Nike e RTFKT: problemi con gli NFT CloneX su OpenSea e Blur
Su OpenSea e Blur, gli utenti hanno segnalato un comportamento anomalo nella collezione NFT CloneX, di RTFKT, divisione Web3 di Nike.


Nelle ultime ore, gli utenti delle piattaforme OpenSea e Blur hanno segnalato un problema significativo: le immagini associate alla celebre collezione NFT CloneX, sviluppata da RTFKT, divisione Web3 di Nike, non vengono più visualizzate correttamente.
Al posto delle opere digitali, appare un messaggio inequivocabile: “This content has been restricted; using Cloudflare’s basic services in this manner violates the terms of service.”
Questo avviso ha immediatamente sollevato interrogativi tra collezionisti, investitori e appassionati del mondo NFT, preoccupati per l’accessibilità e la conservazione dei propri asset digitali.
RTFKT e CloneX: un progetto di punta nel mondo NFT
La collezione CloneX rappresenta uno dei progetti più iconici nel panorama degli NFT. Lanciata da RTFKT, startup acquisita da Nike, la serie si è distinta per l’alta qualità artistica e per l’integrazione di tecnologie Web3 avanzate. CloneX ha attirato una vasta community di appassionati, diventando un simbolo dell’evoluzione dell’arte digitale e della moda nel metaverso.
Tuttavia, la recente interruzione nella visualizzazione delle immagini ha messo in luce una questione cruciale: la dipendenza da servizi centralizzati per l’hosting dei contenuti digitali.
Cloudflare blocca l’accesso: violazione dei termini di servizio
Il messaggio visualizzato sulle piattaforme NFT OpenSea e Blur indica chiaramente che il contenuto è stato limitato da Cloudflare, uno dei principali fornitori di servizi di rete e sicurezza per siti web. Secondo quanto riportato, l’utilizzo dei servizi base di Cloudflare per ospitare e distribuire contenuti NFT viola i termini di servizio dell’azienda.
Questa decisione ha avuto un impatto immediato sulla fruizione degli NFT CloneX, rendendo temporaneamente invisibili le opere digitali agli utenti. Una situazione che ha sollevato preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine dei progetti NFT ospitati su infrastrutture centralizzate.
La risposta di RTFKT: migrazione verso ArWeave
A rassicurare la community è intervenuto Samuel Cardillo, responsabile tecnico di RTFKT, che ha fornito un aggiornamento fondamentale: l’intera collezione CloneX è attualmente in fase di migrazione verso ArWeave, una piattaforma di storage decentralizzato progettata per garantire la conservazione permanente dei dati.
Secondo Cardillo, le operazioni dovrebbero tornare alla normalità nell’arco di poche ore, una volta completato il trasferimento. La scelta di ArWeave rappresenta un passo strategico verso una maggiore resilienza e autonomia dei contenuti NFT, riducendo la dipendenza da provider centralizzati come Cloudflare.
La fine dei servizi Web3 di RTFKT nel 2025
Un altro elemento che aggiunge complessità alla vicenda è l’annuncio ufficiale da parte di RTFKT: l’azienda prevedeva di terminare le proprie operazioni Web3 entro gennaio 2025. Questa decisione, già comunicata pubblicamente, segna un punto di svolta per il futuro della collezione CloneX e per l’intero ecosistema costruito attorno al brand.
La chiusura dei servizi Web3 solleva interrogativi sul supporto a lungo termine per gli asset digitali esistenti e sull’impegno di Nike nel settore NFT. La migrazione verso ArWeave potrebbe essere interpretata come un tentativo di garantire la sopravvivenza e l’accessibilità delle opere anche dopo la cessazione delle attività da parte di RTFKT.
Implicazioni per il mercato NFT
L’incidente che ha colpito CloneX non è solo un problema tecnico temporaneo: rappresenta un campanello d’allarme per l’intero settore NFT. La dipendenza da infrastrutture centralizzate per l’hosting dei contenuti può compromettere l’integrità e la disponibilità degli asset digitali, anche se questi sono registrati su blockchain.
La migrazione verso soluzioni come ArWeave evidenzia la necessità di adottare modelli di archiviazione decentralizzati, in linea con i principi fondanti del Web3. Solo così sarà possibile garantire la longevità e la sicurezza delle opere digitali, proteggendo gli investimenti degli utenti e la credibilità dei progetti.
Un momento cruciale per la fiducia degli utenti
Per i collezionisti e gli investitori che hanno puntato su CloneX, la situazione attuale rappresenta un test di fiducia. La trasparenza nella comunicazione da parte di RTFKT e la rapidità nella risoluzione del problema saranno determinanti per mantenere il sostegno della community.
Allo stesso tempo, l’episodio potrebbe spingere altri progetti NFT a rivedere le proprie infrastrutture tecniche, adottando soluzioni più robuste e decentralizzate per evitare simili interruzioni in futuro.
Una lezione per il futuro del Web3
Il caso CloneX mette in evidenza le sfide ancora aperte nel mondo degli NFT e del Web3. Nonostante l’innovazione tecnologica e l’entusiasmo della community, resta fondamentale costruire un ecosistema sostenibile, trasparente e decentralizzato.
La migrazione verso ArWeave, se completata con successo, potrebbe diventare un modello virtuoso per altri progetti, dimostrando che è possibile coniugare arte digitale e tecnologia in modo resiliente. Ma resta il nodo della chiusura di RTFKT nel 2025, che impone una riflessione più ampia sul ruolo delle grandi aziende nel plasmare il futuro del Web3.