Switch 2, prezzo troppo alto? Il CEO di Nintendo non esclude aumenti in futuro
La grande N si riserva di valutare l'impatto dei dazi USA.
Pochi giorni dopo la presentazione di Switch 2 del 2 aprile, Nintendo si è vista costretta a sospendere i preordini della nuova console sul mercato statunitense. La causa? I dazi statunitensi, che hanno imposto al colosso giapponese una pausa di riflessione per riconsiderare la propria strategia ed adeguarla di conseguenza.
In un contesto in cui la polemica sul prezzo di console e giochi stava tenendo banco in rete, la grande N alla fine si è risolta per conservare invariato il prezzo di 449,99 dollari (479,99 euro per noi) di Switch 2, preferendo aumentare quello degli accessori, in modo da assorbire i danni procurati dai dazi ma senza affrontare un danno reputazionale pericoloso in un momento delicato come il lancio di una nuova generazione. Soprattutto se questo coincide, come nel caso di Switch 2, con un incremento netto rispetto alle cifre delle console precedenti: Switch al lancio costava 299 dolarri (329 euro).
L'EFFETTO DEI DAZI POTREBBE PORTARE AD UN AUMENTO DEL PREZZO
È ancora presto, però, per tirare un sospiro di sollievo. Come riportato da Reuters, in occasione di una conferenza stampa tenutasi ieri, giovedì 8 maggio, il CEO di Nintendo Shuntaro Furukawa ha aperto la porta alla possibilità che nel futuro prossimo il prezzo di Switch 2 possa essere ritoccato verso l'alto. Furukawa ha affermato che Nintendo sta cercando soluzioni per evitare che i dazi imposti dagli Stati Uniti portino a questo esito, ma di fatto non l'ha esclusa, portandola anzi sul tavolo: