i trasferimenti di valore globali tramite XRP Ledger, in questo fiorente mercato regolamentato, rappresenta un ulteriore passo verso la legittimazione e l’adozione mainstream delle criptovalute.
La crescente accettazione di asset come XRP nel mondo della finanza tradizionale contribuisce a un sentiment generale positivo, terreno fertile in cui prosperano anche progetti innovativi che, come BTC Bull, legano il proprio successo alle performance degli asset leader.
BTC Bull (BTCBULL): come scommettere sul prossimo rally crypto senza comprare direttamente Bitcoin

Tra i progetti che cercano di capitalizzare sull’ottimismo generale del mercato c’è BTC Bull (BTCBULL), un token ERC-20 la cui prevendita si sta avvicinando rapidamente ai 5 milioni di dollari.
La sua proposta è originale: anziché basarsi solo sull’hype, lega direttamente le sue ricompense ai successi di Bitcoin. I partecipanti alla prevendita, infatti, avranno diritto a ricevere airdrop sia in BTCBULL che in Bitcoin (BTC) ogni volta che il prezzo di quest’ultimo raggiungerà traguardi chiave.
A rafforzare questo modello c’è un meccanismo di “burn”: porzioni di token BTCBULL verranno eliminate dalla circolazione al raggiungimento di specifiche soglie di prezzo di BTC, aumentando la scarsità e il valore del token nel tempo.
Questo approccio innovativo, che unisce potenziale speculativo e ricompense tangibili, ha attirato l’attenzione anche di influencer noti nel settore crypto italiano, come SamuBit, che ne hanno discusso il potenziale in un recente video su YouTube.