GTA 6 Anteprima: pronti i biglietti per Vice City?

Se c’era qualcosa che la community gaming aspettava quasi come fosse un secondo avvento, questo era un nuovo trailer di Grand Theft Auto VI. Rockstar Games ha prima annunciato la data di uscita  di GTA 6 con un post formale (che posticipava dall’iniziale “late 2025”) e poi, come nulla fosse, ha droppato un secondo trailer che in poco più di 24 ore ha superato agilmente le 75 milioni di visualizzazioni solo su YouTube.

Le immagini del trailer – che trovate a questo link o a fondo pagina – danno l’idea di una Vice City viva, brulicante di attività e luoghi da visitare. I colori fluo tra l’azzurro e il fucsia tipici degli anni ’80 si fondono alle esagerazioni tipiche dell’era social e della generazione Z che li popola. Cerchiamo però di fare ordine con le immagini che Rockstar ci ha messo a disposizione in vista del 26 maggio 2026.

Lucia e Jason, due protagonisti per GTA 6

Se in GTA V avevamo la triade composta da Franklin, Michael e Trevor, Grand Theft Auto VI riduce la scelta a due soli protagonisti: Jason Duval e Lucia Caminos. Negli anni passati, quando ancora i dettagli che emergevano erano poco precisi, si credeva che i due fossero legati da un rapporto di parentela. Ciò che invece è chiarissimo nelle immagini divulgate nelle scorse ore è che i due siano in realtà amanti.

Se nel primo trailer potevamo vedere Lucia in prigione a colloquio con quella che potrebbe essere a tutti gli effetti un’assistente sociale, nel secondo filmato vediamo Jason andarla a prendere nel giorno della scarcerazione. I due sembrano esser sempre stati due personaggi inviso alle forze dell’ordine. Di Jason capiamo immediatamente trattarsi di uno scagnozzo per un piccolo gangster locale. Come Rocky Balboa nel primo film della saga cinematografica, anche il giovane si occupa di riscuotere i debiti per il suo capo.

Maggiori dettagli sulla vita dei due sono stati forniti da Rockstar nella sinossi di GTA 6: Jason cresciuto circondato dalla criminalità, sogna la bella vita con facilità. Lucia, invece, è stata cresciuta da un padre che le ha insegnato a combattere quando ha mosso i primi passi.

Up your game

Tolti questi pochi dettagli, non c’è molto altro che ci faccia capire dove la storia di questi due andrà a parare. Possiamo intuire, al massimo, che dai piccoli escamotage per garantirsi la sopravvivenza, entrambi possano decidere di mettere in piedi il loro impero criminale. D’altronde, tutti i capitoli di GTA hanno una struttura simile e non vediamo perché Rockstar possa decidere di interrompere la tradizione proprio con GTA 6.

È successo a CJ, a Tommy, a Niko, a Claude, a Michael, a Trevor e a Franklin. Jason e Lucia non saranno certo da meno in quel senso. Che poi, è anche ciò che suggerisce uno dei personaggi di cui si sente la voce sullo sfondo del video. Quanti e quali ostacoli dovranno affrontare i due? Difficile da prevedere, ma il percorso non è certo destinato a essere facile.

Non solo Lucia e Jason: ecco tutti i personaggi

Come sempre, Rockstar Games ha pensato bene di mettere in piedi una produzione di stampo cinematografico. Quindi sarà uno sforzo corale di personaggi ognuno con la propria personalità e con il suo scopo più o meno lecito. Soprattutto, ognuno di loro avrà in qualche modo a che fare coi due protagonisti. Vediamoli uno a uno.

Cal Hampton

Cal è un amico di Jason e anche lui è un socio di Brian. Si sente tranquillo soprattutto quando sta a casa a spiare le frequenze della guardia costiera con qualche birra e alcune schede private del browser aperte. Cal vive felicemente ai margini dell’America. La paranoia occasionale dà il meglio di sé in compagnia, ma il suo amico Jason ha progetti più grandi.

Boobie Ike

A Vice City, Boobie è una leggenda… e si comporta come tale. È uno dei pochi ad aver trasformato il suo passato sulla strada in un impero che spazia dal settore immobiliare a uno strip club ( il Jack of Hearts) e uno studio di registrazione. Boobie sorride sempre, tranne quando è il momento di parlare d’affari. Boobie può sembrare uno che pensa solo a se stesso, ma la cosa a cui tiene di più è la sua collaborazione con l’aspirante magnate della musica Dre’Quan per la Only Raw Records. Adesso hanno solo bisogno di una hit.

