Deepseek va bloccato in Italia, il Garante privacy gioca la carta internet provider

Deepseek deve essere bloccato in Italia, partendo dall'oscuramento del sito web. É, questa, la presa di posizione del Garante per la Protezione dei Dati Personali resa nota tramite una lettera inviata all'AIIP, Associazione Italiana Internet Provider che rappresenta oltre 60 operatori di telecomunicazioni e internet del nostro Paese.

La richiesta di disattivazione dell'accesso dall'Italia al sito fa seguito allo stop al trattamento dei dati degli utenti italiani imposto dall'Autorità alle società Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence responsabili del servizio di chatbot cinese. Entrambe le aziende hanno risposto al Garante affermando di non operare in Italia e dunque di non essere soggette al GDPR né tantomeno alla legislazione nazionale.

Il Garante si è così rivolto agli internet provider "in qualità di intermediari di servizi della società dell'informazione" dichiarando illecita la prosecuzione del servizio in Italia. Un invito sottinteso ad oscurare il sito, dunque, poiché la missiva non ne fa esplicita menzione. Il problema riguarda il fatto che nonostante le app per Android e iOS siano state rimosse dai rispettivi store, tramite il sito web i dati degli utenti che si collegano dal nostro Paese continuano ad essere trattati in modo illecito.

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