Oggi è davvero il Lunedì Nero? Bitcoin crolla sotto i 75.000$, cresce il rischio recessione USA
Mercati globali nel caos, crypto in caduta libera e previsioni di recessione in netto aumento.


Oggi, i mercati globali hanno aperto le danze con una valanga di rosso, tanto da poter definire questo lunedì come il nuovo Lunedì Nero della finanza moderna. Le criptovalute sono state travolte da una ondata di vendite forzate, con liquidazioni che hanno superato 1,36 miliardi di dollari in sole 24 ore. Nel frattempo, gli indici azionari statunitensi e asiatici hanno perso tra il 6% e il 10%, riflettendo un clima di paura alimentato da un mix esplosivo di tensioni geopolitiche, politiche economiche aggressive e segnali crescenti di una recessione ormai alle porte.
Rischio recessione USA nel 2025: le previsioni raddoppiano in pochi giorni
Secondo i dati di Polymarket, piattaforma decentralizzata di prediction market, la probabilità che gli Stati Uniti entrino in recessione nel 2025 ha subito un’impennata drammatica. Fino a fine febbraio il consenso era piuttosto cauto, con una probabilità inferiore al 30%. Ma tra marzo e inizio aprile lo scenario è cambiato radicalmente. Il 6 aprile, le scommesse degli utenti segnalano un rischio recessione superiore al 65%, più che raddoppiato in meno di tre settimane.
Questo improvviso cambio di sentiment riflette la crescente preoccupazione per l’instabilità macroeconomica e l’impatto delle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti.
Bitcoin sotto i 75.000$: liquidazioni record e panico tra gli investitori
A guidare il panico è stato ancora una volta Bitcoin (BTC), che ha perso la soglia critica dei 75.000 dollari, toccando minimi di 74.666$ su Crypto.com e altre piattaforme. Questa rottura tecnica ha innescato una cascata di liquidazioni, spazzando via miliardi in posizioni long con leva.
Secondo i dati di CoinGlass, il totale delle liquidazioni ha superato 1,36 miliardi di dollari nelle 24 ore precedenti:
- Bitcoin: oltre 392 milioni di dollari liquidati in posizioni long
- Ethereum (ETH): circa 328 milioni
- Altcoin (SOL, XRP, DOGE e altri): quasi 400 milioni
Criptovalute in rosso: Ethereum, Solana e XRP crollano del 20%
Le criptovalute hanno registrato perdite a doppia cifra, con Ether (ETH) sceso del 20% fino a 1.449$, Solana (SOL) crollata sotto i 100$ e XRP fermo a 1,69$. Anche BNB ha subito un calo vicino al 10%, mentre i token a media e bassa capitalizzazione sono affondati tra il 10% e il 20%.
Circa l’86% dei trader di futures si era posizionato long, scommettendo su un imminente rimbalzo dei prezzi. Tuttavia, la violenza della discesa ha forzato le piattaforme a liquidare migliaia di posizioni, accentuando il crollo.
I dazi di Trump scatenano la tempesta: crollano Wall Street e l’Asia
Il detonatore di questo “flash crash” globale è stata la nuova politica commerciale annunciata dal Presidente Donald Trump. Il 4 aprile, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone dazi significativi su una vasta gamma di importazioni dalla Cina e dall’Unione Europea, nel quadro di una strategia definita “Liberation Day”.
La reazione dei mercati è stata immediata e violenta:
- S&P 500: -5,98%
- Nasdaq 100: -6,2%
- Dow Jones: -5,5%
Anche i mercati asiatici hanno subito pesanti perdite lunedì mattina:
- Nikkei 225 (Giappone): -8,9%
- Taiex (Taiwan): -10%, con attivazione di circuit breaker su TSMC e Foxconn
- Hang Seng (Hong Kong): -9%
- CSI300 (Cina): -5%
Kiyosaki: “Recessione in corso. Prossima tappa: depressione”
A rincarare la dose è intervenuto Robert Kiyosaki, autore del bestseller Rich Dad Poor Dad, che ha dichiarato pubblicamente:
“La più grande crisi finanziaria della storia è arrivata. Siamo in recessione, e la depressione è molto vicina.”
Secondo Kiyosaki, la crisi attuale rappresenta la fine della sicurezza finanziaria per milioni di investitori. Il suo consiglio rimane lo stesso: fuggire dagli asset tradizionali e rifugiarsi in oro, argento e bitcoin, considerati beni reali in un sistema in collasso.
Analisi tecnica su Bitcoin: rottura dell’EMA 50W e rischio bear market
Dal punto di vista tecnico, il Bitcoin ha perso la media mobile a 50 settimane (EMA), un segnale ribassista che storicamente anticipa lunghi periodi di correzione. Se il trend non si inverte, il prossimo supporto chiave è in area 69.000$, ovvero il precedente all-time high e prezzo medio di ingresso di Michael Saylor.
I principali token “bluechip” hanno perso oltre il 20% in una sola giornata. Alcuni analisti vedono segnali di ipervenduto e possibili rimbalzi, ma il sentiment resta fortemente ribassista.
La grande fuga: $11 trilioni bruciati e deflussi record
La paura è palpabile anche tra gli investitori istituzionali e retail. Secondo dati CNBC, solo venerdì scorso sono stati ritirati 1,5 miliardi di dollari da fondi azionari in meno di tre ore. Marzo ha segnato uno dei più grandi deflussi mensili degli ultimi anni.
Il bilancio è pesantissimo: oltre 11 trilioni di dollari cancellati dai mercati statunitensi dal 19 febbraio, con un solo giorno — il 4 aprile — che ha visto perdite per 3,25 trilioni di dollari, più dell’intero valore del mercato crypto, che era di 2,68 trilioni.
Conclusione: Lunedì Nero o incertezza momentanea?
Mercati azionari e crypto in caduta, rischio recessione USA in forte aumento, dazi commerciali inaspriti e fuga degli investitori. Gli ingredienti per un nuovo Lunedì Nero ci sono tutti.
Il 2025 rischia di diventare l’anno della grande correzione globale, mentre cresce l’attesa per eventuali interventi della Fed o un ripensamento da parte dell’amministrazione Trump. In assenza di segnali positivi, il clima resta teso e altamente volatile.