Trump annuncia dazi del 100% sul cinema straniero: Hollywood al centro di nuove tensioni

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Mag 6, 2025 - 17:38
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Trump annuncia dazi del 100% sul cinema straniero: Hollywood al centro di nuove tensioni

Con una mossa destinata a sollevare forti polemiche internazionali, l’amministrazione Trump ha annunciato l’introduzione di dazi del 100% sul cinema straniero. L’annuncio è arrivato direttamente tramite un post pubblicato su Truth Social, dove l’ex presidente – tornato alla Casa Bianca – ha ribadito l’intenzione di proteggere l’industria cinematografica statunitense da quella che definisce una “concorrenza sleale”.

Il piano di Trump: tasse contro i film prodotti all’estero

Secondo Donald Trump, molti paesi avrebbero negli anni agevolato fiscalmente le produzioni cinematografiche sul proprio territorio, attirando case di produzione americane grazie a incentivi fiscali, costi ridotti e normative più flessibili. Questo, secondo la sua visione, avrebbe causato un “esodo creativo” da Hollywood, mettendo in pericolo la “sovranità culturale americana”.

L’introduzione dei dazi al 100% ha un duplice scopo:

  • Disincentivare la distribuzione di film stranieri negli USA
  • Indurre i produttori americani a tornare a girare negli Stati Uniti

Il presidente ha inoltre affermato che la misura mira a fermare la “propaganda straniera” e a contrastare l’influenza di contenuti realizzati al di fuori dei confini nazionali.

Impatti sul mercato globale del cinema

L’annuncio ha immediati risvolti internazionali. Paesi come Canada, Regno Unito, Italia, Ungheria e Nuova Zelanda offrono da anni importanti incentivi fiscali per attrarre produzioni hollywoodiane. Tali politiche hanno reso queste destinazioni estremamente popolari tra i grandi studi.

Le nuove tariffe potrebbero comportare:

  • Calo delle esportazioni cinematografiche verso gli USA
  • Ritorsioni commerciali da parte dei partner internazionali
  • Riorganizzazione delle catene di produzione globali del settore entertainment

Il caso Cina e le tensioni commerciali

In questo contesto, la Cina ha già risposto riducendo il numero di film americani che importerà nel 2025. Questo avviene mentre la guerra commerciale tra Washington e Pechino continua a inasprirsi. Il settore culturale, una volta escluso da tali dispute, rischia ora di diventare uno dei principali terreni di scontro tra le due superpotenze.

Conseguenze per le produzioni europee e italiane

Anche l’Europa potrebbe risentire fortemente delle misure introdotte. Ogni anno, decine di produzioni americane vengono realizzate in Italia e in altri paesi europei.

Se le nuove regole entreranno in vigore senza eccezioni, le produzioni girate al di fuori degli Stati Uniti verranno tassate pesantemente, con possibili ricadute su:

  • Occupazione locale nel settore cinematografico
  • Attività degli studi di produzione europei
  • Partnership e co-produzioni internazionali

Criticità e incertezze operative

L’annuncio non specifica se i film già completati e pronti per la distribuzione saranno soggetti ai nuovi dazi. Restano quindi molte incognite:

  • I blockbuster già girati all’estero saranno colpiti?
  • Le co-produzioni USA/UE rientrano nelle nuove disposizioni?
  • Ci saranno deroghe per le major americane?

Hollywood e la risposta dell’industria

Le principali associazioni cinematografiche americane stanno già valutando come rispondere. In gioco non c’è solo la competitività globale dell’industria, ma anche il diritto degli autori e delle case di produzione a scegliere liberamente dove girare i propri contenuti.

Nel frattempo, Netflix, Amazon Studios e altri grandi attori del settore stanno cercando di capire come riorganizzare i piani di produzione per i prossimi 18 mesi.

Conclusione

La proposta di dazi del 100% sulla produzione cinematografica straniera segna una svolta radicale nella politica culturale americana. Con il rischio di interrompere collaborazioni internazionali, rallentare produzioni in corso e innescare nuove tensioni commerciali, il provvedimento potrebbe cambiare drasticamente il panorama dell’industria audiovisiva globale.

Sarà cruciale monitorare l’effettiva implementazione della misura, le sue ripercussioni sui mercati europei, e soprattutto la reazione di Hollywood, chiamata ora a fare scelte difficili in un contesto geopolitico sempre più instabile.

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