Boulder Dash 40th Anniversary: intervista esclusiva a Stephen Berendsen e Chris Hülsbeck
In occasione del quarantesimo anniversario di un titolo che ha segnato un’epoca, Boulder Dash (qui il nostro provato), noi di Vgmag abbiamo confezionato un’intervista esclusiva che unisce passato, presente e futuro dell’industria videoludica. Ai nostri microfoni si sono confrontate due figure di spicco: Stephan Berendsen, CEO della visionaria BBG Entertainment GmbH, che ha voluto fortissimamente […] L'articolo Boulder Dash 40th Anniversary: intervista esclusiva a Stephen Berendsen e Chris Hülsbeck proviene da Vgmag.it.


In occasione del quarantesimo anniversario di un titolo che ha segnato un’epoca, Boulder Dash (qui il nostro provato), noi di Vgmag abbiamo confezionato un’intervista esclusiva che unisce passato, presente e futuro dell’industria videoludica. Ai nostri microfoni si sono confrontate due figure di spicco: Stephan Berendsen, CEO della visionaria BBG Entertainment GmbH, che ha voluto fortissimamente la nuova incarnazione di questo intramontabile classico, e il leggendario Chris Hülsbeck, compositore tedesco di fama mondiale, che con la sua inconfondibile maestria sonora è stato chiamato a plasmare l’esperienza uditiva dell’attesa riedizione. Scopriremo insieme come BBG Entertainment sta reinterpretando un’icona per le nuove generazioni, di quale visione acustica Chris Hülsbeck ha scelto di farsi carico per il progetto e quante emozioni attendono i fan di vecchia data e le nuove leve, un dialogo imperdibile tra innovazione e tradizione nel segno di un classico che continua ad appassionare dopo quattro decenni.
Iniziamo il nostro viaggio nel cuore di Boulder Dash 40th Anniversary con le parole di Stephan Berendsen, che ci svela le motivazioni e la visione dietro questo ambizioso progetto.
Vgmag: Qual è stata la motivazione principale di BBG Entertainment nel riportare in auge un classico come Boulder Dash proprio per il suo 40° anniversario? Qual è la vostra visione per il futuro del franchise?
Stephan Berendsen: Boulder Dash è uno dei videogiochi che ho da sempre considerato tra i più importanti per me, ci ho giocato per giorni da bambino sul mio vecchio home computer. E quando nel 2017 sono stato contattato dal detentore dei diritti, che desiderava ritirarsi, per chiedermi se volessi rilevare il marchio e svilupparlo ulteriormente, ho colto al volo l’occasione. Boulder Dash 40th Anniversary è proprio come l’ho sempre immaginato: tutti i livelli dell’originale arricchiti da contenuti nuovi e contemporanei su tutte le piattaforme in circolazione. La nostra intenzione è quella di rendere omaggio all’eredità di Boulder Dash creare un gioco adatto sia per la vecchia guardia che per le nuove generazioni.
Vgmag: Quali sono le aspettative di BBG Entertainment in termini di accoglienza da parte del pubblico, sia dei veterani che dei neofiti di Boulder Dash 40th Anniversary? Come intendete raggiungere entrambi i target?
SB: Speriamo, ovviamente, che Boulder Dash 40th Anniversary riesca a entusiasmare entrambe le fasce di pubblico. Durante la lavorazione, abbiamo collaborato con i migliori giocatori di Boulder Dash a livello mondiale e raccolto feedback da persone che lo hanno giocato per la prima volta, ad esempio durante la gamescom 2024. Con il pensiero rivolto proprio a questi ultimi, abbiamo quindi elaborato un’esaustiva modalità Tutorial in Boulder Dash 40th Anniversary che introdurrà passo dopo passo tutti gli elementi e le caratteristiche del gioco.
Vgmag: Considerando l’attuale panorama videoludico, quali sono gli elementi chiave di Boulder Dash 40th Anniversary che lo renderanno competitivo e interessante per gli utenti moderni?
SB: Ritengo che i principi ludici di Boulder Dash siano stati e rimangano sempre freschi e innovativi. I punti chiave della sua attrattiva risiedono nella combinazione di platform e rompicapo, nei nuovi livelli, nel design ammodernato e nella musica di Chris Hülsbeck, tutti elementi che hanno goduto di riscontri molto positivi durante le fasi test.
Vgmag: Avete considerato di espandere il franchise di Boulder Dash verso altre piattaforme o addirittura altri media in futuro, in base al successo di questo titolo?
