Apple: la provocazione sul futuro di iPhone è una mano tesa a Google | Morgan Stanley

Per la banca d'affari, Apple sta cercando di aiutare Google per non perdere i miliardi che questa le passa

Mag 13, 2025 - 10:34
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Apple: la provocazione sul futuro di iPhone è una mano tesa a Google | Morgan Stanley

Per la prima volta in più di vent'anni, il numero di ricerche su Google tramite Safari è diminuito. Lo ha detto pochi giorni fa il responsabile della divisione servizi di Apple Eddy Cue, chiamato in tribunale nell’ambito del processo che vede Google imputata per la posizione dominante nel settore di ricerca online e advertising. E secondo gli analisti di Morgan Stanley, Cue aveva un obiettivo preciso: tendere una mano a Google così da aumentare le chance che l'accordo in essere resti in vigore.

Come a dire: nessuna posizione dominante, le ricerche su Google dai dispositivi di uno dei più grandi partner qual è Apple sono addirittura in calo da tempo. Della questione infatti fa parte anche l'accordo tra Apple e Google che Cue ha provato a "depotenziare" sul piano dei vantaggi che assicura a Google sul campo della ricerca, cioè la ragione per cui l'azienda di Mountain View è in tribunale. Insomma, in altri termini, secondo Morgan Stanley, l'obiettivo della dichiarazione era far passare il messaggio per cui l'accordo tra Apple e Google non aiuta quest'ultima a consolidare o ad avere un monopolio sulla ricerca.

E per recapitare il messaggio ai giudici senza sollevare un polverone anche sui mercati finanzia, Cue ha dato alla stampa e ai media una notizia che potesse adombrare la dichiarazione "salva-Google", ossia quella sul futuro di iPhone che tra una decina d'anni potrebbe non esistere più soppiantato dall'intelligenza artificiale. Dichiarazioni abili, insomma, e per nulla casuali, secondo la lettura di una delle più grandi e stimate banche d'affari al mondo, una mano tesa a Google per mantenere l'accordo in vita.


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