Sali fusi al centro di un ambizioso test per i reattori nucleari del futuro

MIT e NANO Nuclear testano sali fusi sotto radiazioni per migliorare i reattori avanzati

Mag 23, 2025 - 18:50
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Sali fusi al centro di un ambizioso test per i reattori nucleari del futuro

Un materiale noto per il suo impiego negli impianti solari a concentrazione potrebbe presto diventare una risorsa fondamentale anche per l’energia nucleare di nuova generazione. Si tratta dei cosiddetti “sali fusi”, una miscela di nitrati fusi ampiamente utilizzata per immagazzinare calore nei sistemi termici solari. Ora, grazie a una collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology (MIT) e la società NANO Nuclear, queste sostanze vengono sottoposte a test rigorosi per verificarne il comportamento in ambienti fortemente radioattivi, tipici dei reattori nucleari avanzati.

La ricerca, che durerà due anni e ha ricevuto un finanziamento iniziale di 500.000 dollari (circa 460.000 euro), mira a colmare un’importante lacuna scientifica. Nonostante l’efficienza dei sali nitrati nel trattenere calore ad alte temperature sia ormai ben nota, manca ancora una comprensione approfondita di come questi materiali reagiscano a livelli estremi di radiazioni ionizzanti, come quelle generate all’interno di un reattore nucleare.

Il cuore dello studio sarà il Gammacell 220F Co-60 del MIT, un irradiatore che consente di esporre i materiali a forti dosi di radiazioni senza l’utilizzo diretto di combustibile nucleare. Questo approccio permette di ottenere dati rilevanti in un ambiente controllato e sicuro. “Studiare le prestazioni dei sali fusi sotto irraggiamento è fondamentale per aprire la strada a nuovi modelli di reattori”, ha dichiarato Jay Yu, fondatore e presidente di NANO Nuclear.


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