Addio “ID.”: le auto elettriche Volkswagen avranno nomi veri

Dal 2026 Volkswagen abbandonerà le sigle fredde e numeriche della gamma ID per riscoprire nomi iconici e più umani, dando nuova identità alla mobilità elettrica.

Mag 18, 2025 - 11:50
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Addio “ID.”: le auto elettriche Volkswagen avranno nomi veri
Volkswagen cambia strategia. Stop ai nomi con prefisso “ID.” per i suoi veicoli elettrici. L’annuncio arriva niente meno che da Martin Sander, membro del Consiglio di Amministrazione del marchio VW, e la svolta inizierà nel 2026 con la versione di serie della concept car ID. 2all. Obiettivo? Riavvicinare le persone alle auto, anche nel mondo elettrico.

Una crisi d’identità in salsa tedesca

La decisione di Volkswagen non arriva da un giorno all’altro. In Germania, le grandi case automobilistiche sembrano tutte impegnate in una sorta di terapia di gruppo sul tema dell’identità. Mercedes ha messo da parte il marchio EQ, BMW continua a cambiare rotta con la serie “i”, e Audi ha smontato la sua logica dei numeri pari e dispari. Un gran caos.In questo contesto, VW ha deciso di semplificare. E la mossa è chiara: basta numeri e lettere, si torna a nomi veri, riconoscibili, magari anche intrisi di un pizzico di nostalgia. La saga “ID.” era cominciata nel 2017, con la presentazione del concept ID.3. Poi il debutto ufficiale nel 2019 e, a seguire, una famiglia sempre più numerosa: ID.4, ID.5, ID.6 (venduta solo in Cina), la berlina ID.7 e l’amato minivan ID. Buzz.I piani prevedevano altri due modelli in arrivo: ID.1 e ID.2 entro il 2027. Ma ora, dice Sander, “Le auto avranno di nuovo nomi veri. Quando lanceremo i nuovi modelli, sarà evidente: né la ID. 2all né la ID. Every1 manterranno questi nomi.”Volkswagen non ha ancora svelato le nuove denominazioni ufficiali, ma non è escluso un ritorno al passato: per esempio, la futura ID.2 potrebbe chiamarsi Polo, giusto in tempo per celebrarne il 50° anniversario. E la ID.1? Chissà, forse Lupo, Fox, Up! o un nome tutto nuovo.

Un nuovo inizio anche per i modelli storici

Anche Kai Grünitz, a capo dello sviluppo tecnico di VW, ha confermato che dal 2026 partirà un grande restyling della gamma elettrica. E sarà l’occasione perfetta per introdurre i nuovi nomi, in parallelo con un nuovo linguaggio stilistico e tecnologico.Nel frattempo, Volkswagen è al lavoro su versioni 100% elettriche della Golf e del SUV T-Roc, attese verso fine decennio. Non è escluso che nomi come Passat e Tiguan diventino 100% elettrici. Il vero nodo sarà differenziarli dai gemelli a combustione, che resteranno ancora in listino per qualche anno.

Numeri in crescita e prezzi più accessibili

Nonostante le sfide del mercato, Sander si dice fiducioso. “Siamo molto soddisfatti della domanda. L’ID.3 ha un portafoglio ordini importante, e in Europa stiamo già vendendo più ID.7 che Passat.” Ma è la ID. Buzz a catalizzare l’attenzione, soprattutto negli Stati Uniti, dove è diventata quasi un oggetto di culto.In arrivo anche la ID. 2all, prevista per il 2026 con un prezzo di partenza di 25.000 euro, seguita dalla ID. Every1 nel 2027, che dovrebbe costare appena 20.000 euro. Prezzi che diventano possibili grazie al calo dei costi delle batterie e a una rigorosa ottimizzazione produttiva.“Stiamo rivedendo ogni singola voce di spesa. Niente è lasciato al caso, usiamo nuovi metodi di produzione e lavoriamo su piani concreti. Non si costruisce un futuro sull'ottimismo, ma su numeri solidi”, ha sottolineato Sander.

La sfida cinese

C’è però un mercato che tiene tutti con il fiato sospeso: la Cina. Qui, la ID.7 fatica a emergere, soffocata dalla concorrenza di modelli più economici e aggressivi sul prezzo. “Il mercato cinese è estremamente competitivo. Alcuni lanci avvengono con sconti spaventosi. Ma noi non compriamo quote di mercato con offerte lampo: investiamo nel lungo termine.”Volkswagen ha in programma una nuova generazione di EV pensati appositamente per il mercato cinese, a partire dal 2026. E nel frattempo, mantiene la leadership nei motori a combustione, avviando una graduale elettrificazione della gamma.

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