Giappone installa il primo cannone navale elettromagnetico a proiettili ipersonici
Il Giappone presenta la prima cannoniera elettromagnetica navale operativa, capace di lanciare proiettili a Mach 7, aprendo nuove frontiere nella difesa marittima
La Forza di Autodifesa Marittima del Giappone (JMSDF) ha recentemente rilasciato nuove immagini di una rivoluzionaria arma in fase di test sulla nave sperimentale JS Asuka: una cannoniera elettromagnetica, la prima del suo genere a raggiungere una fase così avanzata di sviluppo e potenziale dispiegamento. Scopriamo così che non solo USA e Cina lavorano su tecnologie militari di ultima generazione: a quanto pare anche il programma giapponese di armamenti ipersonici sta investendo moltissimo sulle armi a energia diretta.
L'ammiraglio Omachi Katsushi, comandante della flotta di autodifesa (COMSDFLT), ha ispezionato personalmente l'Asuka, il banco di prova tecnologico della JMSDF gestito dal Comando di Ricerca e Sviluppo della Flotta (FRDC). La cannoniera elettromagnetica è il risultato della collaborazione tra l'Agenzia per l'Acquisizione, la Tecnologia e la Logistica (ATLA) e il supporto industriale di Japan Steel Works, una delle principali aziende nipponiche nella produzione di artiglieria navale.
Lo sviluppo di questa tecnologia all'avanguardia in Giappone è iniziato ufficialmente nel 2016, con le prime prove a fuoco risalenti al 2022. La ricerca iniziale si è concentrata principalmente su due sfide tecniche cruciali: la stabilità del proiettile a velocità ipersoniche e la riduzione dell'usura della canna. Le cannoniere elettromagnetiche utilizzano campi elettrici e magnetici per accelerare i proiettili a velocità incredibili, generando enormi sollecitazioni sui componenti interni. Proprio questa problematica aveva portato all'interruzione di progetti simili negli Stati Uniti, poi definitivamente abbandonati.