Viticoltura sostenibile: in Puglia prima vigna agrivoltaica di comunità
Nasce in Puglia la prima vigna agrivoltaica di comunità.
La vigna agrivoltaica di comunità rappresenta il primo esempio di viticoltura sostenibile in Puglia, concepito da Nicola Mele ed Emilio Roggero. Questo innovativo modello mira a combinare la protezione dell'ambiente con l'uso di energia rinnovabile, permettendo la produzione di vini di alta qualità con un impatto minimo sulle risorse naturali. Il progetto si basa su obiettivi chiari, tra cui coltivare uve e produrre vino principalmente attraverso tecniche agrivoltaiche, privilegiare varietà di vitigni tradizionali della Puglia, adottare pratiche agricole biologiche certificate, progettare e gestire la cantina vinicola in modo ottimale per il tipo di vinificazione prescelto.
LA VITICOLTURA
Il cambiamento climatico è ormai un fenomeno inequivocabile, la cui accelerazione è diventata particolarmente evidente a partire dal 2000. Mentre si è frequentemente sottolineato come l’agricoltura sia tra i settori più vulnerabili, la viticoltura soffre di danni specifici, come un aumento della gradazione alcolica e una perdita degli aromi, che influenzano la qualità del vino.
Nel 2010, il Centro Sperimentale per la Vitivinicoltura della Provincia di Verona, in collaborazione con l’Università di Verona, la Regione Veneto e l’azienda agricola SVOLTA srl (situata a Laterza, in provincia di Taranto, e associata all’AIAS – Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile), ha avviato un progetto di ricerca per analizzare l'effetto dell'ombreggiamento creato dai pannelli fotovoltaici posti sopra le viti sulla produzione di vino.