Dre’Quan Priest

Dre’Quan è sempre stato più un arrivista che un gangster. Anche quando spacciava per le strade per sbarcare il lunario, ha sempre avuto l’obiettivo di sfondare nel mondo della musica.  Ora che ha messo sotto contratto le Real Dimez, Dre’Quan può smettere di organizzare spettacoli nello strip club di Boobie e puntare alla scena di Vice City.

Real Dimez

Bae-Luxe e Roxy, alias Real Dimez, sono amiche dai tempi delle superiori. Le due sono riuscite a trasformare in soldi il periodo passato a ripulire gli spacciatori locali, con pezzi rap piccanti e una presenza costante sui social.  Un singolo di successo con il rapper locale DWNPLY è stato un punto di svolta per le Real Dimez. Ora, cinque anni e tantissimi problemi dopo, sono sotto contratto con la Only Raw Records e sperano che il miracolo si ripeta.

Raul Bautista

Sicuro di sé, affascinante e astuto: Raul è un esperto rapinatore di banche, sempre in cerca di talenti pronti a correre i rischi che comportano le ricompense più grandi. L’avventatezza di Raul fa alzare la posta a ogni colpo. Prima o poi, la sua banda dovrà giocarsi il tutto per tutto o ritirarsi dal tavolo.

Brian Heder

Brian è il tipico trafficante di droga dell’epoca d’oro del contrabbando nelle Keys. Traffica ancora tramite la sua rimessa nautica insieme a Lori, la sua terza moglie. Brian la sa abbastanza lunga da lasciar fare agli altri il lavoro sporco per conto suo. Brian lascia vivere Jason gratuitamente in una delle sue proprietà, purché lo aiuti con qualche riscossione forzata e passi ogni tanto ad assaggiare la sangria di Lori.

Vice City più viva che mai

Se prendessimo il video pubblicato da Rockstar Games e sostituissimo Hot Togheter delle Ponter Sisters (la canzone che fa da colonna sonora al filmato) con Self Control di Laura Branigan le vibe resterebbero del tutto immutate. Ispirata alla reale Miami in Florida, Vice City è una città baciata dal sole che si affaccia sull’oceano Atlantico. Le spiagge, le strade e i locali notturni brulicano di cittadini e turisti. In periferia invece, una situazione socio-economica svantaggiata ha creato terreno fertile per la criminalità di ogni tipo. Gangsta da strapazzo e criminali incalliti dominano le strade con il beneplacito di qualche poliziotto messo a libro paga.

Con la storia di Tommy avevamo conosciuto Vice City nel corso degli anni ’80. Il “glam” che contraddistinse quell’epoca d’oro per il clubbing, la bella vita e gli imperatori della droga (ricordate lo Scarface di Brian De Palma con Al Pacino?) non è poi così lontano in questo nuovo capitolo. Le luci fluo, le spiagge soleggiate e le ville faraoniche sono tutte lì.  Sebbene né Jason né Lucia navighino nell’oro, conoscere le persone giuste spalancherà per loro porte solitamente destinate ad aprirsi per pochi eletti.

I tempi però sono anche cambiati. Allo sfarzo tipico di quegli anni, ai colori fluo azzurri e fuxia che fanno tanto Vaporwave, si aggiungono infatti gli eccessi tipici della Gen Z, impegnata a immortalare e condividere ogni istante della vita. Un contesto moderno dunque, dove si consumano pratiche antiche come il mondo o quasi.

GTA 6: un importante salto generazionale

Considerato che lo sviluppo del gioco è cominciato addirittura nel 2014 e che si stima che Rockstar abbia investito fino a ora oltre 2 miliardi di dollari, non è difficile immaginare che oltre alle varie migliorie grafiche, il team abbia deciso di ingrandire i confini della mappa così da comprendere anche le contee vicine. Nel 2013, sebbene GTA V perdesse due città rispetto a San Andreas, Los Santos è stata realizzata per rispecchiare più fedelmente Los Angeles e le contee vicine offrendo una maggiore idea della varietà degli scenari della California.

Per la Vice City di Grand Theft Auto VI non solo è facile immaginare un’operazione molto simile, ma potremmo dire di averne quasi conferma certa grazie agli screenshot pubblicati proprio da Rockstar a corredo del trailer. Nelle foto – tutte disponibili sul sito ufficiale – oltre ad alcuni dei personaggi chiave ci vengono mostrate quelle che sono palesemente aree esterne al centro cittadino: Leonida Keys, Port Gellhorn, Ambrosia, Grass Rivers e il Parco Nazionale del monte Kalagana.

