Forestrike Leaf School Provato: quando la pratica rende perfetti
Sì sa, Devolver Digital ci ha abituati da tempo alla produzione di titoli dei generi e meccaniche più strane e variegate, e il team di Skeleton Crew Studio non è da meno tra questi. Al loro nuovo progetto col publisher dopo Olijia, si ripropongono a distanza di cinque anni con Forestrike Leaf School, nello stesso […] L'articolo Forestrike Leaf School Provato: quando la pratica rende perfetti proviene da Vgmag.it.


Sì sa, Devolver Digital ci ha abituati da tempo alla produzione di titoli dei generi e meccaniche più strane e variegate, e il team di Skeleton Crew Studio non è da meno tra questi. Al loro nuovo progetto col publisher dopo Olijia, si ripropongono a distanza di cinque anni con Forestrike Leaf School, nello stesso stile in pixel-art ma con un genere e un’ambientazione del tutto differente. Vediamo nel dettaglio col primo provato presentato, che si concentra in particolare all’introdurci la “Scuola della Foglia”- se il progetto sta evolvendo con i giusti elementi.
Forestrike Leaf School: la previsione di un regno in crisi
Il titolo si apre con delle premesse narrative semplici, ma piuttosto rilevanti per dare il giusto pretesto alla storia. Di fronte a un impero vicino alla crisi giunge una figura misteriosa, l’Ammiraglio, che sovrasta prima in modo subdolo e poi sempre più rilevante il regnante, fino a imprigionarlo nel suo stesso castello. L’Imperatore continua a resistere dall’essere soggiogato del tutto, ma forze oscure avanzano per il regno e la fine sembra essere ormai vicina. Per sua fortuna gli è rimasto un ultimo alleato, l’Ordine della Preveggenza, sul limite dell’estinzione ma ancora non del tutto sconfitti: l’Ordine si affiderà a Yu, uno degli ultimi apprendisti dell’ordine e possessore delle antiche tecniche. Scoprirà ben presto che molto è cambiato da quando si allontanò dalla scuola e dal regno.
Come anticipato la trama di Forestrike parte con presse piuttosto basilari, ma cui il team sembra dare il giusto spazio grazie a diversi dialoghi tra Yu e la figura che lo accompagnerà nelle fasi iniziali, il maestro della Scuola della Foglia Talgun, che gli fornirà un aggiornamento di ciò che è cambiato negli ultimi tempi.
Combattere! Morire! Ripetere!
In un primo approccio al gameplay Forestrike sembra un normale hack and slash a scorrimento orizzontale. Potremo alternare attacchi leggeri e pesanti, utilizzare l’energia Ki per schivare (una barra della concentrazione che avrà utilizzi contati) oppure valerci di armi improvvisate. È interessante notare che nonostante la base molto semplice c’è la possibilità di sfruttare diversi elementi a nostro vantaggio, sia tra nemici che tra gli oggetti presenti nel round. I primi infatti saranno soggetti al fuoco amico, e possono essere usati gli uni contro gli altri per poterli sconfiggere. I secondi invece saranno utili come difesa per ammortizzare un colpo, oppure da lanciare per procurare danni dalla distanza. Possono anche essere contrattaccati se lanciati da un nemico, usando un pugno leggero col giusto timing per distruggerli. Tutto potrebbe potenzialmente diventare un’arma a nostro vantaggio.
Ma Yu non si affiderà solo alle arti marziali base: l’Ordine prevede anche una tecnica tramandatasi che gli permette di valutare l’andamento delle battaglie in base ai mezzi a propria disposizione: il Foresee (la Previsione).
Questo potrà essere attivato per simulare ciò che avverrà in combattimento, sperimentare le tecniche tra attacchi, schivate sacrificando le barre della vita per aggiudicarsi la vittoria. Una volta fatte diverse prove in prima persona e soddisfatti dei risultati finali ottenuti potremo uscire dalla modalità di previsione e affrontare la vera battaglia. Col prezzo di un solo tentativo e senza la possibilità di ripristinare la vita disponibile, questa verrà ricaricata solo in specifiche aree del capitolo o alla fine di questo. Il team invita quindi non solo a sperimentare, ma anche a studiarsi i nemici e il campo di battaglia.
