Robinhood si espande in Europa col trading di asset USA su blockchain
L’azienda vuole offrire la negoziazione di titoli tokenizzati.


Robinhood sembra aver scelto la blockchain per la sua espansione in Europa, offrendo il trading di asset USA tokenizzati. Al momento, la società di brokeraggio avrebbe ottenuto una licenza di intermediazione in Lituania.
Robinhood sceglie la blockchain per la sua espansione in Europa
Robinhood ha scelto la blockchain per la sua espansione in Europa, con l’obiettivo di offrire la negoziazione di asset USA tokenizzati.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, fonti a conoscenza della questione avrebbero confermato che l’azienda di brokeraggio fintech stia puntando l’Europa. Lo scorso mese, infatti, Robinhood ha acquisito una licenza di brokeraggio in Lituania che le consente di offrire servizi di investimento in tutta l’Unione Europea.
Ad ogni modo, questa espansione coinvolgerebbe la blockchain. A tal proposito, Robinhood avrebbe sviluppato una rete blockchain che consentirebbe agli investitori al dettaglio europei di negoziare titoli statunitensi.
Si tratta di un’offerta di negoziazione di titoli tokenizzati, e cioè di titoli del mondo reale (Real World Asset – RWA), come azioni, immobili, materie prime che vengono “trasformati” in token digitali e, quindi, vengono scambiati su una blockchain.
La tokenizzazione dei titoli non fornisce un’esposizione diretta al titolo sottostante, ma anzi, sta prendendo sempre più piede per tutti i vantaggi che offre.
Tornando a Robinhood, pare che le due società crypto di Arbitrum e Solana Foundation potrebbero diventare partner del progetto.
Robinhood e la blockchain: il CEO ha commentato la potenza della tokenizzazione
A febbraio 2025, Vladimir Tenev, CEO di Robinhood aveva commentato la potenza del processo di tokenizzazione.
E infatti, in un’intervista, Tenev aveva affermato come segue:
“Puoi sederti di fronte a un software, creare una moneta e farla diventare oggetto di trading in 5 minuti […] È una cosa spaventosa. È anche una cosa incredibilmente potente se la si confronta con la pesantezza del processo di IPO”.
Il CEO di Robinhood ritiene che la tokenizzazione sia molto interessante, per la facilità con cui la tecnologia blockchain può quotare asset e attingere alla liquidità globale.
Robinhood è una celebre app per il trading nata per i mercati tradizionali, ma ormai è completamente aperta anche a quelli crypto. Anzi, durante la bull run crypto sono proprio questi nuovi asset ad attrarre la maggiore attenzione sulla sua piattaforma.
Nel Q1 2025 dominano i market maker
Di recente, nella lunga trimestrale presentata alla SEC, è emerso che a dominare la scena su Robinhood siano i market maker, tra cui anche quelli crypto.
In pratica, su Robinhood operano broker-dealer, banche ed istituti finanziari nelle attività di trading e di intermediazione, ma i numeri hanno mostrato che i market maker (anche crypto) sono la categoria che ha apportato più ricavi alla piattaforma.
E infatti, nella nota, è emerso che il 63% dei ricavi totali della società da gennaio a marzo 2025, sia provenuto dai soli market maker. Si tratta di una percentuale in crescita rispetto al primo trimestre 2024, che era di 52%.
Andando più nello specifico, i market maker più redditizi per Robinhood sono stati Citadel Securities e B2C2 USA, col 12% ciascuno, seguiti da Wintermute Trading col 11%.
I market maker crypto sono entità o aziende che forniscono liquidità ai mercati delle criptovalute. Il loro ruolo principale è quello di garantire che ci siano sempre acquirenti e venditori disponibili per una determinata crypto, facilitando le transazioni e rendendo il mercato più efficiente.