SB: In generale, riteniamo che sia nostro compito diffondere Boulder Dash su tutte le piattaforme rilevanti: Boulder Dash 40th Anniversary uscirà per Switch, PlayStation 4/5, Xbox, Steam, Windows e Mac. E poi, in confidenza, ci sono anche altri titoli con Rockford come protagonista attualmente in cantiere…
Vgmag: Qual è stata la sfida più grande nel coordinare un progetto che implica il rispetto della tradizione di Boulder Dash e l’introduzione di elementi innovativi?
SB: I fan irriducibili di Boulder Dash sono estremamente esigenti quando si tratta di rielaborare i classici a cui sono affezionati. Non solo tutto deve possedere un aspetto meticolosamente simile ai predecessori, ma deve anche funzionare allo stesso, identico modo: la velocità, lo scrolling, la fisica. Per raggiungere tale obiettivo, abbiamo lavorato a stretto contatto con i più grandi esperti mondiali di Boulder Dash, tra cui Peter Liepa, lo sviluppatore dell’originale.
Vgmag: In che modo BBG Entertainment intende supportare a lungo termine la comunità che punta a creare intorno all’editor di livelli di Boulder Dash? Ci saranno iniziative o concorsi dedicati alle creazioni dei giocatori?
SB: Abbiamo creato un nostro canale Discord per Boulder Dash, che vogliamo utilizzare per comunicare con il target di riferimento. Lì discutiamo dove è possibile caricare i propri livelli o come partecipare al Campionato del Mondo che si svolgerà durante la prossima gamescom. Questo è il link: https://discord.gg/cfmJRW2d
Vgmag: Qual è stato l’approccio nel bilanciare la fedeltà al gameplay di Boulder Dash con l’introduzione di nuove meccaniche, personaggi e oggetti? Quali sono stati i compromessi più significativi?
SB: Una delle sfide è emersa prendendo in considerazione alcune delle caratteristiche del gioco, derivanti di fatto dalle possibilità tecniche dell’epoca, in termini di scorrimento o dimensioni degli elementi. Peter Liepa è riuscito a trasformare queste limitazioni in un gioco unico, perché ha dovuto accertarsi che ogni singolo dettaglio restasse coerente dall’inizio alla fine. Liepa ha svolto un lavoro straordinario quando ha sviluppato Boulder Dash 40 anni fa, in particolare il motore che ne gestiva grafica e fisica.
Vgmag: Potete descrivere il processo di progettazione dei 120 nuovi livelli di Boulder Dash 40th Anniversary? Quali sono state le fonti di ispirazione e come avete testato difficoltà e fattore di coinvolgimento?
SB: Creare i nuovi livelli è stata effettivamente l’attività più impegnativa in termini di tempo, una cosa che a prima vista sembra tanto semplice ma che in realtà nasconde un compito molto complicato. Grazie ai professionisti di Boulder Dash come tester, siamo riusciti a combinare il gameplay classico con le integrazioni moderne assicurandoci di rimanere fedeli all’originale.
Vgmag: Come è nato il concetto dei tre eroi giocabili in Boulder Dash 40th Anniversary? Quali sono le rispettive differenze sostanziali nel gameplay?
SB: La cosa interessante di Boulder Dash è che il personaggio principale del capostipite è sempre stato identificato in maniera diversa a causa delle limitazioni grafiche dell’area di 16 x 16 pixel: per alcuni era una formica, per altri era Rockford. Anche First Star Software ha cambiato alcune volte il protagonista sulla grafica utilizzata per titolo e confezione. Volevamo pertanto dare ai fan l’opportunità di giocare con il personaggio che preferiscono: Rockford o la formica. E abbiamo anche aggiunto una sorta di robot, che è un po’ una via di mezzo tra i due. Il gioco rimane lo stesso, naturalmente.
Vgmag: Quali sono state le maggiori sfide tecnologiche per sviluppare il nuovo motore grafico di Boulder Dash 40th Anniversary, conservando un’estetica che rendesse omaggio ai suoi trascorsi?
SB: Questa è un’ottima domanda. In precedenza, il gioco sul C64 aveva una dimensione dello schermo di 160 x 200 pixel e 16 colori; ora abbiamo milioni di colori e pixel, quindi non ci sono limitazioni. Non è facile sviluppare qualcosa di completamente inedito che piaccia anche ai fan dell’originale, perciò mi auguro che il nuovo approccio sia di loro gradimento.
Vgmag: Come avete collaborato con la comunità di fan durante il processo di sviluppo di Boulder Dash 40th Anniversary, specialmente per l’inclusione dei 3 mondi creati da giocatori leggendari di Boulder Dash?
SB: Siamo sempre in contatto con la comunità globale di Boulder Dash. Sono molto dedicati e appassionati, e sono stati assolutamente fondamentali per finalizzare il gioco nella sua forma attuale. Il nostro obiettivo era anche quello di integrare i migliori livelli mai creati, e proprio grazie a questi virtuosi estimatori di Boulder Dash siamo stati in grado di adattarli in maniera ottimale.
