Meta AI arriva su Instagram e Facebook: tutto quello che c'è da sapere
incluso "che fine fanno i messaggi che gli inviamo"
Non solo WhatsApp: Meta AI è anche su Instagram e Facebook. Nel primo caso vi si può interagire tramite la sezione DM, nel secondo tramite l'app Messenger. Le richieste che è in grado di elaborare sono sempre le stesse: la si può usare alla stregua di Google, quindi fare ricerche generiche ma in tono colloquiale, inviarle un testo da tradurre oppure farle creare una checklist per il trasloco… come per qualsiasi altra attività.
Per quanto riguarda i limiti, invece, Meta AI non sa ancora generare immagini. Inoltre, l'interazione è possibile solo da app, non da browser Web, e non è possibile inoltrarle messaggi provenienti da altri contatti. Un altro "limite", almeno per alcuni, consiste nell'impossibilità di disattivarla (proprio come su WhatsApp). Qui però Meta AI è meno invasiva: non compare nessun pulsante extra, e il contatto risulta nella lista delle chat solo dopo l'invio di un primo messaggio.
La privacy non è a rischio… o è a rischio minimo, nel senso che Meta AI non può accedere alle altre conversazioni attive, ma può conservare e usare le informazioni che vengono condivise direttamente con lei. Nel disclaimer, all'atto del primo utilizzo, si legge: