Prezzo di Bitcoin vicino ad un nuovo picco?
C'è un indicatore che suggerisce che l'andamento del prezzo di BTC potrebbe andare verso un picco locale sul medio-breve periodo.


Ieri, il prezzo di Bitcoin è tornato a sfiorare i 100.000$. Non accadeva dal 21 febbraio.
La risalita è stata scatenata da una dichiarazione ufficiale di Donald Trump, secondo cui oggi verrà annunciato un accordo commerciale con un grande Paese.
Vi sono però alcuni indicatori che suggeriscono che tale risalita potrebbe aver portato il prezzo di BTC pericolosamente vicino ad un picco locale.
Il picco locale del prezzo di Bitcoin
Secondo un recente post dell’analista Kripto Mevsimi pubblicato sul blog di CryptoQuant, visto che gli investitori di Bitcoin stanno già realizzando profitti in modo aggressivo c’è il rischio che il suo prezzo si stia avvicinando ad un picco locale.
L’analista afferma che il profitto netto realizzato a 7 giorni (7DMA) di Bitcoin è rimasto fortemente positivo fin dall’inizio del 2024.
Il grafico che ha postato mostra come il picco locale di 7DMA sia stato raggiunto a novembre 2024, quando il prezzo di BTC superò di slancio i 90.000$, con un secondo picco inferiore a dicembre, quando fece registrare il massimo storico a 108.000$. A gennaio poi Bitcoin fece registrare un nuovo massimo storico a quota 109.000$, e poi scese.
In seguito 7DMA era poi sceso, ma a partire da fine aprile è tornato a salire, anche se è rimasto molto al di sotto del picco di novembre.
Questo però suggerisce che potrebbe dirigersi verso un nuovo picco locale, e che questo picco potrebbe portare ad un nuovo picco locale anche per quanto riguarda il prezzo di Bitcoin.
Il fatto è che, come evidenzia Mevsimi, la presa di profitto su Bitcoin è ancora aggressiva, ovvero elevata, anche se non ancora come a novembre-dicembre 2024.
L’analista scrive:
“Se guardiamo indietro a cicli simili (ad esempio, il 2021), questa fase ha spesso preceduto un massimo locale o una brusca correzione, soprattutto quando la presa di profitto è rimasta elevata e continua”.
Poi però aggiunge che tutto ciò non indica ancora un massimo macro completo, ma indica solamente una zona di cautela locale. Inoltre suggerisce che potrebbe verificarsi un aumento della volatilità sul breve termine.
Le differenze con i cicli passati
Vi sono però alcune differenze rispetto al passato.
Innanzitutto, come fa notare lo stesso Mevsimi, con il lancio degli ETF su BTC spot a gennaio 2024 la struttura del mercato è cambiata, tuttavia la psicologia degli investitori invece è rimasta la stessa. Il loro comportamento pertanto potrebbe essere lo stesso, anche se su scala più ampia.
La seconda differenza è che il quadro macro-economico, e globale, nel 2021 era completamente differente. Forse da questo punto di vista si possono cogliere maggiori somiglianze con il 2017, ovvero il primo anno di Donald Trump alla Casa Bianca.
La situazione attuale per il prezzo di Bitcoin
Per quanto riguarda i mercati finanziari a livello globale, la situazione attuale è quella del perdurare di un momento di paura.
Lo si capisce bene osservando il grafico del prezzo dell’oro, non solo ai massimi di sempre, ma soprattutto ancora all’interno di un canale ascendente che perdura da metà dicembre.
In un tale quadro non si intravvede ancora un significativo ritorno di interesse nei confronti degli asset risk-on, anche se nelle ultime settimane questi hanno fatto registrare un ottimo rimbalzo dopo la caduta di marzo ed aprile.
Ad aiutare Bitcoin è sicuramente l’indebolimento del dollaro, dato che il Dollar Index (DXY) è ancora all’interno di un canale discendente che perdura da quando Trump si è insediato alla Casa Bianca a gennaio.
A dire il vero da un paio di settimane è in atto anche un mini.rimbalzo del dollaro, tuttavia per ora si tratta di un rimbalzo così contenuto da non essere nemmeno riuscito a far uscire l’andamento di DXY dal canale discendente che dura da tre mesi e mezzo.
L’anticipo sui tempi
Analizzando però l’andamento del prezzo di Bitcoin negli ultimi anni, in rapporto a quello del Dollar Index, si nota che l’attuale pattern assomiglia a quello della metà dell’anno scorso.
Vi è però una differenza tra i due pattern: quello attuale è pià veloce.
Infatti l’anno scorso vi furono tre mesi di forte risalita (gennaio, febbraio e marzo), seguiti da tre mesi di stasi e due di forte calo.
Quest’anno invece ci sono stati quattro mesi di forte risalita (da ottobre 2024 a gennaio 2025), seguiti direttamente da tre mesi di forte calo, ovvero senza il periodo intermedio di stasi.
L’anno scorso poi, una volta terminato il calo, a settembre ci fu un mese di stasi, mentre quest’anno sembra che sia iniziato subito un rimbalzo, di nuovo saltando il periodo di stasi tra quello di risalita e quello di discesa.
È possibile che tale differenza non sia dovuta all’andamento del prezzo di Bitcoin, ma a quello del Dollar Index, dato che si sta muovendo molto più velocemente rispetto all’anno scorso, e con una direzione molto più netta e continuativa.
In altre parole, così come già accaduto nei mesi scorsi, questa sorta di anticipo dei tempi nel 2025 rispetto al 2024 potrebbe anche non essere un’anomalia, ma solo un effetto dei movimenti più netti e duraturi del dollaro.