Crollo dei fondi per clima e scienza: la proposta di Trump fa tremare gli USA
Tagli drastici ai fondi per l'ambiente e la scienza nel bilancio di Trump: energia verde, ricerca e protezione ambientale a rischio
Il panorama scientifico e ambientale americano è stato scosso da una proposta di bilancio che promette di ridefinire le priorità nazionali. L'amministrazione Trump ha delineato un piano che prevede tagli significativi ai finanziamenti federali destinati a progetti di energia rinnovabile, tutela ambientale e ricerca scientifica, scatenando un'ondata di preoccupazione tra scienziati, attivisti e politici. In particolare, la proposta prevede una riduzione di oltre 15 miliardi di dollari per le energie rinnovabili e le tecnologie di cattura del carbonio, un colpo durissimo per un settore in rapida espansione.
L'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) si troverebbe a fronteggiare un dimezzamento del proprio budget, con conseguenze potenzialmente devastanti per la tutela dell'ambiente e la bonifica dei siti tossici. Anche i National Institutes of Health (NIH) subirebbero un taglio di quasi 18 miliardi di dollari, compromettendo la ricerca medica e la lotta contro malattie cruciali. La National Oceanic and Atmospheric Administration, responsabile delle previsioni meteorologiche e della ricerca sul clima, vedrebbe ridotti i suoi fondi di 1,3 miliardi di dollari, con un impatto negativo sulla capacità di monitorare e comprendere i cambiamenti climatici.
La Federal Emergency Management Agency (FEMA), che gestisce le emergenze, perderebbe 646 milioni di dollari, nonostante l'aumento dei disastri naturali negli Stati Uniti. I programmi di giustizia ambientale dell'EPA verrebbero cancellati, privando le comunità più vulnerabili di risorse fondamentali. La proposta di bilancio ha suscitato forti reazioni da parte di organizzazioni scientifiche e ambientaliste, che denunciano il rischio di un grave arretramento nella lotta contro il cambiamento climatico e nella tutela della salute pubblica.