Ma prima dal centro cittadino. Lo stile, la vita frenetica e l’avidità dell’America, riuniti in un’unica città. Ogni quartiere ha qualcosa da offrire: dagli hotel Art Deco dai colori pastello e la sabbia bianca di Ocean Beach, alle indaffarate panaderías di Little Cuba e ai marchi contraffatti del mercatino di Tisha-Wocka fino al porto di Vice City, capitale mondiale delle navi da crociera.

Le altre location di GTA 6

A proposito dei dintorni di Vice City, è il caso di presentare brevemente ognuna delle aree presenti nel gioco. Vice City, come già detto in precedenza, è ispirata a Miami. Lo stato in cui è sita, Leonida, è chiaramente un richiamo alla Florida. Siamo dunque nel profondo sud degli USA dove caldo, mare, sole, umidità e paludi la fanno da padrona tutt’attorno.

Monte Kalaga

Il Monte Kalaga, un simbolo nazionale ai confini settentrionali dello Stato, offre ottime zone di caccia e pesca e percorsi fuoristrada. In questa lussureggiante e remota cornice, mistici montanari e paranoidi estremisti vivono lontano dagli occhi indiscreti del governo.  Un piccolo paradiso per tutti gli stramboidi della Leonida.

Ambrosia

Nel cuore della Leonida regnano ancora l’industria americana e i valori tradizionali… a qualunque costo. Lo zuccherificio Allied Crystal offre lavoro, mentre la banda di motociclisti locale pensa a quasi tutto il resto. Con una moto così, un fisico del genere può accompagnare solo. O forse no?

Port Gellhorn

Motel economici, attrazioni chiuse e aree commerciali vuote non convinceranno i turisti a tornare, ma in questa località turistica un tempo popolare c’è una nuova economia alimentata da liquori, antidolorifici ed energy drink da stazione di servizio. Salta su una moto da cross e tieni stretto il tuo portafoglio, se ci riesci.

Grassrivers

La risposta di Rockstar Games alle Everglades. Non si può mai sapere cosa si annida sotto la superficie di queste distese primordiali. Gli alligatori sono l’attrazione più famosa, ma tra le mangrovie si aggirano predatori molto più letali e scoperte ben più bizzarre. Non dappertutto “sud” significa ospitalità per lo straniero e questi redneck anfibi ci tengono a ricordarcelo.

Leonida Keys

In questo arcipelago tropicale la vita non è appariscente, ma è facile. Inebriati un po’ e prendi una sdraio. Occhio, però: sei a un passo da alcune tra le acque più affascinanti e pericolose di tutta l’America. Chiaramente ispirato a quel paradiso terrestre che sono le Florida Keys, queste isole sono il posto preferito da diversi turisti e criminali della zona.

In conclusione

Dal punto di vista tecnico, accennavamo prima, il salto qualitativo dal precedente GTA V è innegabile. Il RAGE Engine utilizzato per questo nuovo capitolo mostra il meglio di sé. Le scene mostrate non appartengono certamente al gameplay né vanno intese come rappresentative in tutto e per tutto del prodotto finale. Certo però che se anche restassero allo stato attuale saremmo davanti a un gioco decisamente godibile per l’occhio. Se si pensa poi che – stando a quanto dichiarato in chiusura – il capture sia stato effettuato su PS5 (ma non viene specificato se modello Pro), dobbiamo immaginare sia stato fatto un buon lavoro di ottimizzazione.

Se quello che ci è stato mostrato col secondo trailer dovesse corrispondere alla qualità effettiva su console, Rockstar Games potrebbe essere pronta a immettere sul mercato un software destinato a mettere a dura prova gli hardware da gioco domestici. Sono in molti già a immaginare il gioco come un cross-gen che abbraccerà anche la generazione PlayStation e Xbox del futuro. Non è ancora nei negozi – ci vorrà oltre un anno – e già il gioco sembra destinato a eguagliare (se non proprio superare) i record del capitolo precedente a quasi 13 anni di distanza.

Diceva un vecchio spot “e se l’attesa del piacere fosse essa stessa il piacere?”. Il trailer 2 di Grand Theft Auto VI si avvicina parecchio al concetto.  Le immagini sono piacevoli per gli occhi e quello a Vice City è di sicuro un gradito ritorno. L’idea di avere a disposizione un’area molto più vasta di quella esplorata da Tommy Vercetti con pure la possibilità di spaziare tra aree inedite è certamente allettante. L’attesa del piacere è essa stessa il piacere? Forse, ma di sicuro aspettare fino al 26 maggio 2026 sarà parecchio dura.