Vgmag: Ci sono easter egg o riferimenti nascosti ai precedenti capitoli che i fan più accaniti potranno trovare in Boulder Dash 40th Anniversary?
SB: Quello che posso dire è che i fan scopriranno molti riferimenti ai giochi originali nei nuovi livelli!
Dopo aver esplorato la visione di BBG Entertainment, immergiamoci ora nel microcosmo musicale di Boulder Dash 40th Anniversary grazie alle parole del mitico Chris Hülsbeck, artefice della colonna sonora di questa edizione celebrativa.
Vgmag: Come ti sei avvicinato alla colonna sonora di Boulder Dash 40th Anniversary, considerata la sua eredità musicale e il nuovo contesto grafico e ludico?
Chris Hülsbeck: Io stesso sono un grande fan dei primi Boulder Dash, ai quali ho giocato moltissimo a metà degli anni ’80 sul Commodore 64. Sono stato entusiasta di aver fatto parte di questa edizione per il 40° anniversario dell’originale, e ho cercato di infondere il medesimo trasporto nelle tracce che ho composto.
Vgmag: Ci sono temi musicali specifici che richiamano le colonne sonore dei capitoli precedenti di Boulder Dash, o hai optato per un approccio completamente inedito?
CH: Il pezzo più importante per me è stato un remix e un’estensione del tema portante di 30 secondi. È una composizione iconica e volevo assicurarmi di onorare la musica originale con la mia interpretazione, aggiungendo però anche un tocco personale. Penso che abbia funzionato piuttosto bene.
Vgmag: Quali strumenti e tecniche hai utilizzato per creare l’atmosfera sonora del gioco, dalle oscure profondità delle caverne all’eccitazione per la scoperta dei diamanti?
CH: I brani musicali opzionali in-game vengono riprodotti a volume relativamente basso in sottofondo, dato che l’originale Boulder Dash non presentava musica durante le partite e non volevamo distrarre troppo il giocatore. La selezione di tracce e strumenti riflette anche questo requisito. Gli effetti sonori sono decisamente più importanti per questo tipo di gioco.
Vgmag: Hai avuto l’opportunità di interagire con il team di sviluppo di Boulder Dash 40th Anniversary durante il processo di composizione per assicurarti che la musica si integrasse perfettamente con l’azione di gioco?
CH: Ho giocato a diverse build degli sviluppatori e ho dato alcuni suggerimenti sui livelli di mixaggio, ma avevano una pipeline piuttosto robusta e hanno implementato tutto molto bene.
Vgmag: Qual è il tuo ricordo più vivido legato alle colonne sonore dei videogiochi degli anni ’80 e ’90, e come ha influenzato il tuo lavoro su Boulder Dash 40th Anniversary?
CH: Ho iniziato la mia carriera nel 1986 e ho bei ricordi di quel periodo. Ho voluto assolutamente sincerarmi di includere alcuni suoni riconoscibili dei sintetizzatori e campionatori di quell’epoca.
Vgmag: Oltre alla colonna sonora di Boulder Dash 40th Anniversary, sei stato coinvolto anche negli effetti sonori del gioco: qual è stata la filosofia che hai adottato per riprodurli?
CH: Sì, ho anche creato un sacco di nuovi effetti sonori e ho cercato di trovare i suoni più adatti, passando attraverso diverse iterazioni con alcuni di essi per adattarli al gameplay. Il rumore della terra che viene scavata, ad esempio, si sente di continuo, quindi ho dovuto elaborare delle variazioni per evitare la monotonia. Ho anche creato una serie di brevi e armoniosi jingle e stinger musicali che si accostano opportunamente ai brani veri e propri.
Vgmag: Che opinione hai sull’importanza della musica nel definire l’esperienza di gioco, specialmente in un revival di un classico come Boulder Dash?
CH: La musica gioca un ruolo cruciale nell’esperienza complessiva di ognuno di noi: può contribuire all’atmosfera e all’immersività generale e fungere anche da potente connessione all’effetto nostalgico che molti giocatori associano all’originale.
Vgmag: Hai qualche aneddoto particolare o storia interessante da condividere riguardo al processo di creazione della colonna sonora di Boulder Dash 40th Anniversary?
CH: Tanto per ricavare un po’ di nostalgia supplementare, ho campionato alcuni strumenti e suoni di batteria da una vecchia tastiera Casio (VL-1) che possedevo nei primi anni ’80 e che avevo recentemente riacquistato su eBay. È stato super divertente e sento che ha infuso nel tema principale un’altra sfumatura di autenticità del periodo.
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