Apple vuole il pieno controllo dei chip nei suoi iPhone: parte la rivoluzione dei modem
Apple vuole il pieno controllo dei chip nei suoi iPhone: parte la rivoluzione dei modem Dopo il successo della transizione dei Mac a Apple Silicon, Apple è pronta a replicare l’operazione anche nel settore della connettività. L’obiettivo è sostituire completamente i modem Qualcomm e i chip di rete Broadcom con soluzioni progettate internamente, per avere il pieno controllo di ogni aspetto dell’hardware di comunicazione. Il primo passo concreto è stato [...]

Apple vuole il pieno controllo dei chip nei suoi iPhone: parte la rivoluzione dei modem

Dopo il successo della transizione dei Mac a Apple Silicon, Apple è pronta a replicare l’operazione anche nel settore della connettività. L’obiettivo è sostituire completamente i modem Qualcomm e i chip di rete Broadcom con soluzioni progettate internamente, per avere il pieno controllo di ogni aspetto dell’hardware di comunicazione.
Il primo passo concreto è stato il lancio del modem C1, presentato all’inizio dell’anno su iPhone 16e. Nonostante non supporti il 5G mmWave né tutte le bande dei modem Qualcomm, Apple lo descrive come “il modem più efficiente mai installato su un iPhone, in grado di garantire una connettività 5G veloce e affidabile”. Una scelta che privilegia l’efficienza rispetto alla potenza, motivo per cui sarà probabilmente integrato anche nel sottilissimo iPhone 17 Air, ma non nel resto della lineup iPhone 17.
Il vero salto tecnologico avverrà nel 2026 con il modem C2, nome in codice Ganymede, che debutterà sugli iPhone 18 e successivamente anche su alcuni iPad nel 2027. Secondo Mark Gurman di Bloomberg, Ganymede colmerà il divario con Qualcomm grazie al supporto per le onde millimetriche, alla velocità di download fino a 6 Gbps, all’aggregazione di sei portanti su Sub-6 e otto su mmWave.
Il passo successivo sarà nel 2027 con il modem C3, nome in codice Prometheus, che supererà le prestazioni di Qualcomm e includerà funzionalità avanzate di intelligenza artificiale e il supporto ai futuri network satellitari.
Parallelamente, Apple starebbe valutando l’introduzione della connettività cellulare anche sui MacBook a partire dal 2026, sfruttando proprio i modem proprietari. Oltre a Qualcomm, però, Apple vuole eliminare anche la dipendenza da Broadcom, sostituendo i suoi chip di rete Wi-Fi e Bluetooth.
Il primo chip di rete Apple, noto con il nome in codice Proxima, dovrebbe debuttare quest’anno nei nuovi modelli di HomePod mini e Apple TV, con supporto al Wi-Fi 6E e potenziale funzione di router. Secondo Gurman, il chip sarà disponibile anche su alcuni modelli di iPhone nel 2025, mentre Ming-Chi Kuo sostiene che sarà integrato in tutta la gamma iPhone 17 per migliorare la connettività tra dispositivi e ridurre i costi di produzione.
Una volta completata questa transizione, Apple prevede di integrare completamente il modem all’interno del chipset Apple Silicon. In altre parole, niente più chip A18 e modem C1 separati, ma un unico pacchetto integrato, con benefici in termini di efficienza, prestazioni e costi. Questo traguardo, però, non sarà raggiunto prima del 2028.