Kuwait, stretta sul mining di criptovalute per far fronte alla crisi energetica

Le autorità accusano i miner di sfruttamento illecito dell'elettricità e di contribuire ai blackout.

Mag 5, 2025 - 09:28
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Kuwait, stretta sul mining di criptovalute per far fronte alla crisi energetica

Il governo del Kuwait ha avviato un'operazione repressiva su larga scala contro il mining di criptovalute, individuato come una delle principali cause della crisi energetica che da mesi affligge il Paese. L'obiettivo è alleggerire il carico sulla rete elettrica nazionale prima dell'arrivo delle torride temperature estive, che rischiano di mettere ulteriormente sotto pressione l'intero sistema.

UN CONSUMO ABNORME IN ASSENZA DI LEGGI SPECIFICHE

L'operazione, descritta dal ministero dell'Interno come "di ampia portata", ha preso di mira le abitazioni private trasformate in siti per il mining di criptovalute, una pratica definita dalle autorità come “un uso illecito dell'energia elettrica” e potenzialmente responsabile di interruzioni della fornitura in aree residenziali, commerciali e di servizio, con un impatto diretto sulla sicurezza pubblica. Il ministero ha ora dichiarato ufficialmente che il mining è da considerarsi "illegale e non autorizzato", ponendo così fine a un lungo periodo di ambiguità normativa in cui l'attività si era svolta in una zona grigia del diritto.

Nel mirino è finita in particolare la zona meridionale di Al-Wafrah, dove, secondo il ministero dell'Energia, circa cento abitazioni erano state adibite a mining farm. Alcune di queste avrebbero raggiunto livelli di consumo fino a venti volte superiori alla media. I risultati dell'operazione non si sono fatti attendere: il consumo energetico nell'area è calato del 55% dopo gli interventi condotti la scorsa settimana.

Secondo le autorità, oltre 1.000 siti sospetti sono stati individuati in tutto il Paese grazie all'analisi dei consumi elettrici anomali, utilizzati come principale criterio di identificazione. Attualmente, più di 60 persone sono oggetto di indagini. Il Ministero dell'Elettricità ha inoltre iniziato a scollegare dalla rete le abitazioni coinvolte, prevedendo la possibilità di una riconnessione solo previa autorizzazione formale del Ministero dell'Interno.

UNA RETE SOTTO STRESS E INCENTIVI DISTORSIVI

Il contesto generale contribuisce a rendere la situazione particolarmente critica. Oltre alla crescita demografica e all'espansione urbana, il Kuwait sta fronteggiando temperature in aumento e ritardi nella manutenzione di diversi impianti, elementi che nel complesso aggravano la pressione sulla rete elettrica. L'elettricità nel Paese è fortemente sovvenzionata dallo Stato, rendendola una delle più economiche al mondo: una condizione che ha incentivato attività ad alto consumo come il mining, favorito anche dalla mancanza di controlli efficaci.


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