Boom, battute d’arresto e nuove strategie: il primo trimestre 2025 delle crypto su CEX

Nell’universo dei CEX, la classifica del 2025 si è rimescolata. OKX ha conquistato il primato per valore medio dei token listati al giorno 1.

Mag 10, 2025 - 09:15
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Boom, battute d’arresto e nuove strategie: il primo trimestre 2025 delle crypto su CEX
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Il 2025 è cominciato con uno slancio notevole nei mercati crypto, alimentato dalla spinta positiva di fine 2024. Ma l’entusiasmo si è presto scontrato con una realtà mutevole e un’inversione del sentiment, lasciando un segno tangibile nelle performance delle nuove criptovalute quotate sugli exchange centralizzati (CEX). 

Il report “Listing Performance Q1 2025” di Animoca Brands analizza in profondità 770 eventi di quotazione avvenuti nei primi tre mesi dell’anno su dieci principali exchange, tracciando andamenti, volumi e strategie che definiscono un momento di transizione per il settore.

Il contesto dei CEX nel 2025: un inizio esplosivo, seguito da una frenata

Gennaio ha rappresentato il picco dell’attività, con 364 eventi di listing, grazie al prolungamento del momentum rialzista di dicembre. Tuttavia, l’interesse è calato bruscamente già da febbraio, complice l’inversione del mercato e il ritorno di una narrativa ribassista, che ha dimezzato i listing mensili su quasi tutte le piattaforme. Nonostante ciò, Binance, Coinbase e Upbit hanno mantenuto ritmi stabili, consolidando le proprie strategie indipendentemente dal clima generale.

Il mercato ha dato segnali contrastanti: da un lato, i volumi di scambio nelle prime 24 ore post-listing sono cresciuti notevolmente rispetto alla media del 2024, soprattutto per i token con una valutazione di mercato (FDV) superiore ai 500 milioni di dollari; dall’altro, le performance di prezzo nei primi 7 giorni sono state più deboli, riflettendo il sentiment più prudente degli investitori.

Gli exchange protagonisti: chi ha guidato e chi ha perso terreno

Nell’universo dei CEX, la classifica si è rimescolata. OKX ha conquistato il primato per valore medio dei token listati al giorno 1, con un FDV di oltre 4,1 miliardi di dollari, superando Binance e salendo dal terzo al primo posto. Una crescita frutto di una strategia di selezione mirata a progetti di alta capitalizzazione.

L’ingresso nel report di Coinbase ha portato nuove prospettive: la piattaforma americana ha puntato su listing secondari di token con grandi FDV, posizionandosi al secondo posto per dimensione media delle criptovalute introdotte (3,3 miliardi). Tuttavia, i volumi iniziali scambiati sono rimasti modesti, segno di un approccio ancora prudente del pubblico retail su questa piattaforma.

MEXC, pur mantenendo il primato per numero totale di listing (289), ha registrato un calo rispetto alla media mensile del 2024, passando da 112 a meno di 96 eventi. Binance, invece, ha superato la propria media trimestrale dell’anno precedente, anche grazie all’introduzione della novità “Vote to List”, un’iniziativa di governance comunitaria che ha coinvolto gli utenti nella scelta dei token da listare.

Il caso TRUMP: il listing che ha spostato gli equilibri

Tra le sorprese del trimestre, il listing del token TRUMP ha fatto scalpore. Con un FDV iniziale di 50 miliardi di dollari, ha generato oltre 11 miliardi di dollari di volume su Binance, 4,5 miliardi su OKX e 2 miliardi su Bybit in un solo giorno. Numeri fuori scala, che hanno condizionato l’intera statistica di gennaio e mostrato il potenziale mediatico e speculativo di progetti a forte connotazione politica o virale.

Listing primari vs secondari

Dei 770 eventi di listing monitorati, 378 sono stati identificati come “primari” – cioè avvenuti nei primi due giorni dal lancio del token – mentre 392 sono “secondari”, relativi a token già presenti su altri exchange. Questo equilibrio riflette una maturazione del mercato, dove le strategie di diversificazione e la ricerca di nuovi listing da parte degli exchange si combinano.

Distribuzione per FDV: il peso dei progetti grandi cresce

L’analisi dei listing per fasce di FDV mostra una concentrazione crescente verso i progetti con capitalizzazioni elevate. La fascia oltre i 500 milioni di dollari è stata popolata da token listati su più di cinque exchange contemporaneamente, segno dell’interesse istituzionale e dell’effetto “network” che spinge a listare simultaneamente su più piattaforme per massimizzare liquidità e visibilità.

Anche le fasce da 30 a 500 milioni hanno guadagnato peso rispetto al 2024. Binance e OKX si sono mostrati particolarmente attivi nella fascia 30-100 milioni, mentre Bithumb, Upbit e Coinbase hanno dominato in quella da 100 a 500 milioni.

Volume nelle prime 24 ore: boom a gennaio, correzione a marzo

Il volume medio scambiato nelle prime 24 ore dopo il listing è raddoppiato rispetto a dicembre 2024 e ha raggiunto i massimi a gennaio 2025. Questa crescita è stata sostenuta non solo da TRUMP, ma anche da una serie di token ad alta capitalizzazione e da una maggiore partecipazione di utenti grazie a strategie promozionali degli exchange.

Febbraio ha visto una riduzione parziale dei volumi, ma la vera frenata è arrivata a marzo, quando anche i token con FDV elevati hanno visto diminuire drasticamente l’interesse immediato post-listing.

Performance a 7 giorni: un mercato più sobrio

Il prezzo dei token a 7 giorni dal listing ha avuto un comportamento coerente con il trend del mercato: molto positivo a gennaio, poi piatto o in lieve calo tra febbraio e marzo. Le performance sono rimaste in media positive ma lontane dagli exploit del 2021-2022.

Le performance migliori si sono registrate su OKX (tra i “large exchanges”) e su MEXC (tra i “mid-sized”), evidenziando la capacità di queste piattaforme di attrarre progetti con potenziale di apprezzamento nel breve termine.

Nuove tendenze: il passaggio dal CEX all’on-chain

Una delle novità strategiche del Q1 2025 è stata l’introduzione o l’espansione di funzionalità di trading on-chain da parte di diversi exchange centralizzati. Binance ha lanciato Alpha 2.0, MEXC ha introdotto DEX+, mentre Bitget ha inaugurato Bitget Onchain. Ognuno ha sviluppato metodi autonomi per selezionare i token on-chain, offrendo canali alternativi di liquidità e coinvolgendo la community in processi più decentralizzati.

Questa tendenza si lega anche agli sviluppi nelle liquidity pool decentralizzate, dove l’incidente JELLY ha spinto Hyperliquid a rivedere i propri meccanismi di leva e liquidazione, mentre Pump.Fun ha continuato a macinare token community-driven, inducendo AMM storici come Raydium a introdurre iniziative simili.

Un settore in bilico tra hype e maturazione

Il primo trimestre del 2025 ha confermato come il mercato dei listing su CEX sia un barometro fedele del sentiment cripto globale. L’impennata di gennaio, seguita dal raffreddamento di febbraio e marzo, riflette la ciclicità del settore, ma anche la sua crescente complessità. Gli exchange si differenziano sempre più per strategia, target e tipologia di progetti supportati, mentre il confine tra finanza centralizzata e decentralizzata continua ad assottigliarsi.

Con l’arrivo di strumenti come le votazioni comunitarie, il trading on-chain e la selezione di token più maturi, i CEX stanno tentando un’evoluzione che possa rispondere sia all’esigenza di sicurezza sia a quella di innovazione. Ma la sfida resta aperta: saper distinguere tra hype momentaneo e progetti solidi è oggi più cruciale che mai.