Attivo il restaking di Bitcoin: schizza il TVL in DeFi
Boom del TVL in DeFi per Bitcoin, che rischia di superare persino Solana, grazie al restaking.


Un paio di giorni fa, Babylon ha annunciato il lancio dello staking su Bitcoin.
Tecnicamente non si tratta di staking nativo su BTC, ma di restaking.
Infatti è possibile mettere i propri BTC in staying su Babylon, sfruttando il Proof-of-Stake della loro blockchain nativa (che non è quella originale di Bitcoin.
Il restaking di Bitcoin
Babylon Labs ha annunciato che a partire dall’11 aprile 2025 è stato attivato con successo il proprio servizio di staking di Bitcoin.
Dal punto di vista tecnico, ciò avviene utilizzando BTC per fornire sicurezza ad un’altra blockchain basata su Proof-of-Stake (PoS), la cosiddetta Babylon Genesis. In cambio si può ottenere una ricompensa.
Si tratta di uno staking trustless ed auto-custodial, che dovrebbe quindi consentire ai possessori di Bitcoin di mantenere la custodia dei propri BTC.
Il progetto di Babylon è stato concepito nel 2023, e quindi ha richiesto due anni di sviluppo per poter sbarcare sul mercato.
Lo staking di Babylon ora è entrato nella sua fase pivot di due settimane, che prevede un massimo di 1.000 BTC. Una volta terminato questo periodo, lo staking di Babylon diventerà permissionless, consentendo a tutti di unirsi.
In futuro ci sarà poi una Fase 3, con la quale il protocollo di staking di Babylon si estenderà oltre la propria blockchain, consentendo a qualsiasi rete decentralizzata di sfruttare Babylon Genesis per la sicurezza e la liquidità dello staking di Bitcoin.
Bitcoin e la DeFi
Ad oggi la blockchain di Bitcoin è la terza al mondo per TVL in DeFi, superata solo da Ethereum e Solana.
Tuttavia fino al 2024 non aveva mai superato in modo netto il miliardo di dollari di TVL.
A partire però proprio da ottobre 2024 c’è stato un boom, che nel giro di soli due mesi lo ha portato sopra i $7 miliardi. In seguito è leggermente sceso, ma gli attuali 5,1 miliardi di dollari lo mettono davanti a BSC, Tron e Base, e solo di poco dietro i $7 miliardi di Solana.
Da notare che ormai è proprio Babylon il protocollo DeFi su Bitcoin con maggiore TVL, quindi questa recente salita si deve proprio a questo progetto, che ormai supera i 4,1 miliardi di dollari di TVL.
La ricerca di Nansen
Sempre l’11 aprile, Nansen ha pubblicato una ricerca di Jake Kennis secondo cui Babylon potrebbe essere una chiave di volta per il prossimo grande capitolo di Bitcoin, grazie proprio al restaking.
Infatti, consentendo a BTC di proteggere le catene PoS ottenendo ricompense, Babylon sta gettando le basi per un ecosistema BTCfi emergente, in cui Bitcoin non viene solamente detenuto, ma attivamente utilizzato.
Oltretutto in questo caso specifico i possessori di BTC possono metterlo in staking sulla blockchain di Babylon in modo trustless, senza bisogno di asset wrapped. In questo modo sono già stati messi in staking circa 50.000 BTC, con integrazioni in corso con Osmosis, XPLA e BOB.
Kennis fa notare come Babylon abbia già fatto registrare metriche impressionanti, completando il suo lancio in tre fasi, con la fase 2 attiva dal 10 aprile. Secondo l’anbalista di Nansen, sarebbe pronto il terreno affinché Babylon diventi una componente essenziale per BTC, sbloccando l’asset più liquido nella DeFi.
Tuttavia aggiunge anche che deve ancora raccogliere consensi. In passato altri protocolli simili, come Eigenlayer, hanno dovuto affrontare difficoltà, con un TVL inattivo eccessivo e APR relativamente poco interessanti, a causa della scarsa adozione.
Ma secondo Kennis le soluzioni offerte da Babylon hanno maggiori possibilità di un’adozione più rapida, in particolare perchè gli LST basati su BTC rappresentano un enorme vantaggio per gli utenti che possono immergersi immediatamente.
D’altronde il boom del TVL DeFi su Bitcoin parla chiaro: Babylon è partito alla grande, facendo risalire Bitcoin dalle profondità di una classifica ancora dominata da Ethereum ma con sempre più concorrenti.