OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive per 6,5 miliardi: nasce io, l’hardware AI del futuro

OpenAI e Jony Ive: nasce io, la nuova frontiera dell’hardware per l’intelligenza artificiale Il segnale che la bolla dell’intelligenza artificiale... L'articolo OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive per 6,5 miliardi: nasce io, l’hardware AI del futuro proviene da Batista70.

Mag 22, 2025 - 07:30
 0
OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive per 6,5 miliardi: nasce io, l’hardware AI del futuro

OpenAI e Jony Ive: nasce io, la nuova frontiera dell’hardware per l’intelligenza artificiale

Il segnale che la bolla dell’intelligenza artificiale sta toccando il suo apice è arrivato forte e chiaro. OpenAI, l’azienda che ha dato vita a ChatGPT, ha appena annunciato un investimento da 6,5 miliardi di dollari in azioni per lanciare una nuova startup insieme a Jony Ive, storico designer di Apple.

La nuova società si chiamerà io, e sarà dedicata allo sviluppo di hardware per l’intelligenza artificiale. Non si tratta solo di una collaborazione di design: secondo quanto riportato da Bloomberg, OpenAI ha effettivamente acquisito io con un esborso record, pur trattandosi di una realtà senza prodotti sul mercato e senza entrate registrate.

Questo investimento include l’integrazione di un team di 55 ingegneri e sviluppatori software, oltre al coinvolgimento diretto del team di LoveFrom, lo studio fondato da Ive dopo aver lasciato Apple. A quanto pare, lo sviluppo di un prototipo hardware è già a buon punto, tanto che Sam Altman, CEO di OpenAI, avrebbe già portato un primo esemplare a casa per testarlo.

Cos’è io e cosa sappiamo del suo primo dispositivo AI

La nuova società io non punta a sostituire lo smartphone, ma a creare una nuova categoria di dispositivi in grado di affiancare i telefoni. L’obiettivo è offrire un’interazione radicalmente diversa con l’intelligenza artificiale, che non passi più solo dallo schermo.

Secondo le prime anticipazioni, il primo prodotto sarà lanciato nel 2026 e sarà progettato per integrare AI in modo naturale nella vita quotidiana. Sebbene non ci siano ancora immagini ufficiali, si tratta con tutta probabilità di un gadget fisico dedicato all’uso conversazionale con modelli generativi come GPT-4 e successivi.

LoveFrom, oltre a curare il design del prodotto, sarà coinvolta anche nella riprojettazione dell’interfaccia utente di ChatGPT, rendendola più coerente con le nuove interazioni multimodali. In un video recentemente diffuso, Jony Ive ha dichiarato che il lavoro in corso punta a superare i limiti attuali dell’esperienza AI mobile.

L’iniziativa nasce, tra l’altro, in un periodo in cui i dispositivi AI indipendenti non hanno avuto grande successo. Basti pensare al flop dell’Humane Ai Pin, che aveva ambizioni simili ma si è rivelato poco pratico. Questo mette ulteriore pressione su OpenAI e LoveFrom per non ripetere gli errori del passato.

Perché OpenAI investe miliardi in un progetto senza entrate

La cifra di 6,5 miliardi di dollari, spesa per un’azienda senza prodotti né utili, potrebbe sembrare spropositata. Ma per Sam Altman, è un investimento strategico. Possedere un dispositivo proprietario, progettato fin dall’inizio per lavorare in simbiosi con l’intelligenza artificiale generativa, è un vantaggio competitivo enorme.

OpenAI, pur collaborando con Microsoft per l’integrazione in Windows, ha bisogno di un ecosistema proprio per differenziarsi da Google, Apple e Amazon. La creazione di io segna quindi una nuova fase di verticalizzazione, dove hardware, software e modelli AI sono tutti sotto controllo diretto dell’azienda.

Inoltre, con LoveFrom a bordo, OpenAI può contare su una visione estetica e funzionale di altissimo livello, ereditata da decenni di successi Apple. Anche se mancano ancora dettagli precisi, è chiaro che il dispositivo non sarà un semplice gadget, ma un tentativo di ridefinire l’interazione con l’intelligenza artificiale.

io è la scommessa hardware più ambiziosa di OpenAI

L’annuncio dell’acquisizione e della nascita di io segna un punto di svolta per OpenAI. Dopo il dominio nel software AI, ora l’azienda si prepara a esplorare il mondo dell’hardware, con l’ambizione di creare una nuova interfaccia fisica per l’intelligenza artificiale.

Il coinvolgimento di Jony Ive non è solo un nome di prestigio, ma un chiaro segnale dell’intento di coniugare potenza tecnologica e design umano-centrico. Resta da vedere se il mercato sarà pronto a un nuovo tipo di dispositivo AI, ma le basi gettate sono solide.

Il 2026 sarà l’anno della verità: se io avrà successo, potremmo assistere alla nascita della prima vera alternativa allo smartphone basata su AI. In caso contrario, sarà l’ennesima conferma che l’hardware AI ha bisogno di più del solo entusiasmo per funzionare.

L'articolo OpenAI acquisisce la startup di Jony Ive per 6,5 miliardi: nasce io, l’hardware AI del futuro proviene da Batista70.