Google sviluppa una modalità desktop nativa per Android
Google introduce una modalità desktop nativa per Android, simile a Samsung DeX, migliorando multitasking e supporto per schermi esterni.
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La rivoluzione nel mondo degli smartphone è alle porte: Google sta lavorando a una nuova funzionalità che potrebbe trasformare il modo in cui utilizziamo i nostri dispositivi mobili. L’obiettivo? Integrare una modalità desktop nativa direttamente nel sistema operativo Android, consentendo a qualsiasi smartphone compatibile di diventare un vero e proprio computer quando collegato a schermi esterni. Questa innovazione promette di superare le attuali soluzioni proprietarie, come Samsung DeX e Motorola Ready For, aprendo nuove possibilità per milioni di utenti.
La nuova interfaccia in fase di sviluppo mira a replicare fedelmente l’esperienza di un ambiente desktop tradizionale. Collegando un dispositivo Pixel o altri smartphone compatibili a un monitor esterno, gli utenti potranno accedere a una barra delle applicazioni situata nella parte inferiore dello schermo. Questa barra includerà app fissate, un cassetto delle applicazioni e una cronologia dei programmi recenti, mentre nella parte superiore sarà visibile una barra di stato classica, familiare agli utenti dei sistemi operativi desktop.
Il vero cuore di questa innovazione risiede nel multitasking avanzato. Gli utenti potranno gestire più applicazioni contemporaneamente, organizzandole in finestre fluttuanti che possono essere ridimensionate e posizionate liberamente sullo schermo. Questa funzionalità si basa sull’evoluzione della modalità finestra libera già introdotta nei tablet Android, adattandola per un utilizzo ottimale su schermi esterni. Inoltre, sarà possibile trascinare contenuti tra app compatibili, offrendo un’esperienza simile a quella di un computer tradizionale.
Android diventa Desktop: quando sarà disponibile la nuova funzione?
Attualmente, soluzioni come Samsung DeX e Motorola Ready For offrono già funzionalità simili, ma l’approccio di Google potrebbe rappresentare una svolta significativa per l’ecosistema Android. L’integrazione di questa modalità direttamente nel sistema operativo garantirebbe un accesso più ampio, non limitandosi a specifici modelli di smartphone. Tuttavia, questa innovazione non sarà immediata: la nuova funzionalità non sarà inclusa nel rilascio principale di Android 16 previsto per quest’anno. Secondo le indiscrezioni, potrebbe essere introdotta con un aggiornamento successivo o addirittura essere rimandata fino ad Android 17, atteso nel 2026.
Nonostante il potenziale rivoluzionario, ci sono ancora diverse sfide tecniche da affrontare. Una delle principali riguarda la possibilità di controllare simultaneamente sia lo smartphone che il display esterno utilizzando la stessa tastiera e mouse. Questo aspetto sarà cruciale per garantire un’esperienza utente fluida e senza interruzioni. Inoltre, l’introduzione di questa modalità potrebbe incentivare gli sviluppatori a ottimizzare le proprie applicazioni per schermi di grandi dimensioni, migliorando ulteriormente l’ecosistema Android.