Il feedback dei colpi è piuttosto preciso, ma potrebbe mancare in fase di schivata. Per fortuna il Ki non verrà sprecato se usato per sbaglio, ma solo se funziona con successo dopo un attacco nemico. Che l’uso della Preveggenza non porti invece all’inganno: nonostante si possa tentare più volte c’è la possibilità che i nemici agiscano in modo diverso anche in base ai feedback che forniremo loro. Alla fine della demo di Forestrike c’è un accenno a nemici che non vengono scalfiti da attacchi diretti ma solo utilizzando schivate, fuoco amico oppure l’ambiente stesso. Il bestiario presente nel compendio sembra prospettare una buona varietà che combinati con gli stili di combattimento ne aumenterebbe la sperimentazione. Come altri simili del suo genere si spera che, possa esserci la possibilità di fornirsi di upgrade direttamente sul campo, alimentando ancora meglio la varietà degli scontri in modo più dinamico e imprevedibile.
La strada vecchia per quella nuova…
Dopo il tutorial il potenziale e la vera struttura del titolo si rivela al giocatore. Sì, perché Forestrike Leaf School ha una base rogue-like che determinerà ogni volta il numero di nemici presenti nel round e le ricompense disponibili a sua conclusione -tra monete da utilizzare nei negozi e tecniche da scegliere, potenziare od ottenere casualmente-. Come anticipato c’è un solo tentativo per poter arrivare a fine capitolo, e questo si conclude con lo scontro del mini-boss.
Se non riusciremo invece in uno scontro si dovrà ricominciare dall’inizio del capitolo, e da ciò che è disponibile nella demo non avremo la possibilità di conservare le abilità o i fondi acquisiti in ogni round. Dal compendio presente prima di cominciare la sessione sembra ci siano anche degli upgrade perpetui. Dopotutto le tecniche della scuola del Maestro Talgun, che favorisce la schivata e la manipolazione di nemici e armi da usare a proprio vantaggio, è una delle altre selezionabili di una sfilza ancora sconosciuta. Speriamo di vedere altre tecniche basate sulla forza bruta oppure sull’elusione. Il potenziale per rendere vario e imprevedibile ogni scontro c’è tutto. Servirà capire se queste ulteriori potranno essere abbinati gli uni agli altri così da crearsi il proprio stile di combattimento.
Inoltre alcuni round offrono delle sfide aggiuntive, come far colpire un nemico uno con l’altro oppure deflettere gli oggetti tirati con un pugno, il tutto a favore di premi in monete maggiori. Ci sono anche degli NPC che possono essere salvati e chissà, magari forniranno il loro aiuto a Yu con l’avanzare della storia di Forestrike. All’inizio di ogni scontro possiamo scegliere un percorso diverso che favorisce l’ottenimento di soldi o di nuove tecniche. Sta a noi e al nostro stile di gioco approcciarsi a quello che preferiamo.
Forestrike Leaf School: la Pixel-art sta bene su tutto
Per quanto riguarda invece il lato estetico Skeleton Crew studio continua la strada della pixel art in 2D, rendendola però deliziosamente dinamica e fluida. I dettagli, come il vento tra gli alberi nelle foreste, il vapore nelle acque termali o i tendaggi degli edifici in movimento rendono gli scenari più dinamici. Alcuni ambienti suggeriscono la possibilità di gestire le battaglie anche in modo più verticale, con l’avanzare della storia. Gli sfondi e gli intermezzi cinematici e dialogati vengono accompagnati da un art style davvero piacevole, coerente con precedente lavoro di Skeleton Crew Studio. Anche le musiche sono adatte alla situazione, con motivetti orecchiabili e adatti allo stile orientale scelto.
Dal punto di vista tecnico il titolo non ha troppe pretese: la qualità è pulita e adeguata allo stile scelto con un 1920×1080 di risoluzione massima. I caricamenti invece, sopratutto dopo essere morti, potrebbero essere resi un pelo più rapidi per poter tornare presto in campo. Un miglioramento tecnico sicuramente apprezzabile, viste le probabilità di perdere la sessione in corso per ritornare al punto di partenza. Fortunatemente il problema non si pone una volta avviata la modalità Prevvegenza, da cui poter uscire e rientrare in qualsiasi momento finché non si parte con la vera battaglia. Apprezzabile invece la possibilità di giocare e sperimentare fin da subito anche col pad, che sembra più adatto alla tipologia di gioco.
Forestrike Leaf School offre del potenziale: all’apparenza semplice promette di proporre dinamiche sempre nuove come da tradizione dei roguelike. Una feature molto carina è la possibilità di salvare e caricare dei codici di lotta per condividere con altri giocatori gli scontri più interessanti. Non è chiaro se in questi verranno riportati anche gli upgrade che avremo in quel momento, ma vista la possibilità non è da escludere che i mezzi a disposizione per avere la meglio nelle battaglie saranno così ampi da essere in grado di sfidare i nostri amici a superarli con ciò che possiedono nel loro arsenale di tecniche.
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